Cultura e Spettacoli

Matrimoni gay, la Puglia pensa a domani

Il mese scorso, al Libertà, qualcuno si faceva notare per aver noleggiato una vistosissima limousine bianca in occasione di una comunione. L’insolito caso ci offriva il destro di riflettere su quanto duro sia rimasto nel nostro Mezzogiorno lo zoccolo dell’enfasi festaiola. Se l’industria dell’abito da sposa, della ristorazione-spettacolo, della lista nozze e della luna di miele agonizzano a nord, qui a Mezzogiorno le imprese dal medesimo indirizzo sembrano infischiarsene della crisi. A costo di cavare scintille dal cucchiaio che raschia il fondo del barile, la gente non rinuncia a ‘fare figura’. Certo, ci si sposa meno, tuttavia quella riduzione in percentuale viene compensata dal fatto che chi vuol ‘chiudere la bocca’ al prossimo china il capo e si adegua a questa sorta di gioco al rialzo. Il business dell’effimero ringrazia e va oltre il matrimonio, sicché anche battesimi, comunioni, cresime, nozze d’argento e nozze d’oro si traduco in celebrazioni tanto lucrose quanto spropositate. Ugualmente bisogna guardare avanti, un così florido commercio potrebbe incepparsi. E allora, quale la nuova frontiera coniugale? Gli operatori commerciali più lungimiranti indicano il futuro nel matrimonio gay. Se le nozze omosessuali sono vietate in Italia, non è detto che debbano restare tali a vita (per dirne una, solo a Bari sono 227 le coppie gay che nell’attesa si sono iscritte al Registro Anagrafico Unioni Civili). Intanto il ‘sistema’ può considerare l’idea di una terra (la nostra) come luogo d’eccellenza per festeggiare unioni consentite altrove. Ma serve un’organizzazione. E dove reperire ‘facilitatori’ specializzati nel settore? L’ultima novità si chiama AGA. L’Apulian Gay Union è un’agenzia di wedding planner che si occupa solo di coppie omosessuali. Almeno per ora, l’AGA punta sul quel turismo per feste di nozze diffuso tra coppie etero che siano alla ricerca di un lancio, un rilancio o un incremento di popolarità. In questi casi lo scenario naturale può incidere ragionevolmente. E siccome anche a livello internazionale questa Puglia ‘fa immagine’, l’AGA si appresta a servirla su un vassoio d’argento a una clientela che non ci auguriamo volubile e snob o di grana grezza sotto la buccia glamour. Perché allora ci spiacerebbe rivedere messa in piazza quella Puglia falsa e di maniera spiattellata da spot e facile cinematografia cozzare contro la realtà di un terra dove non sempre il mare è pulito, la gente lieta, il cibo sano e i monumenti ben tenuti. Che almeno l’AGA ci eviti i luoghi comuni che i pedestri maestri di cerimonia di casa nostra ci hanno finora riservato con le coppie etero. Sarebbe insopportabile vedere ‘altra’ gente da jet set condividere con un morso la stessa mozzarella all’interno di un trullo, brindare a gomiti incrociati avendo alle spalle Castel Del Monte, la Cattedrale di Trani, una parete a calce, un muro a secco…

 

Italo Interesse

 


Pubblicato il 31 Luglio 2013

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