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Medhi Dorval, convocazione in nazionale come riscatto e valorizzazione

Il laterale parigino scenderà in campo contro Somalia e Uganda

Doppia seduta per i biancorossi quest’oggi. A margine dei due giorni di riposo, concessi alla squadra dopo la gara con il Padova, il Bari ha ripreso ad allenarsi martedì pomeriggio, in vista del prossimo impegno di campionato previsto per il 18 ottobre alle ore 15 contro la Reggiana presso lo stadio ‘Città del Tricolore’. Questo weekend coinciderà, infatti, con la seconda sosta di campionato per gli impegni delle nazionali. Principalmente quelle maggiori saranno coinvolte nelle gare di qualificazione ai Mondiali 2026, che si terranno in tre nazioni, Canada, Stati Uniti e Messico. La 23ª edizione dei Mondiali di calcio maschile verrà inaugurata a Città del Messico, nello Stadio Azteca, l’11 giugno, e si concluderà con la finale che si disputerà il 19 luglio a New York, nello stadio MetLife Stadium. Il presente fine settimana sarà, quindi, focalizzato sulle gare di qualificazione dell’Italia, che si disputeranno contro l’Estonia sabato 11e con Israele martedì 14. Il primo posto, attualmente occupato dalla Norvegia, potrà essere difficilmente raggiungibile dagli azzurri, dati i sei punti distacco e la differenza reti maturata rispetto agli scandinavi. Allo stesso tempo, l’attenzione in quel di Bari sarà, però, incentrata anche sulle gare dell’Algeria, in cui milita il biancorosso Medhi Dorval, che scenderà in campo contro la Somalia il 9 ottobre e l’Uganda il 14.

