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Mariano Fernandez: “Vogliamo i primi tre punti”

Per domenica, non si sa ancora l’orario definitivo se sarà alle 15 o alle 17.30, perché per motivi di ordine pubblico in quanto il Napoli andrà a Lecce la partita potrebbe essere anticipata, ma non c’è ancora alcuna ufficialità. In casa Bari si parla molto del tecnico Giovanni Cornacchini, sotto accusa da molti tifosi dopo la sconfitta patita al ‘Partenio’ di Avellino, ma d’altronde il calcio in generale è sempre sotto la lente di ingrandimento e specie per gli allenatori si è sempre sulla graticola, non a caso nel girone dei biancorossi sono saltati due tecnici, quello del Monopoli e sempre ieri, la Cavese ha annunciato il nuovo tecnico. La società investono tanti soldi e nessuno ci sta a perdere o voler vedere naufragare i propri progetti. Ed anche la Virtus Francavilla, bellissima realtà da anni, sempre nel giro dei playoff con una società seria, un direttore sportivo all’altezza ed un parco giocatori di tutto rispetto, da sempre nelle ultime stagioni alla fine si ritrova costantemente nella parte sinistra della classifica, quella che conta. Quest’anno la squadra brindisina non è ancora decollata perché non hanno centrato ancora la prima vittoria, nonostante hanno sprecato diverse chance e forse gestito male alcune situazioni di gioco oltre ad essere state penalizzate pesantemente da arbitraggi discutibili. Noi, abbiamo, intervistato il direttore sportivo Mariano Fernandez, con il quale abbiamo affrontato anche altri argomenti, non strettamente legati al campionato di Lega Pro.

Direttore, come arriva la Virtus Francavilla a questo impegno con il Bari?

“Domenica abbiamo pareggiato contro la Paganese, piazza che conosco bene peraltro per averci militato da giocatore. Abbiamo raccolto meno di quello che meritavamo contro Reggina e Catanzaro, due squadre molto attrezzate e candidate a vincere insieme al Bari che affronteremo domenica. Noi non ci snaturiamo, non giochiamo di rimessa o in contropiede. E’ la nostra mentalità di avere una squadra che pressa e che cerca dia arrivare al gol. Gol che non sono mancati, ma ne abbiamo anche subiti, gli episodi non per trovare alibi ci hanno molto penalizzato ed in tutto ciò non abbiamo ancora conquistato la prima vittoria”.

Il Bari sembra aver trovato la sua quadratura col 3-5-2 che nella ripresa a tratti si trasforma un 3-4-1-2, salvo poi ovviamente ulteriori cambi o pre-tattica e scelte che il tecnico Cornacchini adopererà. C’è qualche giocatore che temete maggiormente?

“Noi, guardiamo sempre a noi, abbiamo massimo rispetto del Bari e ci dispiace non ritrovare Folorunsho che conosciamo benissimo le sue qualità umane e tecniche e quello che avrebbe dato avercelo contro, anche a nostro discapito. Pertanto, gli auguriamo una pronta guarigione. Il Bari ha tanti giocatori forti, ma ripeto guardo al nostro organico, avremo delle assenze per infortuni o squalifiche come Bovo, che so che è stato anche un vostro ex. Il tecnico troverà sicuramente il migliore assetto e ci teniamo a far bella figura di fronte al nostro pubblico”.

Direttore, lei è subentrato a Domenico Fracchiolla, ex Bari, ma ha subito fatto bene e portato anche lo scorso anno la squadra ad un bel risultato, ottenendo anche il prolungamento di contratto?

“Se si lavora bene si raccoglie sempre, Non sono uno che si autoincensa, ne inizierò a farlo ora. Per la mia cultura e quello che mi è stato insegnato, con un passato da calciatore, sono abituato a conquistarmi tutto ciò che faccio. Tuttavia, quello fatto l’anno scorso è passato, dobbiamo pensare a quest’anno e a ritrovare la retta via”.

Di lei si parla anche come amico di un grande centravanti, ‘Pepita’ Gonzalo Higuain della Juventus?

“Grazie per la domanda, preciso che son tifoso del Toro dove ho vissuto una bella stagione da giocatore, la mia prima in A. Gonzalo, lo conosco da piccolino sia lui che il fratello Ci teneva tantissimo a ritornare in Italia e nella sua Juve e si sta dimostrando all’altezza. Gli voglio bene ed è ancora un attaccante che può esprimersi ad alti livelli, specie con Cristiano Ronaldo”.

Direttore sappiamo che ha scoperto anche Giovanni Di Lorenzo, oggi quasi punto fermo dello scacchiere dell’immenso Carlo Ancelotti che l’ha voluto fortemente con sé?

“Per me sarà sempre Gianni Di Lorenzo, non me ne vogliano gli altri. Gianni è un ragazzo tecnico ed un professionista. Io l’ho scoperto a Matera. Vi svelo che c’erano tante squadra, dopo che aveva lasciato il procuratore c’era una gestione famigliare. Sono stato a contatto con lui ed il padre, che poi sono venuti due giorni a Matera ed alla fine Gianni scelse Matera, credendo nel progetto sportivo e nel lavoro mio che lo avrei valorizzato, il tecnico di quel Matera è stato prima Davide Dionigi e successivamente Padalino”.

Marco Iusco

 

 


Pubblicato il 19 Settembre 2019

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