Cultura e Spettacoli

Luca Cupiello non sapeva che…

Abbiamo tutti apprezzato avantieri su RAI 1 ‘Natale in casa Cupiello’ per la regia di Edoardo De Angelis. Molto atteso alla prova, Sergio Castellitto si cala bene nei panni di Luca Cupiello e convince. Il che non ha fatto percepire il temuto abisso fra l’interpretazione dello stesso De Filippo e quella dell’attore capitolino. Il personaggio di Luca Cupiello è così venuto in luce in tutto il suo candore, in tutta la sua straziante e non corrisposta simpatia. Povero vecchio, non risparmia il minimo dettaglio perché il suo presepe sfolgori. E invece Tommasino, il figlio tocco e dispettoso, non gli dà soddisfazione. Sì, al diorama realizzato con tanta passione dal padre non manca nulla, deve riconoscere, il bue, l’asinello, la stalla, Giuseppe e Maria, i pastori, i Magi… tutti sono al loro posto. Ugualmente il presepe non piace a Tommasino, egli stesso ne ignora il motivo, tant’è che non si pronuncia in proposito. Spirito di contraddizione, sappiamo. Ma proviamo a dare un alibi a questo povero-a-lui : Papà, cosa brilla su quel cielo di carta azzurra all’altezza della grotta della Natività ?… – Ma come, Tommasino, la stella cometa ! – E qui casca l’asino, papà, la stella cometa non esiste!… In effetti non esiste espressione più impropria. Una stella non può essere una cometa, e viceversa. La prima è un corpo celeste di enormi dimensioni che, posto a enorme distanza dal sistema solare, appare statico. Mentre la seconda è un piccolo corpo celeste che si presenta mobile all’occhio dell’uomo. Invece che di stella cometa si dovrebbe parlare di stella-guida. Nel Vangelo di Matteo si legge : ‘La stella che avevano visto nel suo sorgere, li precedeva finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino”. L’equivoco si è affermato dopo che Giotto, forse impressionato dal passaggio della Cometa di Halley nel 1301, un paio d’anni dopo dipinse la ‘Natività di Gesù’, un affresco che orna la Cappella degli Scrovegni a Padova (vedi immagine). Come si può notare la stella è rappresentata come una palla di fuoco accompagnata da una lunga scia, ovvero come una cometa. Di qui un bisticcio linguistico che dura da sette secoli. Chiudiamo con una curiosità : La più grande rappresentazione al mondo della stella di Betlemme è stata realizzata in cima al Monte Miranda, nel territorio di Terni, per mezzo di 80 corpi luminosi distanziati l’uno dall’altro 971 metri, in ricordo delle 971 vittime nella battaglia di Lepanto provenienti dalla provincia ternana. Impressionanti i numeri di questa rappresentazione : 105 m. di diametro e 350 m. di coda. Visibile a decine di chilometri di distanza, la Stella di Miranda viene accesa la sera dell’8 dicembre e spenta la sera del 6 gennaio.

 

Italo Interesse

 


Pubblicato il 24 Dicembre 2020

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