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Mattia Maita: “Catanzaro, la mia seconda casa, ma vogliamo vincerla”

Il Bari domenica scenderà in campo in quello che è lo scontro clou ed un’eventuale vittoria le darebbe ulteriore slancio alle restanti sette gare che rimarrebbero dopo la partita contro la seconda Catanzaro. Ma step by step, e non bisogna commettere passi falsi, sebbene il Bari ci arrivi con il morale a mille ed uno stato di forma fisica nettamente migliorato rispetto a come era iniziato febbraio. Dall’altra parte ci saranno le Aquile calabresi di mister Vivarini, che sabato scorso hanno perso contro Monopoli, ma nonostante ciò in casa con il tecnico ex Bari non hanno ancora mai perso ed hanno un cammino nel girone di ritorno che li vede a quota 23 punti. A Catanzaro non sarà mai una trasferta semplice e lo racconta la storia dei biancorossi che su 18 incontri hanno vinto soltanto una volta nell’84 ed era in Coppa Italia e vinsero di misura con un gol di Bivi. Però le statistiche e corsi ricorsi storici possono essere smentiti, semplicemente aggiornati mettendo quella casella che significherebbe moltissimo per il campionato che stanno realizzando i biancorossi guidati da Mignani. In sala stampa dal San Nicola ieri ha parlato Mattia Maita, per cinque stagioni con la casacca giallorossa ed anche indossando la fascia da capitano, per lui sarà una gara speciale: “Dopo tanti anni a Catanzaro avevo bisogno di cambiare, li mi hanno dato tanto, mi hanno fatto diventare uomo, è la mia seconda casa, domenica sarà una partita speciale. Sarà una gara importante, ma non si decide domenica la vittoria del campionato. Conosco bene l’ambiente e il tifo, sarà dura. Sono emozionato, so anche che sarà difficile, ma noi proveremo a vincere la partita. Mancano otto gare, ci vuole ancora per dire che una partita sia spartiacque. Ora tutte valgono doppio. Non sarà un crocevia. Sono molto concentrato. Non ci sono più i miei compagni, a parte Martinelli, ma è uno stadio che mi ha dato tanto ed ho ancora tanti amici”. Un Bari che nell’avvio 2022 ha riscontrato non poche difficoltà ed ha rischiato di dilapidare il vantaggio che aveva costruito, ma i campionati si vincono quando c’è la matematica ed è anche fuori luogo fare confronti con il passato delle altre che hanno vinto i campionati del girone C della Lega Pro. Maita sulle difficoltà riscontrate dai biancorossi ha detto: “In tutte le categorie ci sono pause. Ma ci siamo ritrovati. Siamo stati anche sfortunati delle volte. Come con il Messina e con il Foggia. Avremmo meritato di vincere. Ora è importante essere primi con sette punti di vantaggio”. Sul suo ruolo, play o mezzala, è diventata quasi una situazione stucchevole, ed il mediano ha chiarito: “Dico la verità, gennaio-febbraio è stato un periodo bellissimo per la nascita di mia figlia, ma massacrante dal punto di vista fisico. Ho viaggiato molto avanti e indietro per Messina. Non è il ruolo, ma tante cose fisiche e mentali. La mia bimba appena nata è risultata positiva al Covid, per questo non stavo tanto bene mentalmente. Ora però sono più libero di testa e focalizzato esclusivamente sul campionato”. Sin qui in questa stagione ha realizzato 5 assist ed un gol, meglio di lui hanno fatto Botta a quota 6 e D’Errico a 7, l’ex Catanzaro divenuto faro del centrocampo biancorosso grazie anche alla sua settantesima presenza ha detto in modo schietto; “Il mio obiettivo è dare il massimo. Ci sono periodi di alti e bassi. Unica pecca personale è il gol. Faccio fatica a fare gol. Vorrei avere qualche gol in più. Ma penso sia più importante il noi che l’io. L’anno scorso non è stato facile, ma quest’anno la situazione è molto diversa e bella. Ognuno ha quello che si merita. Quando sei ragazzino non pensi a tante cose. Dal primo momento che si è creata la situazione Bari ho accettato. In qualsiasi categoria avrei accettato Bari”. Quasi un appello d’amore per Bari ed immediatamente dopo lo ha però rivolto ai propri tifosi: “La partita con il Francavilla è stata bellissima. Vorrei avere più gente e sentire maggiore trasporto emotivo allo stadio. Ho visto dei video clamorosi. Anche con il Foggia è stato bellissimo, ora ci servirebbe una mano dai tifosi”. Un anno fa la società biancorossa prima della sconfitta cocente contro Catanzaro, gli ha rinnovato il contratto, ma seguì la sconfitta, Maita ha risposto: ““L’anno scorso dopo il rinnovo fu un momento particolare. In realtà penso che la nostra squadra non fosse così male per come è finita. Abbiamo beccato una squadra straordinaria come la Ternana. Noi guardiamo solo a noi stessi”. Un Catanzaro peraltro che si è rinforzato e puntellato un organico già forte di suo, aggiungendo gente come Biasci e Iemmello su tutti. Tuttavia, in casa Bari non manca qualche critica al gioco ma il mediano ha risposto: “Siamo una grande squadra anche a livello di gioco espresso. Se sei a Bari ci sono motivi. I frutti si stanno vedendo e proseguiamo su questa strada”. Ultima chiosa su quanto è avvenuto nel post-gara di Bari-Virtus Francavilla in quanto prima il mister dei biancoazzurri, Roberto Taurino, ma in seguito anche altri, hanno additato Maita reo di aver dato una sbracciata al giocatore avversario che lo aveva palesemente strattonato. Il centrocampista biancorosso ha chiuso ogni forma di polemica e chiarito quanto è accaduto: “Ma quale fallo? Io portavo palla e mi sono sentito tirato fortemente da dietro a rischio che perdevo equilibrio, ma di che cosa parliamo, quale fallo? Il mio è un movimento naturale dopo essere stato strattonato.  Anzi, faccio i complimenti all’arbitro, ad un metro da me, il quale ha concesso il vantaggio e a fatto proseguire l’azione”. Un Bari che ritroverà un tecnico come Vincenzo Vivarini che ha chiuso con i biancorossi con una sola sconfitta alla finale dei playoff contro la Reggiana, dove fu annullato un gol regolare a Mirco Antenucci, Vivarini, un signor allenatore, e grande persona dal punto di vista umano, che forse avrebbe meritato una riconferma per il lavoro che svolse con quel Bari che aveva ereditato da Cornacchini. Insomma, domenica sarà da ambo le parti una sfida che può valere la rivalsa, ma quello che conterà sarà portare a casa un risultato utile. (Ph. Tess Lapedota).

M.I.

 

 


Pubblicato il 9 Marzo 2022

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