“In limitate sottocategorie di cardiopatici l’uso prolungato della mascherina può causare problemi “: lo ammette un noto, bravo e serio cardiologo in servizio al Policlinico di Bari, dottor Angelo Pio Villani.
Dottor Villani, a causa del Covid, si sono trascurate e lo sono ancora altre patologie?
“Parlo di quello che mi riguarda. Noi le visite e i trattamenti li facciamo ed anzi abbiamo azzerato l’ arretrato. Durante il pieno della pandemia era naturale che accadesse un fermo. Tuttavia constato che molte volte i pazienti ancora adesso hanno timore, a causa del contagio, di venire in ospedale ed è una paura senza motivo”.
E’ accaduto che infartuati non siano andati in ospedale?
“Sì. Lo abbiamo visto in tanti infarti subacuti. Cioè a persone venute successivamente abbiamo riscontrato un precedente infarto che hanno accusato senza saperlo. Magari hanno avuto dolori forti, ma non sono venuti da noi per paura ed è un errore spesso fatale. Senza nulla togliere al Covid, l’infarto in atto è più letale del Coronavirus, come patologia, ai fini della salvaguardia immediata della vita preoccupa maggiormente”.
Spesso accade che i medici di base non visitino, manca la medicina di prossimità…
“E’ facile dirlo. Però quanti medici di base sono morti perchè non messi in sicurezza e nelle condizioni di non ammalarsi? Nessuno può chiedere il sacrificio estremo”.
Diagnosi per telefono?
“Da medico dico che una diagnosi corretta si fa visitando direttamente il paziente, tuttavia quando i sintomi sono evidenti un buon consulto telefonico aiuta”.
Mascherina. Vi sono quelli che la negano…
“Non condivido, è bene usarle. Bisogna rispettare norme di sicurezza, igiene e prudenza. Ritengo che avremo nel futuro altre pandemie e allora è bene abituarsi. Mi meraviglia che una pratica normale come il lavarsi le mani spesso sia venuta fuori adesso”.
La mascherina ha controindicazioni?
“In generale no e in questo momento serve, specie al chiuso e in assembramento. In effetti in limitate sottocategorie di cardiopatici è in grado di causare problemi e scompensi cardiaci a causa della ventilazione limitata e della respirazione, soprattutto se usata a lungo. Aggiungo che se pure siamo davanti ad un soggetto normale e senza particolari problemi cardiaci, l’uso prolungato nel tempo può determinare problemi”.
Bruno Volpe
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