“Ma davanti a quegli scivoli per disabili si può parcheggiare, o no?”
Si fa tanto per rendere meno dura la vita di chi deambula in carrozzina, ma poi basta una semplice disattenzione, una piccola distrazione o un ritardo nella posa in opera dei lavori, per rendere vano ogni buona intenzione. Ecco cos’è accaduto a Bari vicino agli scivoli per risalire i marciapiedi ai disabili all’interno del rione ‘Poggiofranco’. Un’opera realizzata “con i piedi” si direbbe, anche se a beneficio -come detto – di chi i piedi non può usarli liberamente. Nella foto si vede che siamo nei pressi di un’area di sosta per automobili regolarmente segnata eppure….ma andiamo al sodo. Viene definita barriera architettonica qualunque elemento costruttivo che impedisca, limiti o renda difficoltosi gli spostamenti o la fruizione di servizi. La Città di Bari -purtroppo lo sanno tutti – è piena di barriere architettoniche, nonostante i tanti sforzi fatti per abbatterle. Tuttavia capita che alcuni di questi sforzi risultano essere vani, se non addirittura oltraggiosi nei confronti di chi vive una disabilità. “Infatti – spiega Danilo Cancellaro, Presidente dell’Associazione “Sos Città” – in viale Kennedy, all’intersezione con viale Papa Pio XII, sono stati realizzati alcuni scivoli per disabili senza eliminare la regolare striscia bianca che delimita l’area adibita al parcheggio delle automobili. Con la conseguenza che -incalza Cancellaro – pur avendo realizzati gli scivoli, le barriere si sono raddoppiate, visto e considerato che il parcheggio è sempre occupato da qualche automobile. A completare il quadro tragicomico le strisce pedonali, realizzate in asse né con gli scivoli né con lo spartitraffico centrale e dunque obbligando i cittadini a un pericolosissimo zig-zag tra le auto. Ma stiamo scherzando?”. La situazione è oggettivamente strana e ridicola perché se da un lato parcheggiare lì è moralmente errato, dall’altro gli stessi automobilisti baresi non si sentono nel torto data la presenza delle strisce che consentono il parcheggio. Sono molte le segnalazioni e le richieste di aiuto ricevute dall’associazione di quartiere guidata da Cancellaro. “È evidente che si tratta d’un lavoro pubblico eseguito con i piedi. È assurdo che nessuno si sia reso conto, in corso d’opera, della contraddizione tra lo scivolo e l’area parcheggio. Non serve un genio per comprendere che ci va o uno o l’altro” – denunciano Dino Tartarino e Lucia Rita Di Bari – “Ancora una volta ci chiediamo: come mai non c’è nessuno che controlla? Chi pagherà un simile errore? È giusto discriminare i cittadini disabili con un intervento che non ha niente di coerente con i concetti di accessibilità e fruibilità? Non possiamo quindi che chiedere al sindaco Antonio Decaro e all’assessore ai Lavori Pubblici, Giuseppe Galasso, di intervenire quanto prima per regolarizzare il tutto e rimettere ordine alla situazione”. Quanto prima….
Antonio De Luigi
Pubblicato il 20 Febbraio 2019



