Cronaca

Luci e ombre del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza sulla sanità

Attenzione sempre più alta nei riguardi della sanità pubblica e soprattutto nei riguardi dei reparti all’interno degli ospedali grandi e piccoli, nella nostra regione. Le ultime osservazioni sono state quelle – puntuali e precise con tanto di numeri e dati – dell’ex assessore, ora consigliere e presidente Commissione bilancio e programmazione alla regione Puglia Fabiano Amati. Il quale, pur denunciando la mancanza della piccola chirurgia pubblica nei capoluoghi, ha elencato i numeri positivi che interessano i cosiddetti ospedali di comunità con le attrezzature distribuite nei nosocomi affidate alle varie aziende sanitarie pugliesi. “Nel programma sanità del Piano Nazionale di Ripresa e Resilenza manca l’individuazione di centri di piccola chirurgia pubblica nei capoluoghi di provincia, tranne Brindisi. È questa una domanda di salute territoriale importantissima – spiega Fabiano Amati – che non riesce nemmeno a essere appagata dalle strutture private e che in questo modo finisce per intasare i grandi ospedali o negare l’assistenza per i cittadini più poveri e disorientati. Qui c’è uno dei nodi più grossi del disagio, dell’attesa e delle disfunzioni, che spesso viene occultato con motivazioni burocratiche dalle attenzioni del decisore politico. Mi pare invece condivisibile la proposta sulle 121 Case della salute, sui 36 ospedali di comunità – di cui 27 esistenti da ristrutturare e 9 di nuova costituzione – e sull’acquisto di 273 grandi macchine, tra cui Tac, risonanze, acceleratori lineari, angiografi, gamma camera semplici o congiunti a Tac, mammografi, Pet-tac e ecotomografi”. Insomma, la domanda di salute territoriale rappresenta la “…stragrande maggioranza delle prestazioni assistenziali. La carenza di strutture a ciò dedicate è il motivo di profonda disorganizzazione e di notevoli problemi di affollamento degli ospedali. Per questo mi aspettavo l’individuazione nel programma PNRR di centri di assistenza territoriale di tipo chirurgico in tutti i capoluoghi di provincia, da aggiungere ai ventisette presidi territoriali di assistenza già in funzione, e istituiti a seguito della riconversione dei vecchi ospedali di base. E invece su questo punto non ci sono previsioni innovative, tranne il caso del “”Di Summa”” di Brindisi, peraltro destinato a quella vocazione prima della pandemia, caricando tutto il peso della piccola chirurgia sugli ospedali per acuti o sulle strutture private”. Sul versante, invece, dell’assistenza territoriale relativa agli ospedali di comunità per dimissioni protette e case della salute per domande di medicina generale specialistica, anche pediatrica, le cose vanno meglio, sia per l’introduzione di 9 nuovi ospedali di comunità, portando a 36 il numero complessivo, sia per la radicata presenza di 121 case della salute. L’elenco delle case della salute sarà lo stesso consigliere del Partito Democratico a renderle note nei prossimi giorni e vedrà la presenza di queste strutture anche nei comuni capoluoghi. Per quanto riguarda, invece, gli Ospedali di Comunità, saranno istituiti quelli di Bari, Taranto, Foggia e Andria, che andranno ad aggiungersi a cinque nuovi non ancora resi noti e a quelli di Rutigliano, Bitonto, Ruvo di Puglia, Noci, Grumo Appula, Minervino Murge, Trani, Torremaggiore, Sannicandro, Monte Sant’Angelo, Vieste, Accadia, Massafra, Grottaglie, San Pietro Vernotico, Ceglie Messapica, Cisternino, Fasano, Mesagne, Brindisi, San Pancrazio Salentino, Latiano, Campi Salentina, Nardò, Poggiardo, Maglie e Gagliano del Capo. Per quanto riguarda, invece, le grandi macchine diagnostiche, occorre registrare l’utilità del programma d’acquisto di ben 273 apparecchiature, così suddivise: ASL BARI – Tac 11, Risonanze 2, Sistemi radiologici 8, Angiografi 2, Gamma camera 1, Gamma camera Tac 1, Ecotomografi 10. ASL BAT – Tac 4, Risonanze 1, Sistemi radiologici 5, Angiografi 1, Mammografi 1, Ecotomografi 8. ASL BRINDISI – Tac 5, Risonanze 2, Acceleratori lineari 1, Sistemi radiologici 4, Angiografi 2, Gamma camera 1, Gamma camera Tac 1, Pet-tac 1, Ecotomografi 4. ASL FOGGIA – Tac 3, Risonanze 3, Sistemi radiologici 4, Angiografi 1, Mammografi 2, Ecotomografi 20.ASL LECCE – Tac 8, Risonanze 1, Sistemi radiologici 13, Angiografi 3, Pet-tac 1, Ecotomografi 8. ASL TARANTO – Tac 8, Risonanze 3, Sistemi radiologici 4, Angiografi 4, Ecotomografi 40. AZIENDA CONSORZIALE POLICLINICO DI BARI – Tac 2, Risonanze 2, Sistemi radiologici 4, Angiografi 4, Ecotomografi 10.  POLICLINICO DI FOGGIA  – Tac 4, Risonanze 1, Sistemi radiologici 4, Angiografi 3, Gamma camera 1, Mammografi 1, Gamma camera-Tac 1, Pet-tac 1, Ecotomografi 15. IRCCS DE BELLIS di Castellana GRotte- Tac 1, Sistemi radiologici 2, Angiografi 1, Pet-tac 1, Ecotomografi 4. Infine IRCCS GIOVANNI PAOLO II – Tac 2, Risonanze 1, Acceleratori lineari 1, Sistemi radiologici 1, Mammografi 2, Ecotomografi 2.

Antonio De Luigi


Pubblicato il 30 Marzo 2022

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