Cronaca

Ma che fine hanno fatto i manifesti contro Emiliano?

Che fine hanno fatto i manifesti approntati dai consiglieri comunali delle forze politiche di opposizione all’amministrazione Emiliano, per ringraziare ironicamente il Sindaco sulle inefficienze dell’Amiu, l’Azienda barese per l’igiene urbana, e per gli esponenziali aumenti delle tasse locali, come Tarsu ed Imu? Un manifesto che, come si ricorderà, fu il Sindaco stesso a reclamizzare ampiamente durante la seduta consigliare monotematica di qualche settimana fa, richiesta dai consiglieri di opposizione per discute della carente situazione igienica in città. Oltre che, soprattutto, di costi e sprechi dell’Azienda comunale che a Bari gestisce “in house” il relativo servizio. L’affissione, infatti, secondo alcune fonti che fanno capo ai partiti di opposizione firmatari del manifesto, sarebbe dovuta avvenire lunedì 8 ottobre sugli impianti pubblicitari del Comune. Però, a quanto pare,  delle stampe di PdL, “Lista Simeone” e “La Puglia prima di tutto” su sporcizia e  tasse incrementate del 100% sotto l’amministrazione Emiliano, finora in città non vi è traccia. A meno che la quantità dei manifesti affissi è stata così esigua su tutta la città, da passare addirittura inosservata ai più. Sta di fatto, invece, che a far scalpore sono state sicuramente le notizie di cronaca sviluppatesi intorno alla vicenda di questi manifesti dell’opposizione. Una risonanza che il sindaco stesso, Michele Emiliano, ha dato ai manifesti, quando in Aula fece mostrare il contenuto di quelle stampe, preavvertendo l’opposizione che, nel caso gli avesse fatti  affiggere, avrebbe interessato l’Autorità competente, presentando una querela. A detta di Emiliano, infatti, l’immagine riportata sul manifesto del lungomare barese pieno di spazzatura, essendo falsa perché ottenuta con un fotomontaggio, sarebbe passibile di denuncia, in quanto ravviserebbe un’offesa all’Amministrazione comunale in carica. Una considerazione che, per il solo fatto di essere stata eccepita direttamente Emiliano e, quindi, non da un comune cittadino o politico, ma da un pm in aspettativa, potrebbe aver impensierito non poco i rappresentanti comunali di opposizione, responsabili del presunto “manifesto offensivo” dell’amministrazione. Come è noto, in Aula Emiliano disse pure che il manifesto foto montato delle opposizioni era una vera e propria “patacca”, per cui non esitò neppure a definire (forse solo eufemisticamente!) dei “pataccari” i rappresentanti dell’opposizione. E quest’ultima considerazione, evidentemente, non sarebbe neppure offesa per i rappresentanti dell’opposizione da parte del sindaco, ex pm, vista la vicenda ed il contesto politico durante il quale è stata rilasciata. Invece, offensivi sarebbero, secondo il Sindaco (ex pm), i manifesti di satira politica che l’opposizione ha approntato per richiamare sui disservizi dell’Amiu l’attenzione dei baresi che, di questi tempi, ancora si soffermano per strada a guardare le stampe dei partiti. Un’attenzione che, a quanto pare, il sindaco Emiliano pone molto invece anche nei confronti delle critiche politiche che riguardano lui e la sua amministrazione, al punto da “lanciare” minacce di querele ed ultimatum, in caso di affissione delle stampe sgradite. “Sta di fatto – dice qualcuno – che i manifesti delle opposizioni, per i quali erano stati pagati i diritti ed accolta la richiesta d’affissione dall’otto Ottobre, inspiegabilmente non si sono visti in città alla data in cui era prevista l’uscita”. E lo stesso cittadino aggiunge: “Se non fosse per le poche notizie che apprendiamo dalle cronache locali, sappiamo ben poco di ciò che accade nelle stanze degli uffici di Palazzo di città.” Una considerazione quest’ultima che, con riferimento alla gestione Emiliano del Comune, non sarebbe affatto irrilevante, se si considerano alcune vicende paradossali che tempo fa hanno interessato proprio il servizio affissioni, oltre che la Polizia municipale, quando in ben due occasioni fu bloccata illegittimamente l’affissione dei manifesti degli “Autonomisti” di Palese e Santo Spirito. Una vicenda di cui le forze politiche di opposizione all’amministrazione Emiliano non si sono stranamente mai occupate. Eppure il caso degli “Autonomisti” sarebbe stato un emblematico cavallo di battaglia agli oppositori del sindaco Emiliano, per denunciare talune nefandezze amministrative, oltre che un’utile occasione per rendere noto ai baresi l’uso e gli abusi che l’amministrazione di centrosinistra fa nella gestione del potere a Bari. E se in questa Città – osservano in molti – siamo arrivati al punto che il sindaco, o l’Amministrazione, per impedire l’ esercizio del diritto di critica, o satira politica, talvolta non si fa scrupoli di compiere atti illegittimi, allora vuol dire che non è soltanto la maggioranza che abusa del proprio ruolo, ma c’è anche un’opposizione pavida e,forse, un po’ troppo titubante che non sarebbe all’altezza del proprio ruolo. Un dubbio questo che, alla luce di ciò che da tempo accade a Bari, ed in particolare a Palazzo di città, crea non poche perplessità e sospetti sulla situazione di degrado istituzionale e politico in cui versa la realtà barese. “Un degrado – osservano alcuni cittadini – che non fa perdere di credibilità soltanto a chi amministra Bari, ma anche a chi ha il compito istituzionale di vigilare e controllare sulla modalità e regolarità di esercizio del potere.” Più chiaro di così questi cittadini non potevano essere.

    

Giuseppe Palella             


Pubblicato il 18 Ottobre 2012

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