Luigi Cassano: niente fortuna a Bari
L’11 gennaio 1948 al Della Vittoria scendeva in campo la Sampdoria per la diciassettesima giornata del campionato di serie A. Vinsero i blucerchiati per 2-0. Una sconfitta che non pregiudicò il campionato dei biancorossi, che si piazzarono all’undicesimo posto. Se ci occupiamo di quella gara è perché ad essa è legata la morte a meno di un mese di distanza di un calciatore della Samp: Luigi Cassano (un terzino). Nato a a Litta Parodi, una frazione di Alessandria il 26 marzo1920, Cassano era alla fine della sua carriera. Una carriera gloriosa : Aveva vestito le maglie del Napoli, del Torino, dell’Alessandria e della Lazio, prima di approdare alla Sampdoria. E con la maglia granata si era fregiato di uno scudetto e di una Coppa Italia. Quella contro il Bari fu la sua ultima partita, la 122esima nella massima divisione. Al rientro in società, Cassano cominciò a stare male. Gli sbagliarono la diagnosi e lo curarono male. Troppo tardi i medici capirono che quello era tifo. Il sito 100annidi cuoregranata.it riporta una notizia sconcertante: “La sua morte avvenne per un attacco di tifo che fece seguito a un’infezione da cozze avariate ingerite durante la trasferta di Bari”… Cassano fu il solo a consumare cozze (presumibilmente crude) nel ristorante dove cenò, o pranzò, la squadra ligure? In un ristorante degno di questo nome – e una squadra di serie A e del blasone di una Sampdoria non poteva abbassarsi a un locale infimo – non ci si gioca il nome, specie al cospetto di ‘forestieri’, con una partita di merce scaduta. Si può allora considerare un’altra strada: Cassano consumò quei mitili lontano dai compagni di squadra nel luogo di Bari che ha sulla coscienza il record mondiale dei casi di tifo, paratifo ed epatite virale: ‘nderr a la lanz. Resta da spiegare come questo calciatore abbia potuto trovarsi in un luogo così noto ai baresi e tanto sconosciuto oltre le porte della città. Il suo cognome però offre una traccia: non è Cassano uno dei cognomi più diffusi nel capoluogo? Che la famiglia del nostro Luigi fosse originaria di Bari? Forse Cassano aveva parenti qui. Una volta arrivato a Bari è possibile che sia stato ‘preso in consegna’ da amici di famiglia e condotto ad una rimpatriata: Una visita a San Nicola, una passeggiata sulla Muraglia… infine birra, provolone piccante e cozze a ‘nderr a la lanz… Povero Cassano. Dopo la sua morte, la Sampdoria gli dedicò la “Coppa Cassano”, competizione con cadenza annuale che consisteva in una sfida contro i concittadini del Genoa. Il torneo non superò le cinque edizioni. La prima sfida si tenne il 12 settembre 1948 e vide la vittoria dei rossoblu per 5-2; le successive tre si conclusero con pareggi, mentre l’ultima edizione, disputata il 7 settembre 1952, fu vinta dai genoani per 3-2. – Nell’immagine, Cassano (a sinistra) con la maglia della Lazio accanto al suo grande amico ed avversario Ginetto Armano.
Italo Interesse
Pubblicato il 25 Gennaio 2019