Cultura e Spettacoli

L’Unione europea appoggia l’iniziativa, ma il Comune fa orecchie da mercante

 

Il Comitato Villaggio Trieste di Bari, a partire dallo scorso febbraio, ha promosso online una petizione popolare per chiederne il riconoscimento UNESCO quale “Patrimonio mondiale dell’Umanità e luogo di memoria”. In occasione della “Giornata del ricordo per le vittime delle Foibe” del 10 febbraio di quest’anno, si era addirittura mobilitato qualcuno in Comune: il Consigliere di Fratelli d’Italia – Filippo Melchiorre – guadagnandosi un po’ di visibilità su qualche testata locale, aveva pensato di coinvolgere le scolaresche con delle visite guidate nelle case del Villaggio per <> e sottoporre, successivamente, la questione del riconoscimento Unesco al Sindaco, in Consiglio comunale. Sono passati oltre otto mesi ma al Comitato promotore, costituito dal Presidente Paolo Scagliarini, Angelo Amoroso d’Aragona, Savino Gambatesa e Luigi Bramato, con l’intento di preservarne la multiculturalità e l’esperienza di vita, non è stato ancora comunicato nulla a seguito di questo ‘spot’. Nel frattempo l’avvocato Scagliarini (figlio di esuli e residente presso il Villaggio) ha scritto una lettera alla Commissione Europea competente in materia ovvero alla Direzione Generale Migrazioni e Affari Interni. Il Consiglio dell’Unione Europea infatti, a tal proposito, ha stabilito un programma “Europe for Citizens” per il periodo 2014-2020 con lo scopo di coinvolgere i cittadini nel processo democratico, partendo dalla conoscenza storica della Unione Europea, delle sue differenze e dei suoi valori comuni, volgendo un’attenzione particolare, durante il 2016, alle commemorazioni degli eventi riguardanti le mobilitazioni e le migrazioni politiche e sociali avvenute nell’Europa Centrale proprio nel 1956. Di tutta risposta, il Presidente della Commissione Europea – Jean Claude Juncker – con una mail inviata lo scorso 8 luglio, si è complimentato personalmente con il Comitato per l’iniziativa volta a far conoscere quegli eventi che hanno coinvolto i rifugiati di guerra del secondo conflitto mondiale. Un’occasione persa, da parte del Comune di Bari, per inviare alla suddetta Commissione un progetto di valorizzazione del “Villaggio Trieste” quale luogo d’integrazione e rimembranza. Tra l’altro ci sarebbe già un piano di gestione, a cura dello stesso Comitato, per valorizzare questo sito sotto il profilo storico-culturale e preservarlo dallo sradicamento: <>. Infatti, nel testo da sottoscrivere online, c’è  scritto: <>. Attualmente però Il Sindaco di Bari sembra essere troppo impegnato su altri fronti: il rifacimento di via Sparano, il restauro del Teatro Margherita, il ‘waterfront’ di San Girolamo… Inoltre sarebbe stato interessante vedere l’espressione dei 700 sindaci italiani e del Presidente Mattarella se alla Fiera del Levante, dove si è tenuta l’elezione di Antonio Decaro alla presidenza dell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), si fosse messo a piovere mandando in tilt le condotte fognarie (non funzionanti) ed allagando, come di consueto, i padiglioni e i quartieri circostanti, tra cui il Villaggio Trieste. Invece c’era il sole: per  l’ennesima volta i lavori di ripristino possono essere rinviati.

Maria Giovanna Depalma


Pubblicato il 14 Ottobre 2016

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