Cronaca

Massimo Cassano: “Le primarie non ci interessano”

Alle primarie del centrodestra, per scegliere il nome da candidare alla poltrona di presidente della Regione nella primavera del  2015, il Ncd pugliese ora non ci pensa nemmeno. Anzi, il senatore barese Massimo Cassano, sottosegretario al Lavoro e coordinatore pugliese del partito di Angelino Alfano, rispondendo alle domande dei cronisti baresi sul percorso del Nuovo Centrodestra in vista delle prossime elezioni regionali in Puglia, ha precisato: “Le primarie non ci interessano, non ne stiamo parlando anche perché c’é un tavolo nazionale che si occupa delle elezioni regionali”. A scegliere i candidati, ha inoltre spiegato Cassano, “Non sarà più il tavolo regionale, così come avevamo chiesto noi del Ncd Puglia. Si sta discutendo a Roma su quello che si deve fare con tutta la coalizione di centrodestra e speriamo nel più breve tempo possibile di avere i candidati delle varie regioni”. Insomma, la coalizione di centrodestra in Puglia, più che lacerata, è presumibilmente inesistente, visto che da quando lo scorso novembre il Pdl si è scisso in due (Forza Italia e Ncd) l’originario schieramento, che dal 1994 ha sempre vinto le elezioni di Camera e Senato, ora si presenta diviso ed incapace di fare fronte comune, per essere effettivamente un polo alternativo al gruppo di forze del centrosinistra. La condizione del centrodestra pugliese è certamente complicata dall’attuale situazione politica nazionale che vede Ncd al governo e Fi all’opposizione, ma non è da escludere che le rivalità personali tra i diversi esponenti locali dei due partiti nati dalla scissione del Pdl contribuiscano a peggiorare il quadro politico del centrodestra, atteso che i responsabili locali delle due forze nazionali più rappresentative della coalizione, ogni volta che si tratta di mettere a punto una strategia politica comune per  vincere le elezioni locali, si muovono alternativamente in maniera opposta. E’ accaduto per le scorse amministrative baresi, allorquando Ncd chiedeva di individuare con le primarie il nome da candidare a sindaco di Bari e Fi invece le rifiutava, ritenendo il metodo non accettabile, perché non lo rientrava tra i criteri di scelta adottati dal partito a livello nazionale per la selezione della classe dirigente. Ora, per le regionali le posizioni di Fi ed Ncd sulla scelta del candidato Presidente della Regione sono invece invertite. Infatti, il leader pugliese di Fi, Raffaele Fitto, vorrebbe compattare la coalizione di centrodestra individuando il candidato presidente con le primarie, già fissate per il prossimo 23 novembre, mentre il coordinatore regionale di Ncd, Cassano, che in precedenza era stato un accanito sostenitore delle primarie per le scorse comunali baresi, ma anche per le regionali del 2015, ora non intende più prenderle in considerazione, perché si è allineato alle decisioni romane del suo partito, che ha stabilito di aprire per le prossime regionali un tavolo nazionale delle candidature, escludendo quindi ogni possibilità di scelta attraverso le primarie. Pertanto, alla luce di tali recenti sviluppi politici, la coalizione di forze che dovrebbero comporre il polo di centrodestra si presenta come una sorta di “Babele” in cui i principali protagonisti locali, anziché sforzarsi a trovare le convergenza che potrebbero unire la coalizione, sembrano quasi che volutamente assumano decisioni contrapposte e difficilmente conciliabili, al fine di addivenire a soluzioni condivise. E così facendo, gli antagonisti di centrosinistra in Puglia quasi sicuramente, nella primavera del 2015, non dovranno neppure sforzarsi tanto per vincere la terza volta consecutiva alla Regione, in quanto gran parte del lavoro necessario a fargli conquistare facilmente la vittoria lo avranno fatto in anticipo le forze dello schieramento opposto. Esattamente come è accaduto nel capoluogo pugliese, per le recenti comunali.    

 

 Giuseppe Palella


Pubblicato il 13 Settembre 2014

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