Cronaca

‘Marconi-Hack’, trasferimento ancora incerto. “Ma ora pensiamo alla sicurezza”

Città Metropolitana di Bari. Mentre proseguono gli interventi di adeguamento, rimane la mancanza di risposte e rassicurazioni

“Sicurezza prima di tutto”, la richiesta insistente dei rappresentanti sindacali dopo la decisione della Città Metropolitana di Bari di trasferire una trentina di classi dell’istituto professionale ‘Marconi-Hack’ del rione Madonnella in un edificio in via Re David dall’altra parte della città, dove c’era l’Ufficio Scolastico Regionale. Un edificio costruito all’poca per ospitare uffici e appartamenti, poi acquisito dall’ex Provincia. Ma adesso, mentre i tecnici dell’Ente stanno effettuando lavori e interventi urgenti per adibire gli spazi di via Re David a uso scolastico – la nuova sede doveva accogliere già gli studenti e aprire i battenti l’altro ieri, ma poi è stato rinviato tutto, ancora una volta – nessuna risposta arriva per i lavoratori dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Bari. “Sì, proprio così -attacca Tommaso Genchi, segretario territoriale della Cisl/Funzione Pubblica – nonostante la gravità e l’importanza della problematica, ci troviamo di fronte all’ennesimo caso di “promesse non mantenute”. Rimane ‘forte’, dunque, la preoccupazione per la decisione di trasferire le trentaquattro classi dell’I.I.S.S. “Marconi–Margherita Hack” nello stabile di via Re David, già sede dell’Ufficio Scolastico Provinciale, coi sindacalisti schierati di nuovo al fianco del personale dell’USP che, ad oggi, non riesce a ottenere le risposte dovute. Nelle scorse settimane, la situazione era già stata rappresentata ai massimi organi istituzionali cittadini, grazie ai quali i vertici della Città Metropolitana s’erano impegnati a fornire rassicurazioni scritte proprio sui problemi di staticità dell’edificio di via Re David, con particolare attenzione all’aggiornamento del piano di evacuazione e alla presenza delle certificazioni antincendio. “Ma come purtroppo accade troppo spesso -continua Genchi – gli impegni assunti dai vertici di via Spalato non sono stati mantenuti e a ridosso del trasferimento, nessuna rassicurazione formale è stata fornita. Il trasferimento delle classi s’era reso necessario proprio a causa dei ritardi nei lavori finanziati con il PNRR di adeguamento dell’edificio scolastico, ma la scelta di utilizzare l’ex Ufficio Scolastico nel cuore di San Pasquale, peraltro in un’area già appesantita da traffico e presenza di altre scuole elementari e di scuola media superiore risulta criticabile, sempre secondo il Sindacato, in quanto lo stesso immobile era stato recentemente oggetto di interventi per ridurre i carichi d’archivio, a seguito di criticità segnalate dal Servizio di Prevenzione e Protezione. La richiesta avanzata da Fp/Cisl e rimasta ancora senza risposte, insomma, riguarda controlli sulla staticità della struttura e sulla presenza di adeguate vie di fuga, piani di evacuazione e misure antincendio: la preoccupazione principale, dunque, è legata all’arrivo di circa ottocento studenti in uno stabile che, fino a poco tempo fa, era considerato potenzialmente problematico dal punto di vista della sicurezza. Per concludere “…in assenza di interventi tempestivi e rassicurazioni concrete da parte delle istituzioni, la Cisl/Fp Bari prepara forme di mobilitazione per tutelare la sicurezza di lavoratori e studenti”, avendo chiesto più volte – ma inutilmente – verifiche rapide, effettuate e comunicate prima del completamento d’un trasferimento che, al momento, non si ancora quando verrà completato, precisamente.

Antonio De Luigi


Pubblicato il 17 Ottobre 2025

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