Cronaca

‘Martucci’, gli occhi della Commissione Europea sulla discarica

Sempre in prima pagina nell’agenda politica regionale pugliese il monito di associazioni e comitati da tempo schierati ‘anima e corpo’ contro la riapertura della discarica ‘Martucci’. Specialmente dopo che, da poco meno d’un mese e precisamente dal 25 febbraio scorso, il Comune di Conversano – tramite il suo legale – ha depositato il ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale della Puglia contro la delibera di approvazione del Piano dei Rifiuti (PRGRU) proprio nella sua parte relativa al destino del sito pericoloso per la salute pubblica. Un ricorso ai giudici amministrativi pugliesi  che altro non è stato se non l’ultimo atto per evidenziare ancora una volta -casomai ce ne fosse bisogno…- la volontà di non concedere ulteriori proroghe alla chiusura definitiva del sito Martucci. Un sito che mette a rischio secondo esposti e denunce un vasto territorio compreso tra Monopoli, Conversano, Mola di Bari e Polignano a Mare, a tutela e difesa dei territori ed ambiente, certo, ma soprattutto della salute pubblica, in relazione a eventuali responsabilità di mancata vigilanza e mancate azioni di bonifica o messa in sicurezza dei luoghi. I particolari del dettagliato ricorso ai magistrati baresi di piazza Massari sono in ogni caso rimbalzati anche oltre gli angusti confini regionali, come hanno messo in evidenza nei giorni scorsi i ricorrenti, ma anche i politici locali più attenti alla tutela di territorio e salute. “Quella della discarica Martucci è una storia di sprechi milionari e possibili reati ambientali. E sulla quale, finalmente, la Commissione europea, dopo i nostri ripetuti solleciti, sembra intenzionata a far luce. Rispondendo a una nuova interrogazione in cui segnalavamo la presenza di percolato mai estratto nonostante i fondi dell’Unione Europea spesi in tal senso, Bruxelles ricorda che il progetto per l’impianto di Conversano, compresi i lavori di messa in sicurezza della discarica Martucci, sono costati ben 25,4 milioni di euro”, evidenzia l’eurodeputata dei Greens, Rosa D’Amato, dopo l’interrogazione sullo stato dell’ex discarica Martucci e del nuovo impianto di Conversano, in provincia di Bari. La D’Amato è anche pronta a sottolineare come l’impianto sia chiuso. “In realtà, sappiamo che ha riaperto proprio in questi giorni -incalza l’eurodeputata verde – più o meno quando la Commissione ha chiesto informazioni sullo stato del progetto. ‘In linea di principio, il sostegno fornito dovrebbe tradursi in progetti funzionanti’, è il commento di Bruxelles. La Commissione, annuncia che ‘terrà conto dei risultati delle verifiche di gestione e degli <<audit>> effettuati a livello nazionale, anche in sede di chiusura del programma regionale (al più tardi nel 2025)’, e che ‘non dispone di elementi sufficienti per concludere” se ci siano state violazioni della legislazione ambientale dell’Ue”. Conclusione? Bruxelles potrebbe attivarsi prima del previsto per difendere la salute dei cittadini pugliesi e passare al vaglio l’operato della giunta regionale.

Francesco De Martino


Pubblicato il 15 Marzo 2022

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