Megaprogetto “Barocco minore”: in due anni la ristrutturazione di decine di immobili
Un patrimonio unico, che contribuisce notevolmente all’attrattività dell’offerta turistica del Salento, ma anche a rischio di lento degrado, soprattutto per il materiale di costruzione. Il carparo, pietra che ha permesso in epoca barocca agli artisti di “ricamare” la materia prima tramite lavorazioni estreme con lo scalpello, è materiale anche di facile deperimento, mettendo a rischio la sopravvivenza di tutto il patrimonio culturale salentino. Il Barocco presenta tanti aspetti di interesse storico-artistico, soprattutto per la sua diffusività che porta il Salento a presentarsi come un vero e proprio museo all’aperto, dove anche i profili che possono definirsi “minori” rispetto alle opere più note stanno come la parte al tutto. In questo, il megaprogetto di restauro di decine di immobili di interesse storico e artistico appartenenti al cd. “Barocco minore” è stato coraggiosamente sostenuto da investimenti nel recupero strutturale e di valorizzazione promossi da Fondazione Cassa di Risparmio di Puglia e l’Ente Provincia di Lecce. A siglare la convenzione tra i due enti sono stati Antonio Castorani, presidente FCRP, e Antonio Gabellone, presidente della Provincia leccese, che hanno presentato il progetto nella sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Puglia insieme al direttore generale Giovanni Paparella. L’impegno di spesa, da parte della Fondazione, è notevole: un milione e mezzo di euro in cofinanziamento, al pari della Provincia di Lecce, soggetto proponente e attuatore dei restauri. Il programma, interamente finanziato per la Provincia da ARCUS spa, ha previsto un avviso pubblico per l’ammissione a finanziamento, che ha fatto registrare tantissime richieste. La Commissione paritetica, composta dagli storici dell’arte Regina Poso (per la FCRP), Antonio Cassiano (per la Provincia di Lecce) e Vincenzo Cazzato (per l’Università del Salento), ha esaminato le proposte ammettendo le meritevoli. La maggior parte degli interventi riguarda i restauri di opere e immobili siti nei Comuni di Nardò, Maglie, Copertino, Casarano e Gallipoli. “L’intervento- ha spiegato Castorani- sottolinea come la Fondazione abbia a cuore il territorio salentino, allo stesso modo di tutte le altre aree della Puglia dove già sono stati compiuti recuperi. L’auspicio è che la nostra parte di finanziamento serva a valorizzare al meglio il Barocco minore e le capacità professionali del territorio”. Sono stati programmati lavori più grandi, come la riqualificazione del centro storico e del borgo di Nardò (compreso il completamento dei lavori di recupero dei basolati) con la somma consistente di € 500.000,00, ma anche il restauro e risanamento conservativo della Chiesa Madonna Addolorata di Maglie (€ 160.000,00), i lavori di completamento del Museo diocesano di Nardò (€ 160.000,00). Non mancano i restauri delle opere d’arte, come quelli relativi alle tele dipinte e alle cornici lignee della concattedrale di Gallipoli (€ 100.000,00) o agli altari, tra cui quelli della Chiesa Matrice SS. Annunziata di Casarano (€ 100.000,00). Oltre ai progetti più grandi la Commissione ha accolto le istanze di altri 232 ipotesi di restauro che vanno dai 35.000,00 ai 10.000,00 euro, permettendo un recupero sistematico del patrimonio barocco. “Un programma difficile e complesso, che rappresenta anche una sfida- come ha evidenziato Gabellone- riportando l’attenzione sul nostro patrimonio storico/architettonico, bisognoso di sostegno finanziario. Dopo il recupero speriamo di poter affrontare un programma di più ampio respiro per il turismo culturale con percorsi guidati nell’ambito del distretto del Barocco salentino”.
Mariapina Mascolo
Pubblicato il 12 Luglio 2012