L’unico ‘problema’ per Emiliano restano i consiglieri “renziani” del Pd
Non è stato sufficiente il passaggio ufficiale del consigliere Gianni Stea dall’opposizione alla maggioranza per risolvere il problema della mancanza di numero legale, che si verifica sistematicamente da diverse sedute consecutive nel Consiglio regionale pugliese e che porta allo scioglimento dell’Assemblea di via Capruzzi senza aver esaurito tutti i punti all’Odg per cui era stata convocata. Infatti, anche nella seduta di ieri (ndr – per chi legge mercoledì) del Consiglio regionale pugliese il copione si è ripetuto, creando verosimilmente non pochi problemi, ma soprattutto imbarazzo politico a chi guida la Regione Puglia, vale dire al governatore Michele Emiliano. Problemi che sicuramente gettano in ombra non solo l’intero Governo regionale, ma porgono anche il fianco alle opposizioni che da tempo affermano che la Regione Puglia a trazione Emiliano è ormai una nave alla deriva destinata ad affondare alle prossime elezioni del 2020. Tesi, questa, ribadita dal coordinatore pugliese di Dit-Nci, il consigliere Francesco Ventola, proprio dopo l’ultimo scioglimento per mancanza di numero legale. “Il novello Noè, al secolo Michele Emiliano, – ha ironizzato Ventola in una nota – si era illuso che bastasse imbarcare chiunque sulla sua Arca per garantirsi una traversata tranquilla in Consiglio regionale”. “Invece, – ha rilevato i responsabile pugliese del partito di Raffaele Fitto – abbiamo registrato l’ennesima seduta flop, caduta ancora sul numero” e “questa è la dimostrazione – per Ventola – che quando mancano un progetto politico, un’agenda delle cose fa fare, un interesse verso i pugliesi, ma si lavora per assicurarsi solo la rielezione fra due anni il Noè di turno potrà pure far salire a bordo chiunque ma l’Arca prima o poi affonda. Ad affondarla nell’urna saranno i pugliesi!”Un altro consigliere dell’opposizione di centrodestra alla Regione, Erio Congedo di “Fratelli d’Italia” ha invece definito “atto di irresponsabilità” il “non garantire la presenza e quindi lo svolgimento dei lavori” del Consiglio regionale. E ciò per il rappresentante di Fdi nell’Assemblea pugliese denota “una incapacità di governo” da parte dell’attuale maggioranza politica, che probabilmente é “assoggettata a (e succube di) giochi politici finalizzati alla spartizione di poltrone”. Ad accusare invece Emiliano di non avere più le redini della maggioranza è il capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale, Nino Marmo, che con una recente nota ha tra l’altro dichiarato: “Ormai la situazione è arrivata al limite e le tensioni interne al centrosinistra sembrano vicine allo scoppio”, rilevando: “ Emiliano ha diritto di fare le conquiste politiche che ritiene, da sinistra a destra. Ma non ha diritto di essere l’artefice della paralisi della Regione e dei suoi organismi che dovrebbero lavorare per produrre risultati concreti per la collettività”. Infatti, per Marmo, il presidente “Emiliano, dal canto suo, sembra proiettato ormai solo su ciò che è mediaticamente d’effetto” e “parteciperà al corteo ‘antifascista’ a Bari”, dove – ha ricordato inoltre Marmo – “si è verificata l’ennesima sparatoria con un ferito grave nei pressi di una scuola. In pieno giorno e dopo due agguati solo nell’ultima settimana con un morto e più feriti”. Ma evidentemente per il governatore pugliese – ha concluso Marmo – “il problema è l’antifascismo e solo lì il presidente della Giunta si fa sentire, dando l’idea di quanto la politica possa essere distante dalla realtà e dai problemi dei cittadini”. Però, la vera novità che interesserà prossimamente l’Assemblea pugliese è l’annuncio giunto dal coordinamento regionale di “Art. 1-Mdp-Leu” con cui ha reso noto che ben presto si riformerà in Consiglio un gruppo, composto dai consiglieri Ernesto Abbaterusso (ex Pd), Cosimo Borraccino di “Sinistra italiana” e Mauro Vizzino della civica “Emiliano sindaco di Puglia”, che riporterà tra i banchi dell’Aula di via Capruzzi la sigla del partito di Pietro Grasso e Laura Boldrini. Inoltre, il coordinamento di Articolo1-Mdp/LeU Puglia, riunitosi ieri a Bari, si e’ concluso con l’indicazione formale al presidente Emiliano del nome del consigliere Borraccino per l’unico posto di assessore rimasto ancora vacante nella giunta Emiliano. Ovvero, quello allo Sviluppo ed Attività economiche della Puglia. Evidentemente il governatore Emiliano è riuscito nell’ardua impresa di allargare a destra il perimetro della sua coalizione di centrosinistra, con l’ingresso di Stea in Giunta, e contestualmente di riportare prossimamente in maggioranza, addirittura con il ruolo di assessore, un consigliere di area “vendoliana” che lo scorso marzo lo aveva abbandonato, passando all’opposizione. A restare, invece, tutt’ora a “bocca asciutta” nella sua maggioranza sono i consiglieri renziani del Pd, che pur rappresentando più di un terzo del gruppo consigliare pugliese restano ancora fuori dall’esecutivo. Per loro, infatti, Emiliano potrebbe riservare il posto attualmente occupato all’assessorato Agricoltura dal consigliere Leo Di Gioia qualora, alle amministrative del prossimo anno, quest’ultimo dovesse essere eletto sindaco di Foggia. Nel frattempo, però, Emiliano avrà le idee più chiare sia sulle sorti del suo partito, il Pd, che sugli esiti congressuali di questo. Ma fino ad allora le sedute di Consiglio regionale che non si insedieranno o si scioglieranno per mancanza di numero legale saranno verosimilmente ancora parecchie.
Giuseppe Palella
Pubblicato il 26 Settembre 2018