Medjugorje e le sue controverse apparizioni
A colloquio con padre Salvatore Perrella, uno di teologi mariologi più accreditati
“Il Vaticano ha detto che Medjugorje non è una truffa, ma evitiamo di andarci per i veggenti”: padre Salvatore Perrella, uno di teologi mariologi maggiormente accreditati docente e sacerdote, ha letto e studiato il lungo, recente e approfondito documento della Congregazione per la Dottrina della Fede vaticana che finalmente si è pronunciata su Medjugorje e le sue controverse apparizioni.
Padre Perrella, che dire del testo della Santa Sede che una volta per tutte ha detto la parola chiave su Medjugorje?
“Possiamo dire che la sintesi è questa: la Congregazione ci ha fatto sapere con un testo lungo, serio ed approfondito, che Medjugorje non è una truffa contrariamente a quello che alcuni pensavano o temevano e che dunque ci si può andare anche in pellegrinaggio e che il titolo di Gospa, Regina della Pace, attribuito a Maria a Medjugorje in quelle apparizioni è pienamente giustificato. Inoltre, sempre il documento, afferma che i messaggi delle apparizioni sono credibili, e coerenti con la dottrina e la cattolicità”.
Insomma disco verde…
“In sostanza sì, ma alcune limitazioni. IL testo riconosce che i frutti di Medjugorje sono buoni e lo vediamo dai tanti cambi di vita, conversioni, accostamento ai sacramenti che accadono a Medjugorje. Tuttavia non dobbiamo dimenticare che a i quel luogo bisogna andarci con spirito certamente mariano, ma prima di tutto cristologico, cioè Maria è la mediatrice che ci porta a Cristo, il vero centro della fede è Lui”.
Che altro dice di rilevante il documento?
“E’ interessante in chiave pastorale ed ecclesiale. Mentre prima il vescovo ordinario di Mostar, nella cui diocesi è il santuario, era il dominus assoluto, adesso, pur restando la prima autorità, ha il dovere di agire in comunione con Roma e la Congregazione della Dottrina della Fede, deve sempre comunicare con Roma che ha l’ultima parola”.
Non è arrivato però il tanto atteso sì alla soprannaturalità delle apparizioni…
“Ma neanche una bocciatura. Tuttavia le prime apparizioni, questo il frutto della commissione Ruini, sono state ritenute credibili e come accade in questi casi ciascuno è sempre libero o non libero di crederci. La sola rivelazione che ci vincola è la Parola di Dio, la Sacra Scrittura, Antico e Nuovo testamento. e il Magistero. Tuttavia viene dato il via libera al culto, cosa che prima non era, e si possono fare pellegrinaggi. Nel complesso è un testo favorevole per Medjugorje”.
Capitolo veggenti…
“Qui il documento si ricollega alla tradizionale e giusta prudenza della Chiesa e sulla pastorale in tema di santuari e culto mariano che da sempre invita alla prudenza, giustamente. I veggenti devono cessare da ogni condotta di protagonismo e a Medjugorje si va per Maria e Cristo, non per i veggenti che devono cessare ogni condotta da super eroi. In pratica il testo mette in guardia dal protagonismo dei veggenti verso il quale è critico”.
Che dire davanti a chi afferma che le immagini sacre come statue o quadri sono una forma di idolatria?
“Chi afferma questo, dice sciocchezza teologiche ed è ignorante di religione. Nessuno divinizza la immagine e può benissimo pregarsi il santo e la Madonna senza la immagine che tra l’altro deve essere bella, e tante non lo sono. La dimostrazione ci viene proprio dagli orientali con le sacre icone. Anzi l’immagine che è un sacramentale favorisce e aiuta il culto, non lo ostacola. E’ la stessa storia di chi dice credo a Dio e non alla Chiesa o non mi confesso. E’ il classico cattolico romano, non in quanto abitante di Roma, pigro e senza preparazione, saccente ed arrogante”.
Infine: col primo ottobre inizia il mese dedicato al rosario, perchè?
“Perchè si celebra la festa della Madonna del Rosario, dolce catena che ci unisce a Cristo. Nel rosario, attraverso Maria, contempliamo i misteri di Dio, un piccolo vangelo. In quanto alle critiche sulla presunta ripetitività, anche qui baggianate. Tutta la nostra vita è ripetitività, siamo e diventiamo noiosi noi quando diciamo certe cose. Poi la sana ripetitività del rosario infonde serenità. Dimentichiamo che la stessa vita umana è fatta di ripetitività”.
Bruno Volpe
Pubblicato il 1 Ottobre 2024