Cultura e Spettacoli

Marc e Bella, il grande volo

Sembra che ad ispirare Franco Migliacci, l’autore del testo di ‘Volare’, il celeberrimo successo di Domenico Modugno, sia stato un quadro di Marc Chagall (‘Le coq rouge la nuit’) nel quale al di sopra di un gallo si libra un omino giallo… Ricorrente è nella pittura di Chagall il tema dello staccarsi da terra e levitare. Esemplare in tal senso è ‘La passeggiata’, una tela del 1917 in cui l’autore si ritrae mentre trattiene per mano la sua amatissima Bella che una forza contro-gravitazionale sembra spingere verso il cielo. Tale dipinto illustra la locandina di uno spettacolo prodotto dalla Compagnia Del Sole e andato in scena nell’ultimo fine settimana al Piccolo Teatro di Bari Eugenio D’Attoma. Scritto da Valentina D’Andrea e interpretato dalla stessa insieme a Simone Castano, ‘Con amore, Marc e Bella Chagall’ ripercorre la vita del grande pittore bielorusso con particolare riguardo alla sua relazione trentennale con Bella Rosenfeld. L’interpretazione della D’Andrea riflette il colore della sua scrittura. Una scrittura dalle tinte pastello, dove prevalente è il rosa. Perché per quanto sia Chagall l’elemento più appariscente dello spettacolo, esso in realtà ruota intorno all’intenso rapporto che l’artista ebbe con l’universo femminile ; si spiega così che le tele di Chagall facciano apparizione solo in finale di spettacolo. E qualcos’altro con l’amore è centrale allo spettacolo : Il senso della Storia. In ‘Con amore…’ la parabola di un uomo traccia un segno parallelo alla coeva parabola di miliardi d’altri uomini. I più densi cinquant’anni della storia dell’uomo (la prima metà del Novecento), ritratti con leggeri e ben cadenzati tocchi, fanno da scenario perfetto al racconto di una vocazione, di un amore, di una carriera folgorante. Ad arricchire l’abile quadro drammaturgico concorre in apertura di messinscena un ritratto opportuno oltre che divertente del clima yiddish in cui Chagall si formò (una delle cose migliori dello spettacolo). Da segnalare nel gran lavoro dei bravi Castano e D’Andrea alcune buone trovate, come la tela-tenda che evolve ora in manto nuziale, ora nell’involto di un neonato. Ricorrente l’interazione con la platea, cosa che a volte funziona ed altre volte no, specie quando si va a spezzare il ritmo. In conclusione, uno spettacolo attento e delicato, degno del plauso di un Piccolo affollatissimo. –  Prossimo appuntamento al teatro di Strada Borrelli, sabato 19 e domenica 20 marzo con ‘Lettere di prostitute all’Onorevole Merlin’ di Nicole De Leo. Lo spettacolo trae spunto dalla valanga di missive che travolse Lisa Merlin all’indomani dell’entrata in vigore nel 1958 dell’omonima Legge che metteva fine in Italia alla prostituzione legalizzata. Una scottante testimonianza a proposito di donne ‘maledette’, messe alla gogna da una società ipocrita e sessuofobica.

Italo Interesse

 


Pubblicato il 10 Marzo 2016

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