L’uomo del tre ruote
Il suo non è un mestiere. Poiché ha un’età e vive della pensione sociale, ‘arrangia’. Non ha competenze specifiche, sicché s’industria rimediando cosa da usare o da rivendere ; all’occorrenza svolge anche qualche piccola commissione. C’è da svuotare un locale, bisogna trasferire un collo non particolarmente ingombrante?… C’è lui. Lui e il suo inseparabile compagno di lavoro, un trabiccolo passato per cento battaglie, forse di terza, quarta mano : Un tre ruote. Erede minore del glorioso Ercolino, il motocarro a tre ruote della Guzzi cilindrata 500 (lo stesso modello che funge da Carro di Tespi per lo Zampanò di “La strada”, il film di Fellini), il moderno tre ruote svolge all’interno dell’economia a breve raggio un ruolo tanto oscuro quanto prezioso. Affatto costoso, duttilissimo, mantenuto alla men peggio, il tre ruote è il sostegno di ambulanti, piccoli imprenditori, lavoratori precari, artigiani a domicilio, factotum, contadini… Pur sottoposti a stress micidiali, indistruttibili, questi mezzi arrivano a quindici, venti anni di vita. Una volta decrepiti, vengono salvati dalla demolizione dal personaggio di cui sopra. L’Uomo del Tre Ruote è ben rappresentato anche a Bari. Vestito alla buona, la barba di un paio di giorni, una sigaretta all’angolo della bocca, di giorno egli va per discariche, di sera per cassonetti. Negli spostamenti gli tremolano sul pianale ora un vecchio frigorifero, ora una poltrona semi nuova, un’altra volta un set di pedane…. Il metallo lo rivende ai riciclatori, un oggetto d’arredamento in buono stato lo piazza presso qualche rigattiere, legname senza valore lo usa per la stufa… Se non dispone di uno scantinato o di un giardinetto, trasforma la sua casa in un deposito. L’Uomo del Tre Ruote non sa stare lontano dal ciarpame. Fedele al principio dello ‘stipa che viene’, raccoglie e conserva. Vivendo con poco, può aver bisogno di attingere alla sua ‘riserva’. Quando gli serve qualcosa fruga a colpo sicuro nella baraonda degli scarti e trova. Per arrotondare, il Nostro, dicevamo, si occupa anche di piccoli trasporti per privati. Che si tratti di trasferire una partita di piastrelle per un amico tubista o i pochi arredi di un single in fase di trasloco, per lui fa poca differenza. L’Uomo del Tre Ruote non si presenta bene, non è neanche un lavoratore di qualità, d’accordo, in compenso costa poco. E’ un tipo schivo, taciturno, in qualche modo rispettoso delle regole. Dovrebbe perciò essere in regola con i documenti. Il condizionale è d’obbligo, la tentazione di fare il furbo può essere forte. Ha mai visto il lettore un tre ruote fermato per controllo da una qualche pattuglia?
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Pubblicato il 19 Febbraio 2011