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Marino ritrova Raffaele Maiello, promesso il riscatto di squadra

Vincere con il Modena per ridare ossigeno alla classifica e riconquistare i propri tifosi

Dopo la sosta per le Nazionali, si ricomincia con il calcio dei club e nello specifico, il Bari sabato alle 14.00 torna a giocare al San Nicola, dove la vittoria manca dal 2 giugno, semifinale dei playoff in cui fu battuto il Sudtirol, per risalire al campionato bisogna andare addietro a maggio, alla penultima giornata quando fu battuta la Reggina. Urge la scossa, quella paventata dal diesse Ciro Polito ed una marcia diversa, motivo per cui c’è stato un cambio di guardia tecnica, ed i giocatori che restano gli stessi devono dimostrare di più. Al TBsport serale del lunedì è andato Raffaele Maiello, alla sua terza stagione in biancorosso, ha parlato da leader levandosi anche qualche sassolino per qualche critica di troppo incassata a suo dire, dopo l’esonero di Mignani, non a livello individuale ma di gruppo dove secondo qualche quotidiano i “senatori” del gruppo avrebbero spinto per tale decisione. Fermo restando che certe decisioni spettano alla società ed il direttore sportivo, ci ha messo la faccia e mai si sarebbe fatto condizionare anche dai più anziani del gruppo, perché la sua figura sarebbe venuta meno come capo dell’area tecnica, i giocatori in questo momento anche un grande professionista come lui dovrebbero avere più attenzioni esclusivamente sul rettangolo di gioco e su ciò che in nove gare non sono riusciti a fare, ovvero convincere e vincere soltanto una volta pure in modo rocambolesco. Intanto Maiello, intervistato da RadioBari, ha iniziato la sua disamina parlando del cambio tecnico: “Marino propone un calcio offensivo, ci chiede di divertirci e far divertire. La miglior cura per noi è quella di vincere la prossima gara. Il nuovo modulo permette di fare cose diverse, con ampiezza sugli esterni, allo stesso tempo però servono equilibrio e marcature preventive. La rosa di quest’anno ha qualità, con giocatori di categoria. Stiamo faticando un pochino, ma la situazione non è drammatica, ciò che ci manca è mantenere la prestazione per tutta la partita”. Una situazione che non è catastrofica perché la zona playoff non è distante ma neanche quella playout lo è, pertanto il centrocampista ha espresso un suo pensiero anche su mister Mignani, facendo chiarezza: “Noi ci sentiamo responsabili, quello che paga è sempre l’allenatore, ma con lui abbiamo raggiunto risultati straordinari. Ci è dispiaciuto, anche perché ho letto come i senatori l’abbiano tradito ed è una fandonia non è assolutamente vero. Non è vero e sono cose non belle, ci siamo presi anche un caffè con lui, perché in questi anni abbiamo provato a remare tutti dalla stessa parte, semplicemente è andata così e non è dipeso da nessuno”. Purtroppo però da qualcuno sarà dipeso e principalmente dai giocatori che ci vanno in campo senza entrare nel merito delle individualità perché nel calcio si vince e perde in undici e questo Bari di questo avvio stagione, a parte perdere una volta, riusciva solo a pareggiare, sperando che la ruota giri quanto prima e si cambia marcia. Tuttavia, Maiello ha avuto mister Marino a Frosinone ed ha detto: “Fu un’annata importante, ottenemmo 74 punti e non so come non riuscimmo ad andare in Serie A. Poi ai playoff perdemmo in malo modo con il Capri in 9 contro 11, in casa nostra. Con lui mi sono trovato bene”. Sfiorare la A come è successo al Bari e non riuscirci può portare a contraccolpi psicologici, ma non si toccato tale argomento. Ultima battuta è stata sul gesto di Nasti che lo ha portato allontanamento anzi tempo dall’Under 21 di Nunziata che lo ha definito un gesto “folle”, Maiello ha stigmatizzato l’episodio: “Al suo rientro ci siamo messi tutti il casco (ride, ndr). Lui è giovane, ma ha capito l’errore che ha fatto. Gli servirà da lezione”. (Ph. Tess Lapedota).

M.I.

 

 


Pubblicato il 18 Ottobre 2023

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