Mamma mia! dedicata alla donna/madre di oggi
A Manduria la prima tappa di un festival itinerante di arte contemporanea “Labels”
“Nella carne e nel sangue di ognuno rugge la madre.” Scriveva Pavese. Ma come è cambiato oggi il rapporto madre e figlio, e soprattutto, come è riuscita a svincolarsi la figura della donna mamma dagli stereotipi che le sono sempre stati attribuiti nella storia? Cercando di sondarne gli aspetti più insoliti e le dimensioni ‘ altre’, senza dimenticare lo stretto legame affettivo con la tradizione, ce lo racconta “Labels”, la prima tappa di un festival itinerante di arte contemporanea a cura di Dionæa. Prima edizione di una mostra/evento molto interessante realizzata grazie al sostegno della Cooperativa Spirito Salentino e con il patrocinio del Comune di Manduria, che avrà luogo presso il complesso dell’ex Monastero delle Servite, oggi sede del Museo Civico, nelle serate dal 5 al 7 agosto, con inaugurazione sabato 5 Agosto in occasione della Notte tra i Musei promossa da ICOM Italia.
“Il festival prende il nome dalla traduzione inglese del termine “etichette” e la presenta in forma cassata a simboleggiare l’obiettivo di superare confini, rigidità, stereotipi, luoghi comuni nell’interpretazione dei fenomeni culturali, sociali, politici ed economici su cui si basa la contemporaneità. Lo scopo è quello di stimolare una visione diretta all’alteritá, diversa e dinamica di fenomeni, ruoli, relazioni. Nella prima edizione di Labels, dal titolo “Mamma Mia!” espongono sei artisti, italiani ed internazionali, alcuni emergenti e altri già affermati: Giorgia Errera, Mariana Ferratto, Silvia Giambrone, Flo Kasearu, Gaia Scaramella, Lorenzo Silvestri.
Il dialogo tra le loro opere punta a stimolare una riflessione sul ruolo della madre contemporanea, costantemente in bilico fra la funzione di perno del ménage familiare e la gestione della dimensione personale e professionale, in un contesto come quello attuale dove spesso la componente di assistenza e sostegno è carente o inesistente. Spaziando dagli approcci performativi a quelli concettuali, tra intimità e dimensione collettiva, emerge una narrazione della figura della madre mai banale, una madre resistente e al tempo stesso flessibile, ricca di ironia e portatrice di un immenso potenziale poetico ed eversivo.” Ci spiega Pia Lauro, storica dell’arte che, insieme a Veronica He, nel 2019 ha fondato a Roma il duo curatoriale Dionæa. La loro attività si è incentrata sul dialogo tra discipline, inteso allo stesso tempo come metodologia e oggetto di ricerca. Questo interesse ha portato alla realizzazione di progetti espositivi, come: Room Service, mostra collettiva presso gli appartamenti storici della Reggia di Caserta, nel 2017, e di molti altri progetti a livello nazionale e internazionale.“ Insieme a Veronica portiamo avanti da diversi anni una ricerca che si occupa dello sconfinamento e dell’ interazione tra le varie discipline artistiche, con l’attenzione soprattutto alle produzioni video. C’era da tempo l’intenzione di realizzare qualcosa a Manduria, anche perché negli ultimi anni l’arte contemporanea ha felicemente invaso il territorio portando molti artisti interessanti ad esporre in Puglia. Questo evento rappresenta il primo appuntamento di un festival itinerante in cui andiamo a scardinare, attraverso la produzione artistica di artisti affermati, le etichette e gli stereotipi che riguardano, in questo caso, la figura della madre di oggi. Le tematiche affrontate sono molteplici, quelle delle difficoltà dell’ essere madre che affronta la donna, e anche una donna artista, nel mondo di oggi , il recupero di dimensioni e punti di vista diversi con i quali una madre guarda a se stessa, e attraverso i quali un figlio scopre parti di lei sconosciute e nascoste, o anche il tentativo di raccontare dimensioni che si celano magari per pudore.”
Rossella Cea
Pubblicato il 5 Agosto 2023