Master europei: la Regione sblocca le borse, ma non l’Uniba
Polemiche e proteste a non finire di alcuni studenti, ma alla fine la Regione Puglia ha sbloccato le borse di studio per i master europei i cui finanziamenti, appunto, erano stati sospesi un paio di mesi or sono. Alla luce della nuova determina regionale pubblicta sul relativo Bollettino il 9 gennaio, è stata sbloccata la posizione di una quarantina di corsisti dei seguenti Master Europei: Human Resources Management, Tourism Management, EU Projects, Renewable Energy, European Translator. E’ stato, inoltre, definitivamente chiarito che «Master Europei» designa un «comune format organizzativo» di un’offerta post-laurea internazionale organizzata da quattro atenei polacchi: Vistula University, Lazarski University, Wroclaw School of Banking, University of Tourism and Hospitality Management. Per i tre ‘Master’ in convenzione con l’Università di Bari (European Business Law, Web Marketing & Social Media, European ICT), la Regione procederà allo sblocco delle posizioni, «non appena l’Università di Bari avrà sciolto la riserva formulata il 17 dicembre 2013» e cioè quando l’UNIBA, nonostante i solleciti delle istituzioni e dei corsisti, si pronuncerà sulla sospensione delle convenzioni. Buone notizie anche perché i corsisti finanziati/finanziabili salgono a sessanta, tre in più, anche per effetto delle ulteriori «disponibilità di risorse aggiuntive attualmente destinabili all’intervento» pari a 800mila euro elargite dalla Regione Puglia. Anche quest’anno i Master Europei si confermano l’iniziativa postlaurea all’estero più finanziata dalla Regione Puglia. Per i venti ragazzi sospesi, Master Europei, insieme ai suoi legali, intende agire con la massima incisività e rapidità al fine di sbloccare al più presto anche queste posizioni, per le seguenti ragioni, come fanno sapere dall’Ufficio Stampa delle società organizzatrici dei Master. Innanzitutto la Regione ha sancito a chiare lettere che «l’ipotesi di escludere dal beneficio i candidati che hanno indicato uno dei Master Europei quale percorso di riferimento non risulta percorribile». Di conseguenza, sempre secondo l’interpretazione dei diretti interessati, i ragazzi, ancora sospesi, non potranno essere esclusi, trattandosi di un’«operazione di sovvenzione avviata secondo procedure tipiche dei dispositivi di formazione a scelta individuale». Tuttavia la decisione dell’Università di Bari di riavviare i corsi dipende in gran parte dal carteggio ricevuto dall’Università del Salento. E proprio a questo proposito, nel provvedimento regionale di cui sopra si legge che «trattasi, peraltro della medesima documentazione già acquisita dalla Regione con nota datata 22/11/2013». Di conseguenza, se sulla base di questa documentazione la Regione ha sbloccato i Master Europei non si vede perché non lo debba fare anche l’UNIBA. Sia detto per inciso: questi controlli l’UNIBA, al massimo, avrebbe dovuto farli prima di firmare gli accordi e non dopo, mettendo in discussione le borse di venti tra i migliori studenti della nostra Regione. Ha spiegato il Direttore di Master Europei, Barbara Wojciechowska: «Siamo soddisfatti che la Regione abbia riconosciuto anche la legittimità della nostra iniziativa, dopo aver dato testimonianza delle «reazioni positive» dei nostri corsisti della precedente edizione. Con senso istituzionale, apprezziamo altresì il fatto che la Regione abbia voluto inchiodare l’UNIBA alle sue (enormi) responsabilità, anche se questo determinerà per alcuni nostri corsisti uno slittamento nell’erogazione della borsa. E ringraziamo l’On. Avv. Francesco Paolo Sisto per l’eccellente supporto giuridico e di strategia mediatica e di comunicazione». Ma non basta. «Il comportamento irresponsabile dell’UNIBA – ha spiegato ancora il Direttore – continua a mettere a repentaglio le legittime aspettative dei tanti studenti che si sono fidati dell’ateneo barese. Dopo la bocciatura del MIUR del corso di laurea interdipartimentale, il Dipartimento Jonico-UNIBA sembra volersi fare un nuovo autogol, vanificando anche un’iniziativa postlaurea di indubbio successo internazionale, visto che per essa i ragazzi pugliesi hanno presentato alla Regione oltre 220 domande. Dispiace dirlo, anche perché la Sottoscritta si dichiara, al contempo, di essere orgogliosamente docente del polo Jonico per la lingua francese. Confido, in ogni caso, nel carisma e nelle capacità di problem solver del Rettore Uricchio». Novità, quindi, a breve per chiudere nell’interesse dei ragazzi una vicenda ancora aggrovigliata…
Antonio De Luigi
Pubblicato il 11 Gennaio 2014