Cronaca

“Medici e ospedali mi devono ancora spiegare com’è morta Valeria”

Giuseppe Lepore non si rassegna alla morte dei sua figlia per colpa di un manipolo di medici e infermieri: lui ne è convinto. E ora, dopo oltre due anni da quando sua figlia è morta e un paio di udienze che hanno derubricato il reato su cui bisogna indagare in capo a una mezza dozzina di medici, lui non si abbatte. E continua indomito a combattere tra udienze, giudici e avvocati perché vuole giustizia per la sua Valeria, giovane e bella agente di custodia in servizio a San Vittore, a Milano. Giuseppe ha anche fondato un’associazione, coinvolto parlamentari, vuole giustizia per tutti i casi di malasanità come il suo. E lui ora al nostro giornale ripete quel che accaduto quel maledetto giorno di metà luglio 2014.

<>

 

Ci sono molte contraddizioni nei referti medici che hanno curato sua figlia, giusto?

 

<>

Forse la situazione è peggiorata di colpo, può capitare…

<>

Francesco De Martino

 


Pubblicato il 15 Marzo 2016

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio