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Mangia: “Sono contento della risposta, le aspettative non ci spaventano”

Nel posticipo serale del lunedì, la Bari Fc 1908 ha strappato un punto contro un Lanciano non irresistibile che a parte un primo tempo con maggiore verve agonistica, nella ripresa ha subito il ritorno dei biancorossi e rischiato anche di perdere se solo i giocatori guidati da Devis Mangia fossero stati più cinici. Letta così, la partita a cui hanno assistito poco più di 1200 spettatori baresi in trasferta, avrebbe avuto una connotazione positiva ed il punto conseguito sarebbe stato persino beffardo per la truppa biancorossa; in realtà ci sono diversi aspetti da analizzare, a partire dalla coppia dei centrali, ancora una volta cambiata con l’innesto di Contini dal primo minuto, che ha sofferto molto la velocità e imponenza fisica di Thiam, al fianco di Camporese, quest’ultimo però titolare nelle ultime due partite; un Bari tra l’altro molto permissivo nella prima fase di gioco dove ha concesso il pallino del gioco ai padroni di casa, rei di non sfruttare le incertezze difensive e la staticità del centrocampo biancorosso. Altra novità apportata dal tecnico barese, discutibile, è stato l’ennesimo cambio di modulo, ovvero il passaggio dal 4-3-3 al 4-2-3-1 con Wolski nel ruolo inedito di mezz’ala, ma tale scelta non ha prodotto l’effetto sperato e probabilmente ha indotto qualche giocatore ad un po’ di confusione tattica, o per lo meno, ancora più nello specifico ad un disordine nel posizionamento in campo che ha portato anche a cinque cartellini gialli. Inoltre nel corso della partita non si sono potute apprezzare diagonali, triangolazioni e neanche tagli in profondità per il centravanti Caputo che se servito adeguatamente, e nel suo curriculum l’ha sempre dimostrato, difficilmente fallisce. Nella ripresa grazie ad un Defendi sempre sul pezzo ed un Romizi in grande spolvero nonostante abbia accumulato pochissimo minutaggio, i pugliesi hanno creato mole di gioco e sprecato tre chiare palle gol, senza capitalizzarle. Devis Mangia al termine della partita dinnanzi ai giornalisti presenti, ha analizzato la gara traendo gli aspetti migliori: “I miei ragazzi oggi hanno risposto a quanto avevo chiesto nel corso della settimana. Certo, abbiamo preso un gol per una nostra disattenzione su una palla inattiva e non va bene. Poi però ci siamo rialzati e siamo riusciti a recuperare, alzando i ritmi di giochi e trovando il gol nonostante una condizione fisica ancora non al top. Tutti hanno giocato al meglio delle loro possibilità, ma è ovvio che dobbiamo ancora crescere sotto tanti aspetti. Inoltre nel primo tempo abbiamo avuto tre palle gol nitide: prima con Caputo, Sabelli e la traversa di Defendi, a differenza loro invece che hanno segnato un gol sull’unico tiro”. In realtà un altro tiro ci sarebbe stato: quando all’attaccante del Lanciano, Thiam è stato annullato un gol perché viziato da un fallo ai danni del difensore biancorosso che stazionava in area, ma è soltanto un ulteriore dato utile soltanto alle statistiche complessive della partita. L’allenatore ha infine puntualizzato sull’obiettivo dei biancorossi: “Le aspettative non ci creano disagi o ansie. L’entusiasmo dei tifosi è contagioso e funge da sprono. Mi congratulo con i miei ragazzi ed aggiungo con serenità che c’è tempo per risalire. Nessuno ha mai vinto campionati già ad inizio ottobre”.Marco Augusto Romizi, subentrato nella ripresa al posto di Massimo Donati, infortunatosi, ieri in conferenza stampa ha difeso la squadra a spada tratta e mandato qualche toccatina ai più critici: “Il Lanciano ha trovato un gol fortunoso, ma noi abbiamo avuto una reazione importante anche dal punto di vista del gioco, creando maggiori opportunità. Ringraziamo i 1300 tifosi accorsi che ci hanno sostenuto sino alla fine. Chiedo, tuttavia, a tutti voi della stampa di lasciarci tranquilli perché abbiamo bisogno del supporto di tutti per ricreare l’ambiente dell’anno scorso”. Legittimo da parte dei giocatori ed allenatore, fare appelli all’unità, però sul campo e già da sabato, il Bari dovrà dimostrare la fame e cattiveria che l’ha contraddistinta nel finale della stagione scorsa, ed ancora più importante come segnale alla tifoseria ma soprattutto alle dirette concorrenti che stanno correndo di più, sarà quello di tornare a vincere anche giocando non benissimo, ma occorrerà buttarla dentro e fare meno proclami.

Marco Iusco


Pubblicato il 1 Ottobre 2014

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