Malattie rare, il mancato rimborso del servizio sanitario rimane
Sta creando reazioni sempre più rabbiose, nei politici regionali pugliesi di stanza in via Giuseppe Capruzzi a Bari, il dramma del mancato rimborso da parte del servizio sanitario pubblico a chi soffre di malattie rare. Ed ora c’è giustamente chi fa bene i calcoli del disastro economico del piatto sanità, che piange sempre più e, se siamo in piano di rientro nell’approvazione del bilancio, per molti è colpa dei governi Vendola-Emiliano. Insomma, il presidente del gruppo regionale di Direzione Italia, Ignazio Zullo, rimpalla l’appello dei suoi colleghi ai consiglieri del Movimento 5Stelle che sono al Governo nazionale. “Francamente di fronte all’appello del consigliere regionale di Sinistra, Enzo Colonna, perché vengano rimborsati i farmaci e le cure per i malati pugliesi affetti da malattie rare, non so se piangere o sorridere: chi ha causato il problema si propone come risolutore… Invece chi è causa del suo mal dovrebbe piangere se stesso. Infatti, il Governo gli ha risposto che la Puglia è in Piano di rientro. E lo è per le sciagurate e clientelari politiche sanitarie prima del decennio vendoliano e ora del quadriennio emiliano. Anni e anni di veri e propri disastri che hanno non solo ridotto le prestazioni sanitarie per la Puglia, ma hanno imposto ai cittadini ticket e superticket e blocco delle assunzioni, solo per citare due effetti che hanno e stanno producendo disservizi a 360 gradi. Ogni visita diagnostica in Puglia costa 10 euro in più che nelle altre regioni italiane e se per farle abbiamo lunghe liste di attesa è proprio perché non si possono fare assunzioni”. Per essere chiari, le Regioni debbono pensare a tutte le necessità prevista dai Livelli essenziali di assistenza per cui, se volessero erogare prestazioni al di fuori da quei livelli – standard, lo potrebbero fare solo con soldi propri. Il direttore di dipartimento Sanità e Salute, Giancarlo Ruscitti, ha chiesto di poter intervenire, ma con una lettera il ministero della Sanità ha immediatamente bloccato la Regione guidata dal presidente-assessore alla Salute Michele Emiliano: la Puglia risulta è in piano di rientro, niente da fare per rimborso malattie rare. Morale? La famiglie pugliesi con pazienti affetti da malattie rare devono provvedere a pagare i farmaci per curare le malattie comprese negli elenchi di fascia C, a pagamento. Ignazio Zullo s’arrabbia giustamente e non le manda a dire, spiegando al consigliere di centrosinistra Enzo Colonna che, prima di fare appelli a chi da sempre ha denunciato una gestione che avrebbe portato al collasso la nostra Sanità, dovrebbe informarsi meglio. E magari farsi un esame di coscienza e ammettere che la sua parte politica è responsabile dell’attuale situazione e quindi dovrebbe chiedere scusa ai pazienti affetti da malattie rare. Ma non è finita. L’appello proveniente dai banchi di chi governa alla Regione Puglia andrebbe fatto, invece, ai colleghi del Movimento 5 Stelle, che da quattro anni pontificano e denunciano episodi di malasanità e oggi dimenticano che al Governo a guidare il Ministero competente vi è proprio una grillina di nome e di fatto: chiedano al Ministro Grillo di cambiare le regole e far rientrare i farmaci in questione fra quelli rimborsabili. Oggi i loro sermoni non servono più, sono al Governo del cambiamento. Parlassero con i fatti!” Già, ma quando….
Francesco De Martino
Pubblicato il 29 Gennaio 2019