L’unità di strada della Croce Rossa a supporto dei senza fissa dimora
La crescente crisi economica degli ultimi tempi sta aumentando in maniera significativa il numero dei senza fissa dimora e di coloro che si rivolgono alle associazioni di volontariato per un pasto caldo o per un pacco viveri. Il tema delle nuove povertà e delle strategie di intervento per fronteggiarle è uno degli obiettivi che la Croce Rossa si è prefissato per far fronte a questa dilagante emergenza sociale. Già da dicembre 2015 -si legge sul sito del Comitato di Bari- la Croce Rossa ha avviato anche nella nostra città questa attività volta a favore dei senza fissa dimora, soggetti in stato di povertà materiale ed immateriale, portatori di un disagio complesso, dinamico e multiforme. Fin da subito i numeri si sono dimostrati importanti: moltissimi bisognosi chiedevano aiuto. <<In questi anni ne abbiamo conosciuti moltissimi -raccontano i referenti di CRI Bari- abbiamo conosciuto le loro storie, i loro problemi, i loro sorrisi, le loro debolezze. Alcuni ci hanno lasciato, altri sono riusciti a reinserirsi nella società, ci ricordiamo la loro felicità per il posto nel mondo ritrovato dopo anni di vita per strada>>. C’è anche chi ha perso il lavoro a causa della crisi e a 50 anni reinserirsi nel mercato del lavoro è difficile. C’è chi si è ritrovato solo, senza più affetti, senza più amici. C’è chi ha dei trascorsi pesanti ed è stato escluso dalla società. E’ per tutti loro che la Croce Rossa organizza, tre volte a settimana (lunedì – mercoledì – venerdì), l’Unità di Strada. La squadra, composta da una decina di Volontari e da un’infermiera in caso di necessità di supporto medico, gira in città nelle ore notturne -compresi Natale, Capodanno e Ferragosto- a piedi o con il pulmino, lungo un percorso prestabilito ma variabile a seconda delle esigenze. Vengono distribuite bevande calde, merendine, coperte ma soprattutto sorrisi e ascolto per coloro che si sentono emarginati. Non mancano le situazioni di emergenza e un esempio su tutti sono i periodi di particolare freddo, durante i quali i Volontari garantiscono l’assistenza ai senza tetto in maniera continuativa, arrivando a garantire la propria presenza per periodi di anche 72 ore ininterrotte, allestendo strutture ad hoc e collaborando in maniera ancora più stretta ed efficiente con tutti gli altri soggetti, pubblici e privati, che operano nel settore. Ma quanti sono i clochards a Bari? Difficile individuare un numero preciso, sicuramente qualche centinaia. Di questi una gran parte trova alloggio nei dormitori comunali, fra cui quello allestito dalla Croce Rossa in via di Maratona nei pressi dello Stadio della Vittoria, ma non tutti purtroppo riescono a trovare un posto libero, o per svariati motivi non possono o non vogliono andarci. E’ proprio a quest’ultimi che si rivolge l’Unità di Strada, ai più soli, ai più emarginati, ai più indifesi. Mediamente una quarantina di soggetti, italiani e stranieri. Gran parte di loro bivacca nelle zone centrali della città, fra la stazione centrale e le piazze Moro/Umberto/Battisti. Ma anche nelle vie del murattiano o negli spiazzi del quartiere Carrassi, Libertà o del San Pasquale, non è raro scorgere un giaciglio di fortuna “casa” di un senza fissa dimora. Roberto, Matteo, Filomena, Sabrina, Peter, Vincenzo sono solo alcuni dei nomi dei senzatetto per i quali i Volontari sono diventati un punto di riferimento, quasi una famiglia ritrovata. Si tratta di persone che non hanno più nessuno che si interessi di loro, tanto meno lo Stato. Per questo motivo la Croce Rossa vorrebbe sensibilizzare anche le istituzioni, affinché facciano di più per ridare un’esistenza dignitosa a questi cittadini. Ad una delle ultime uscite dell’Unità di Strada ha partecipato il consigliere comunale Fabio Romito che a fine turno ha espresso parole di stima e di ringraziamento verso tutti i volontari che svolgono questo servizio verso i più deboli. << L’attività che la Croce Rossa svolge settimanalmente a Bari è sempre più preziosa- spiega Romito- tanto più se si considera che la situazione di indigenza nella nostra città, soprattutto quella ‘invisibile’ cioè quella che non fa notizia, ormai aumenta di giorno in giorno. Per ciò – prosegue- va detto un grazie immenso da parte della Città di Bari alla Croce Rossa e a tutte quelle associazioni che volontariamente si fanno carico di svolgere un servizio verso gli ultimi, che a mio avviso -conclude- dovrebbe svolgere qualcun altro: mi riferisco al Comune o in generale a chi si occupa dello stato sociale, grande assente, negli ultimi tempi, in tutte le politiche attive del nostro Paese>>. In questo particolare periodo di freddo, per chi volesse aiutare chi ne ha bisogno, la Croce Rossa ha organizzato sul “Filo della solidarietà” -in collaborazione con l’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”- una raccolta straordinaria di coperte, indumenti caldi (sciarpe, cappelli, maglioni, giacconi e pantaloni), pacchi viveri (merendine, succhi di frutta, bottigliette di acqua, latte, caffè, thè, zucchero, biscotti) e beni di prima necessità (carta igienica, salviette imbevute, fazzolettini, spazzolini da denti, dentifrici, rasoi, schiuma da barba, assorbenti, bagnoschiuma, contenitori monouso di alluminio e carta stagnola) da consegnare nelle giornate del 7-8-9 febbraio dalle 09.00 alle 16.00 presso l’atrio centrale del Palazzo Ateneo (vicinanze Cappella). Un piccolo gesto di solidarietà può significare molto per gli altri e come diceva Madre Teresa di Calcutta “Chi nel cammino della vita ha acceso anche soltanto una fiaccola nell’ora buia di qualcuno, non è vissuto invano”.
Maria Giovanna Depalma
Pubblicato il 26 Gennaio 2018