Cronaca

Matteo Salvini a Bari: la Puglia terra da riscoprire e da rilanciare

Un faccia a faccia a 360 gradi tra Magistà e Matteo Salvini, ospite della prima puntata stagionale della trasmissione “il Graffio” registrata sul palco del cine-teatro Royal, a Bari, in corso Italia 112.

Con il Segretario federale della Lega Nord, che ha fondato il movimento “Noi con Salvini”, per i sostenitori della Lega da Roma in giù, sono stati affrontati i temi “caldi” nazionali: la legittima difesa; la situazione degli immigrati e le prossime elezioni politiche, tracciando anche un breve excursus sull’attuale situazione del centrodestra e della condizione del Pd. Si è parlato tanto di Mezzogiorno e di come sia cambiato in venti anni  il “punto di vista” della Lega nei confronti del Sud e della Puglia in particolare.

Enzo Magistà, prima di presentare il suo ospite ha voluto sottolineare che la scelta di Salvini non è stata affatto casuale, perché scopo della puntata è quello di capire “come ci guarda il Nord”, cosa può fare il Nord per noi e noi per il Nord. Queste le sue parole: “Il nostro interlocutore è il capo della Lega e anche se ad alcuni di noi meridionali non piace, è una realtà molto forte nel nostro Paese”.

Enzo Magistà ha effettuato una breve ricostruzione storica del partito politico e si è soffermato sul fatto che con il passaggio da Bossi a Salvini sia stato attuato un “passaggio generazionale” che ha generato anche una maggiore considerazione nei confronti del mezzogiorno.

Provocatorie in molte circostanze le domande di Magistà che ha cercato di mettere a nudo le intenzioni e le reali volontà della Lega in Puglia. Ha chiesto a  Salvini se fosse venuto in Puglia nelle vesti dell’uomo “medio” o del leghista. Salvini ha prontamente risposto che per lui sarebbe stato molto più semplice rimanere al Nord, ma che ha deciso di estendere il suo partito anche al Sud perché ritiene che l’Italia debba essere una, con una sola moneta e una sola identità nazionale. “Non è giusto che i giovani meridionali debbano emigrare in altre nazioni. Non è giusto costringere i cervelli pugliesi ad andare all’estero – ha affermato l’onorevole – mentre noi continuiamo a finanziare la permanenza degli immigrati nei nostri hotel”. Ha dichiarato, inoltre,  di non essere venuto al Sud solo per cercare un potenziale bacino di voti, ma anche “allo scopo di riscoprire il nostro orgoglio nazionale, di scoprire quel Sud a me sconosciuto e per riscoprire quel made in Italy troppe volte sostituito da falsi made in Italy”.

Una attimo di ilarità nel teatro si è verificata nel momento in cui Magistà si è soffermato sul neologismo “salvinata”, che nessuno può più contestare essendo inserito all’interno del vocabolario Treccani. “La salvinata è una trovata, uscita tipica del politico Matteo Salvini”, con la quale egli cerca di accaparrarsi una manciata di voti. Il Segretario della Lega adesso riesce ad ostentare un maggiore self-control, ma le  salvinate continua a pronunciarle quando gli vengono proposti temi che lui considera “molto scottanti” come il terrorismo e l’immigrazione clandestina. Su questi argomenti prosegue Salvini: “io continuo a dire qualche “vaffa” che genera caos nelle nostre città e mi infiammo in modo particolare. Mi arrabbio molto quando sento affermare da parte dei media che sono favorevole alla soppressione degli immigrati. Sono contro la pena di morte, pur sostenendo per la certezza della pena, e per questo sostengo che i migranti vadano tutti salvati, anche se devono essere immediatamente ricondotti nei loro Paesi. Solo così si potrebbe riuscire ad interrompere l’attività degli scafisti. Ha poi voluto ricordare che “la maggior parte dei milanesi hanno origini meridionali. Ma quando i pugliesi si sono trasferiti al Nord nessuno ha mai pagato loro l’albergo, così come stiamo facendo con gli immigrati. I meridionali sono partiti dal basso e pian piano hanno cominciato a ricoprire cariche e ruoli sempre più importanti. Non si deve dimenticare che bisogna sempre cercare di mantenere una situazione di equilibrio nell’ospitare e che si deve cercare di attuare una emigrazione controllata e corretta”.

Salvini ha poi parlato di “nazionalismo” sottolineando che: “sono molto belle le contaminazioni delle culture, ma il tutto deve avvenire cercando di salvaguardare le identità e le peculiarità di ogni Regione, di ogni centro italiano e di ogni borgo, piccolo o grande che sia. La secessione è tecnicamente impraticabile oltre che insostenibile”.

