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Mancano poco più di 24 ore per la presentazione delle liste alle Europee

Nelle prossime 24 ore scade il termine di presentazione delle liste per il Parlamento europeo e quasi tutti i partiti politici che prenderanno parte alla competizione per il rinnovo dell’Assemblea parlamentare di Bruxelles e Strasburgo, in queste poche ore che ancora mancano alla scadenza (il termine ultimo è alle ore 20 di mercoledì), sono impegnati a mettere a punto gli ultimi ritocchi per chiudere le rispettive liste delle cinque Circoscrizioni elettorali in cui è suddiviso il territorio nazionale. La Circoscrizione che interessa la Puglia – come è noto – è quella meridionale, che comprende ben sei regioni (Abruzzo, Basilicata, Campania, Calabria, Molise e Puglia). I nomi dei “papabili” pugliesi in corsa per la conquista di un seggio al Parlamento europeo sono ormai già noti da tempo con la sola novità delle ultime ore che vedrebbe una professoressa dell’Ateneo barese, Chiara Gemma, occupare il posto di capolista nell’elenco dei candidati meridionali del M5S. Un nome, quest’ultimo, che si aggiunge a quelli di altri 5 candidati pugliesi nella lista dei pentastellati, che verosimilmente sarà quella con più presenze della Puglia tra le 18 candidature di cui si compone l’elenco. E, quindi, ben un terzo della lista meridionale del M5S alle europee dovrebbe essere composta da candidati della nostra regione. Sicuramente meno corposa la presenza di nomi pugliesi nelle liste alle europee delle altre sigle politiche. Tra gli europarlamentari pugliesi uscenti, che si ripropongono, c’è – come è noto – il salentino Raffaele Fitto, che nel 2014 era capolista per il partito di Silvio Berlusconi e che stavolta, invece, sarà al secondo posto della lista di “Fratelli d’Italia” alle spalle del leader di quel partito, Giorgia Meloni, e ci sono anche la foggiana Elena Gentile del Pd e la tarantina Rosa D’Amato del M5S, entrambe elette per la prima volta al Parlamento europeo nel 2014, che tentano la riconferma. A tentare il ritorno a Bruxelles ci sarà anche il biscegliese Sergio Silvestris nella lista di Forza Italia, che nel 2014 era già eurodeputato uscente, ma – come si ricorderà – non fu riconfermato. A tentare, invece, per la prima volta la corsa all’euro-Parlamento ci saranno diversi altri pugliesi, tra cui quelli sicuramente più noti alle cronache politiche locali sono il consigliere regionale salentino e fino a qualche giorno fa anche responsabile pugliese del partito di Matteo Salvini, Andrea Caroppo, che correrà chiaramente per la Lega, che però in quella lista avrà la concorrenza di un altro pugliese oriundo, ma amico personale del ministro agli Interni Salvini, l’imprenditore turistico della riviera romagnola Casanova. Tra i debuttanti alle europee anche due noti politici della provincia di Bari, l’assessore all’Urbanistica della Regione Puglia, Alfonsino Pisicchio, ed il Primo cittadino di Bitonto, Michele Abbaticchio. Entrambi, questi ultimi, saranno candidati nella lista “ + Europa”, la cui prima e vera incognita per essi sarà, a prescindere da risultato personale che riusciranno a conseguire, se detta lista il 26 maggio prossimo supererà la soglia minima del 4% dei voti, necessaria per essere ammessa alla ripartizione degli 81 seggi italiani per l’euro-Parlamento. Però, un altro importante appuntamento attende per la fine della prossima settimana i responsabili, in questo caso locali, delle sigle politiche che parteciperanno alle elezioni amministrative di fine maggio. Infatti, il 27 aprile scade il termine per la presentazione delle liste e dei candidati per il rinnovo di diversi Consigli comunali e l’elezione dei rispettivi sindaci. Ed in Puglia – come è noto – figurano ben tre realtà capoluogo, ossia Bari, Foggia e Lecce. Nel capoluogo pugliese l’unica sigla ad aver già comunicato la griglia completa dei nomi con cui si presenterà sulla scheda elettorale, per la guida del Palazzo di Corso Vittorio Emanuele e dei cinque Municipi di decentramento amministrativo, è il M5S. Infatti, sia il centrodestra con il civico Pasquale Di Rella candidato sindaco che il centrosinistra con la riproposizione dell’uscente Primo cittadino, Antonio Decaro del Pd, a dieci giorni esatti dalla presentazione delle candidature, non hanno ancora ufficializzato i nomi dei rispetti candidati presidenti delle 5 mini-assemblee dei Municipi. Quel che al momento sembrerebbe quasi certo è che il sindaco uscente del centrosinistra, Decaro, non riconfermerà alcune dei cinque presidenti di Municipio uscenti, che sono tutti della sua stessa coalizione. E tra questi neppure il presidente uscente del “Municipio 2” (Picone – Carrassi – San Pasquale e Poggiofranco), Andrea Dammacco, che, a differenza degli altri quattro colleghi presidenti di Municipio, nel 2014 fu eletto già al primo turno. Un siluramento, quello dei presidenti uscenti dei 5 Municipi baresi, che – se risulterà vero – la dice lunga sulla valenza del decentramento amministrativo comunale a Bari. Così come è significativo, ai fini delle possibili considerazioni politico-amministrative, anche il fatto che, per i due tradizionali schieramenti politici contrapposti, i nomi dei candidati presidenti dei Municipi sono talmente irrilevanti ai fini della competizione comunale che la loro scelta potrà essere resa nota poco prima della scadenza dei termini di presentazione. Un’irrilevanza che per i 5 Municipi di decentramento amministrativo a Bari non è solo comunicativa, ma evidentemente anche di sostanza. Ma questo è tutto un altro discorso.

Giuseppe Palella

 


Pubblicato il 16 Aprile 2019

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