Proprio il laterale franco-algerino sta vivendo una stagione a fasi alterne. Dopo l’exploit dello scorso campionato, grazie a una rivisitazione del suo impiego con la difesa a tre, di supporto come quinto di centrocampo sulla fascia destra, così come reinventato da Moreno Longo, quest’anno con mister Caserta ha trovato non poche difficoltà. L’idea della società era sicuramente quella di capitalizzare il suo talento facendolo fruttare e crescere in una realtà, in questo momento, maggiore a quella barese. Di fatti, era stato inizialmente incontrato l’accordo per la cessione del calciatore al Rubin Kazan, squadra che milita nella prima divisione russa. La proposta è, però, saltata quando il franco-algerino era già arrivato in Russia e la mancanza di offerte concrete provenienti da altre società hanno fatto sì che Dorval diventasse quella forza in più su cui poter contare in un Bari totalmente rivoluzionato. Le sue potenzialità emerse si sono scontrate, però, con le idee di calcio di mister Caserta, che ha provato a ricollocarlo come terzino nella difesa a quattro, sulla sinistra, con scarsi risultati. La difesa è diventata facilmente preda degli avversari, come lo attesta la differenza reti di -5, tra le peggiori della competizione cadetta, dopo quelle di Mantova e Spezia. Nell’ ultima gara, Dorval è partito dalla panchina, forse anche penalizzato dal ritorno alla difesa a quattro. Il laterale continua ad avere una marcia in più in fase offensiva, calciando direttamente in porta o servendo assist proficui, più che nelle retrovie in fase di copertura. Il suo subentro, infatti, nel secondo tempo contro il Padova è coinciso anche con una rimodulazione tattica in campo ed il passaggio alla linea a tre sulla difesa, anche alla luce del passivo maturato. Il laterale parigino si è fatto trovare pronto e ha sfornato un assist perfetto sulla testa di Cerri, che sfruttato la sua migliore qualità, ovvero i duelli aerei, per centrare la porta e conferire la prima vittoria ai biancorossi. Dorval si è, quindi, confermato importante in fase propositiva. Da ricordare come il primo gol della stagione sia stato siglato proprio da lui contro il Venezia; la rete del momentaneo pareggio avrebbe potuto riaprire una partita ostica, senza però riuscirci. Dopo la vittoria con il Padova, sembrerebbe chiaro che mister Caserta proseguirà la preparazione tecnico-tattica sulla base del 4-3-3, pur non rimanendo totalmente ancorato a questo schieramento e adattandolo in caso di necessità. Tale punto di partenza penalizzerebbe un po’ Dorval. L’attuale momento della stagione biancorossa è caratterizzato da scarsi risultati maturati sul campo, di conseguenza non può più essere il gruppo squadra ad adattarsi alle qualità del singolo. Sicuramente il franco-algerino sta conferendo piena disponibilità al mister e ai compagni, ma le prestazioni restano sotto gli occhi di esperti e non. Da plusvalenza, il profilo di Dorval si è trasformato in un fardello difficile da gestire. Utile a tratti, a fine stagione il valore di mercato del giocatore potrebbe scendere, motivo per cui la società biancorossa potrebbe tenere aperta la possibilità di cedere il giocatore qualora dovessero arrivare delle offerte concrete ed interessanti anche nella sessione di riparazione invernale. Dopo il suo reintegro in squadra, a margine del mancato raggiungimento della cessione al Rubin Kazan, era nell’aria un incontro con l’entourage del giocatore per un adeguamento contrattuale che, allo stato attuale, non è ancora avvenuto. La voglia di emergere di Dorval è evidente, il suo dispiacere nel non essere riuscito a fare un passo più in là altrettanto. Resterebbe da sottolineare come, con professionalità, dedizione ed impegno, il giocatore stia continuando a giocare con la maglia biancorossa, mettendo a nudo tanto le sue abilità, che i suoi limiti. L’ambizione, però, è sempre latente nel giocatore, come è normale che sia per qualsiasi calciatore professionista. Il Bari di questa stagione sta incontrando più difficoltà di quelle che si sarebbero immaginate all’inizio del campionato. Il quasi totale restyling della rosa ha sicuramente influito sull’amalgama e sulla condizione dei giocatori arrivati. Dorval è a Bari per la quarta stagione consecutiva, acquistato dal Cerignola, formazione che militava in Serie D, e si è trovato immediatamente a scalare due categorie, incarnandosi abbastanza bene nella nuova dimensione, nonostante la giovane età di 21 anni. Una stagione indimenticabile, quella del suo esordio in biancorosso; da esordiente della categoria, grazie ad un impianto stabile della rosa mantenuto dalla C e qualche innesto di qualità, il Bari si è ritrovato a pochi secondi dal sogno della Serie A. Il mancato raggiungimento di qualcosa che sembrava già acquisito, ha determinato una serie di crisi di risultati e rivoluzioni cospicue, senza raggiungere i risultati sperati per due stagioni di seguito. “Per restare tanti anni a Bari bisogna dimostrare di avere un certo spessore umano, altrimenti si va via!” – è ciò che ha riferito Raffaele Pucino, in sede di intervista ai microfoni di Telebari, giocatore che indossa la maglia biancorossa per la quinta stagione consecutiva. Diversi sono stati i calciatori, infatti, che per questa stagione hanno preferito ricominciare altrove per ritrovare nuovi stimoli, come per esempio Mattia Maita. Sposare un progetto vuol dire abbracciarne le motivazioni, anche quando tutto non gira nel verso giusto. Dorval si ritrova, contrariamente alle sue previsioni, a lottare nuovamente in un campionato difficoltoso, dove il cammino del Bari non sarà facile, in un modulo che non si adatta in pieno alle sue caratteristiche, ma risulta più idoneo ai nuovi profili ricercati dai direttori sportivi Magalini e Di Cesare per allestire una nuova squadra per mister Caserta.

La convocazione in nazionale algerina, per le qualificazioni ai Mondiali, sarà per Dorval un’opportunità di riscatto, ma anche una maniera per mettersi in mostra, alla ricerca di nuove realtà che potrebbero interessarsi alle sue qualità nel prossimo futuro. (ph.T.Lapedota)

Tess Lapedota


Pubblicato il 9 Ottobre 2025

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