Magistà ha cercato di provocare nuovamente Salvini chiedendogli perché il suoi partito si fosse opposto agli insegnanti meridionali al Nord. L’onorevole ha inteso subito precisare che: “Ci siamo opposti solo per salvaguardare gli interessi degli insegnanti costretti alla deportazione forzata al Nord, perché è giusto lasciar scegliere ad ognuno, laddove sia possibile, il luogo in cui lavorare”.

Il giudizio espresso da Salvini sui meridionali è nel complesso positivo: “dei meridionali apprezzo l’attaccamento al valore della famiglia che al nord si è un po’ diluito, anche perché su questo valore metto sempre due paletti – il matrimonio che deve avvenire tra un uomo e una donna e le adozioni dei bambini solo in presenza di una mamma e di un papà ”. Ha invece voluto aspramente criticare la politica meridionale alla quale ha attribuito un giudizio fortemente negativo, dettato e indotto dalla cattiva gestione dei fondi che arrivano dall’Unione Europea e dallo Stato. “La sanità al Sud non funziona affatto e questo fenomeno è  dimostrato dal grande numero di meridionali che sono costretti a recarsi al nord per curarsi” – ha dichiarato.

Domande più specifiche gli sono state rivolte riguardo all’attuale situazione politica in Italia e in Europa. Ha dichiarato che “la lega non è più quella di 20 anni fa perché anche la lega si è evoluta. Sono pronto a sfidare Renzi e Grillo anche domani”. Alla domanda riguardo ad eventuali alleanze con il partito di Berlusconi ha affermato: “abbiamo governato insieme a Berlusconi facendo cose belle e anche qualche errore. Sono pronto a riprendere un cammino con lui, ma ciò che è bianco o nero dovrà restare bianco o nero. Non accetterò nessuna tonalità di grigio”.

Di fronte ai giudizi negativi espressi dai baresi nei suoi confronti, Salvini ha risposto che anche a Milano in molti erano scettici, ma poi hanno cambiato idea.  Queste le sue parole al riguardo: “Certamente a me non interessa rispondere o convincere chi mi ha definito un cretino; sono invece interessato a stimolare l’interesse di chi è curioso. Stiamo proponendo una manovra per incentivare i cittadini a pagare le tasse, tasse che siano giuste e non inique e fortemente penalizzanti perché ci sono due tipi di persone che non pagano le tasse: i furbi, oppure coloro che non riescono a far fronte a questa tassazione troppo elevata. Oltre ad una politica di detassazione bisogna pensare ad una valida politica industriale per poi cercare di farle andare a braccetto. Per completare il risanamento del nostro Paese sarebbe indispensabile anche una riforma della giustizia”.

Una riflessione anche sull’informazione locale che molto spesso fa di più e meglio della RAI che vive utilizzando i fondi pubblici. Le trasmissioni nazionali non consentono al politico di parlare ma spingono a litigare e ad alzare la voce.

Fortemente provocatorio Enzo Magistà quando gli ha chiesto perché al Nord si sono accorti solo oggi del nostro mare e della necessità di rilanciare il turismo, dopo aver costretto i pugliesi ad aprire e a “convivere” con l’Ilva. Salvini ha risposto: “non conoscevo la Puglia e per questo non l’ho mai giudicata. È una terra meravigliosa che offre molte opportunità di rinascita. La Puglia per fortuna ha ancora margini di crescita da sfruttare. Il turismo per questa regione potrebbe essere come il petrolio: una risorsa inestimabile. Corrette politiche in materia di turismo però dovrebbero essere previste ed attuate da gente del Sud in grado di gestire al meglio questa risorsa”.

Alla domanda su quanti voti pensa di prendere dai pugliesi il segretario della Lega ha risposto: “Ho iniziato quando in Italia eravamo al 3% e mi avevano dato al massimo sei mesi di autonomia. Ma io non mi sono fermato. Sono convinto di poter ottenere buoni risultati perché ritengo che se gli Italiani si mettono insieme possiamo finalmente riuscire a contrastare l’egemonia della Germania”.

Un’ultima domanda sul Governatore della Puglia, Michele Emiliano. “Ogni tanto messaggiamo – ha dichiarato Salvini – è una persona molto simpatica e se non facesse il governatore lo  sarebbe  ancora di più. Io non amo i magistrati che giudicano che il giorno dopo fanno i politici, e che poi ritornano a giudicare”. “In Puglia lo hanno eletto, ma poi vedremo se lo rieleggeranno ancora, perché togliere il diritto alla salute è la cosa peggiore, e la sua manovra nel campo della Sanità ha prodotto molti danni ai pugliesi”.

 

Marina Basile

 


Pubblicato il 11 Aprile 2017

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