Manuel Scavone: “A Bari per il progetto e la piazza”
Bedollo – È di origini lucane, ma è nato in provincia di Bolzano, è un classe 1987, che ha esordito nel Sud Tirol Alto Adige in C2, oramai diversi anni fa, stiamo parlando di Manuel Scavone che è ritornato a Bari dopo aver giocato una stagione nel 2011. Un’altra presidenza, un Bari che veniva dalla retrocessione e lo scandalo del derby venduto dai suoi detrattori avviato al triste epilogo concluso con il fallimento esattamente un anno fa ed un giorno, ma ancora prima qualche stagione dopo l’arrivo di Scavo e, ai libri in Tribunale consegnato dall’ex presidente Vincenzo Matarrese. Il Bari di oggi, fa sorridere ed entusiasma, ne è la prova anche l’operazione nostalgia con le nuove divise che ricalcano le maglie del Bari di fine anni Settanta-Ottanta, con il marchio Pouchain, soprattutto quella biancorossa col collo a ‘V’se si recupera negli archivi biancorossi o anche più semplicemente da internet, si può ritrovare una foto di Toto Lopez con la divisa bianca molto simile a quella indossata da Mirco Antenucci. Ma se volessimo andare oltre la presentazione delle nuove maglie, ed oltre le dichiarazioni dei tre giocatori presenti nelle vesti di testimonial, di recente abbiamo intervistato tre collezionisti che hanno intrapreso un dialogo con la società del Bari, per regalare alla città un Museo del Bari e delle maglie che ne ricordino l’epopea: dalle imprese alle retrocessione, ma pur sempre storia del Bari affinché ogni città possa avere un proprio museo, chissà che questo dialogo non sia già iniziato ed insieme all’Ufficial Store che sarà aperto prossimamente a Bari, non si avvii anche tale discorso in modo concreto. In tutto ciò il lasso di tempo tra presente e futuro, è stato testimoniato ieri da Manuel Scavone, Valerio Di Cesare con la divisa rossa e proprio dall’altro neoacquisto Mirco Antenucci, con quella bianca. Tutti e tre hanno parlato in conferenza, ma poi al termine della presentazione si sono soffermati singolarmente a parlare con la stampa. Manuel Scavone lo scorso campionato ha conquistato a Lecce la promozione, però non ci ha pensato due volte a tornare nel capoluogo: “Ad essere sincero quando mi è capitato quello spiacevole episodio lo scorso anno dell’incidente da Bari mi sono arrivati tanti messaggi di vicinanza che mi ha fatto molto piacere. Ma ho scelto Bari per due motivi, la piazza che con il suo. Tifo 3 speciale, è per il progetto. Ho conquistato campionati di serie C e B, l’ultimo proprio lo scorso anno, ma la presidenza ha una progettualità ed un tecnico con le idee chiare. Sono a disposizione e soprattutto rispetto al passato, sono maturato e cresciuto tecnicamente”. Parole corrispondenti alla realtà perché quando il centrocampista è arrivato anni fa, era più rude, aveva già un buon mancino, ma nel corso degli anni ha giocato sempre di più anche come ala e trequartista ma soprattutto ha migliorato sotto porta, realizzando ben ventidue reti in sette stagioni, rispettivamente con le maglie della Pro Vercelli, Parma e Lecce, lo scorso anno. Il giocatore di provenienza dal Parma, con la società biancorossa ha firmato un triennale e questa volta farà di tutto per conquistare e andare direttamente in A con il Galletto.
Notiziario – Doppia seduta di allenamento per i biancorossi, che dopo alcuni schemi e tatticismi provati in mattinata, nel pomeriggio si è svolta la rifinitura in vista della partita a Moe a, contro la Fiorentina delle riserve perché la squadra maggiore, è in tournée negli Stati Uniti con Montella. Mentre questo pomeriggio alle 17 a Moena, il Bari sulla panchina avversaria troverà come allenatore, un ex capitano del Bari, Emiliano Bigica che ricopre il ruolo di allenatore delle giovanili dei viola.
Marco Iusco
Pubblicato il 17 Luglio 2019