Cronaca

Luci e ombre nel mercato del lavoro pugliese

Luci ed ombre nel mercato del lavoro pugliese. Lo si ricava dal Report ” Dal bisogno di lavoro ai bisogni del lavoro”, redatto dal professor Francesco Prota docente di economia all’Uniba, presentato ieri alla CGIL di Bari. Nei primi nove mesi del 2021 l’economia pugliese- si legge nel report- ha fatto registrare una netta ripresa e questo ha inciso in modo positivo sull’occupazione. Infatti nei primi otto mesi del 2021 le attivazioni di contratti alle dipendenze sono aumentate rispetto allo stesso periodo del 2020 e dello stesso 2019. Tuttavia la dinamica occupazionale è stata sostenuta da contratti a tempo determinato, con un valore simile agli stessi periodi del 2020, ma superiore al 2019. Tutto sommato, almeno in provincia di Bari, il mercato del lavoro ha nel complesso tenuto almeno nella fase più acuta della pandemia, rimane però un forte squilibrio di genere e il gap in termini di salari. Allora che fare? Bisogna prima di tutto aiutare le imprese, specie le PMI, ad orientare i propri investimenti e le progettualità, favorire la formazione dei dipendenti, le risorse del PNRR devono essere utilizzate per guidare ed indirizzare il processo di trasformazione. Il PNRR da solo non è tuttavia sufficiente, si pone la necessità di una riflessione ampia sullo sviluppo della città metropolitana, che sia maggiormente inclusiva e verde al fine di creare maggior occupazione e più lavoro di qualità. Gigia Bucci, segretario generale CGIL Bari ha così commentato i dati forniti: “Rispetto al biennio 2019 e 2020 si vede una certa crescita nell’ occupazione, ma è di natura precaria, sono contratti a termine, solo lo 0, 6 per cento è ad un anno appena. Questo ci dice che ci sta poco da essere tranquilli e penso anche alle tante vertenze di lavoro ancora in piedi e aperte, ad oggi 69. Vado con la mente al divario di genere e ai salari che erano e restano molto bassi. Il governo dovrebbe agire maggiormente e con più energia per combattere le disuguaglianze ecco perché abbiamo scioperato, è stata una scelta coerente”. Il professor Francesco Prota, dal canto suo, ha ricordato come: ” I settori che hanno visto un maggior incremento nella occupazione sono stati il manifatturiero e l’edilizia in aderenza al loro sviluppo, mentre il terziario e tutto il comparto del turismo sono in sofferenza. Nel 2020 vi è stata una tenuta grazie anche agli interventi sociali e di solidarietà del governo”.

Bruno Volpe


Pubblicato il 30 Dicembre 2021

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