Cultura e Spettacoli

Magia innocua a tutela della casa

Se il progresso della Scienza fa paura, non meno inquietante è la tenacia con cui la superstizione sopravvive. Molti usano le lenti a specchio al solo scopo di tutelarsi dal malocchio, certi automobilisti fanno inversione a U se un gatto nero taglia loro la strada, altri ancora si ficcano le mani in tasca e fanno le corna se vedono passare suore… Certe forme di superstizione sono talmente plateali che non riconoscerle è impossibile (il ferro di cavallo inchiodato al muro, il corno di bue appeso alla maniglia interna della porta di casa…). Restando all’abitazione,  esistono altre forme di difesa che sono così ben mimetizzate da passare per innocenti. Un balcone adorno di piante spinose non segnala amore per le piante grasse bensì il timore che l’invidia possa toccare quella casa ; intuitivo il simbolo di una barriera di aculei contro l’invadenza del Male. E i sette gobbuti nani di Biancaneve (senza però quest’ultima) dislocati a distanze regolari lungo un muro di cinta? Nessuna funzione decorativa, solo volontà di difendere la proprietà attraverso la magia del numero sette e il presunto potere attribuito all’anomala conformazione della schiena. Pure le maschere apotropaiche non servono ad abbellire ; una maschera mostruosa è pensata per  intimorire gli spiriti maligni che volessero varcare la soglia che essa sovrasta. Attenzione anche agli stracci rossi mimetizzati in mezzo alle robe stese ad asciugare o appesi in innocente solitudine da qualche parte ; rappresentano un altro modo di contrastare le maledizioni altrui attraverso la potente suggestione del rosso, massima espressione del sangue (particolare curioso, i corni portafortuna in plastica sono sempre laccati di rosso…). Diffidare pure delle corone di aglio in cucina ; non esiste ragione di conservare tanto aglio destinato nel tempo a perdere le sue virtù organolettiche (l’aglio contrasta il Male ; in Transilvania si ricorreva a corone d’aglio per tenere lontani i non-morti…). Continuiamo a smascherare i superstiziosi ‘negazionisti’. Avete notato in casa del vostro amico, ritta in un angolo del balcone, del giardino o dello scantinato una scopa a testa in giù e che ha l’aria di star lì da sempre, di non aver mai subito il benché minimo spostamento? Ebbene, non abbiate dubbi, è lì per ‘scacciare’ i guai. Più raffinata e meno decifrabile è la funzione della cordicella con nove nodi e nascosta tra le graste, in fondo al portaombrelli ; ogni nodo è un ostacolo lungo il percorso (la cordicella) che il Male deve percorrere per entrarci in casa. Altre cose non possono essere viste : per esempio, quando si scavano le fondamenta qualcuno getta monete nell’impasto di calcestruzzo ; servono per invocare prosperità. E infine lo zerbino su cui si vede disegnato un paio di forbici bene aperte ; quelle forbici vogliono tagliare le male lingue… Sul cemento del passo carrabile di un villino alla periferia di Bari abbiamo visto l’impronta di un paio di forbici disposte esattamente come quello del nostro zerbino.

Italo Interesse 

 


Pubblicato il 24 Ottobre 2012

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