Cronaca

Meloni: “Mi fido di Matteo, è Fitto il candidato governatore”

L’indicazione ufficiale del candidato di centrodestra a presidente della Regione in Puglia, come pure per le altre cinque regioni chiamate al voto la prossima primavera, è solo questione di qualche giorno ancora o, al più, di qualche settimana. Infatti, la presa di posizione del leader della Lega, Matteo Salvini, sul nome di Raffaele Fitto scelto da “Fratelli d’Italia” (ossia dal partito che rivendica l’indicazione del candidato governatore nella nostra regione, in base a pregressi accordi politici con lo stesso Salvini e con il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi) starebbe per cadere definitivamente, perché la leader di Fdi, Giorgia Meloni, sul punto sta dimostrando di non voler cedere. E su questa stessa posizione si è già schierata Forza Italia, che in Campania avrebbe lo stesso problema sollevato da Salvini in Puglia, in quanto il nome indicato da Berlusconi per la candidatura a governatore è quello del social-forzista Stefano Caldoro che, alla stregua di Fitto, è già stato presidente per un mandato e poi non riconfermato per una manciata di voti alla scadenza. Quindi, l’asse Meloni-Berlusconi sta verosimilmente per indurre Salvini a rientrare tra i ranghi, rinunciando alla presa di posizione portata innanzi finora sulle candidature a governatore dei partiti tradizionalmente alleati della Lega. “Per me nulla é cambiato rispetto agli accordi presi” -ha dichiarato Meloni in un’intervista rilasciata ad uno dei maggiori quotidiani nazionali, per riaffermare la validità dei “patti” a suo tempo stipulati, in concomitanza con la definizione dei nomi candidati a governatore dalla coalizione di centrodestra alle recenti elezioni in Calabria ed Emilia-Romagna. Infatti, ha proseguito nell’intervista la leader di Fdi: “Mi fido di Matteo Salvini, col quale ci siamo stretti la mano. Lui ha sempre potuto fidarsi di noi, noi vogliamo fidarci di lui. Abbiamo candidati vincenti, se la si smette di indebolirli con polemiche e dibattiti snervanti”. Circa l’idea avanzata ultimamente (e ribadita anche nei recentissimi tour pugliese e campano) dal leader leghista di candidature civiche e volti nuovi per la guida della coalizione di centrodestra nelle regioni che devono ancora andare al voto, Meloni ha rilevato: “Zaia é nuovo, civico? No, é bravo, e lo
ricandidiamo con piacere. In Emilia-Romagna correva un civico? E in Friuli?”. Chiedendo di conseguenza: “O la regola deve valere solo per noi?”. Quanto, invece, all’ipotesi che la Lega possa entrare a far parte nel Gruppo dei Conservatori all’Europarlamento, la leader di FdI ha dichiarato di essere favorevole, affermando: “Più ci rafforziamo e meglio è” e rilevando: “Certo dovrebbero spiegarci perché guardano a un gruppo presieduto da Fitto che non vogliono come candidato in Puglia”. Ma dietro quest’ultima rivelazione potrebbe nascondersi l’arcano vero per cui Salvini tergiversa ancora sul nome di Fitto, procrastinando l’ok definitivo alla candidatura di quest’ultimo a governatore. Infatti, come è noto, l’eurodeputato pugliese di Fdi è co-presidente del Gruppo dei Conservatori dell’Europarlamento di Strasburgo e Bruxelles e, se fosse eletto governatore della Puglia, Fitto dovrà necessariamente lasciare per incompatibilità la carica di europarlamentare. E, quindi, lascerebbe vacante anche il posto di co-presidente del Gruppo. Però, se Salvini sta pensando (come ha rivelato la Meloni) di fare aderire la Lega al Gruppo dei Conservatori dell’Europarlamento, allora è possibile anche che il leader leghista abbia pensato di poter chiedere per uno dei suoi eurodeputati il ruolo di co-presidente di quel Gruppo. E ciò potrebbe accadere solo se il partito della Meloni rinunciasse ad indicare un suo esponente nell’eventuale surroga a Fitto. Pertanto è possibile che la partita vera che Salvini si stia giocando in Puglia, con la presa di posizione su Fitto e la titubanza ad accettarlo come candidato governatore, non sia affatto quella di disconoscere i “patti” già concordati, tergiversando sulla ufficializzazione di detta candidatura, quanto quella di strappare sin d’ora alla Meloni la promessa di lasciare alla Lega il ruolo di co-presidente del Gruppo dei Conservatori, qualora il partito del “Carroccio” entrasse a farne parte nell’Europarlamento. Difatti, appare davvero inverosimile che Salvini in Puglia voglia davvero mettere a rischio le possibilità di vittoria della sua coalizione, sapendo già che da alcuni sondaggi la candidatura di Fitto risulterebbe in netto vantaggio rispetto a quella di altri nomi ipotizzati per il centrodestra, oltre che rispetto al nome del maggior avversario. Ossia quello del governatore uscente, Michele Emiliano. Quindi, se fosse realmente quello accennato il motivo per cui Salvini tergiversa su Fitto, per Emiliano ci sarà quasi sicuramente da preoccuparsi per la riconferma, qualora anche il leader leghista mettesse fine alla diatriba interna al centrodestra, dando il via libera definitivo a Fitto. Infatti, a quel punto sarà certo che Salvini verrà in Puglia a fare la campagna elettorale per il suo partito (e quindi anche per Fitto!) come l’ha fatta ultimamente in Emilia-Romagna, dove aveva il candidato governatore, perché per la Lega l’effettivo posto in gioco, in caso di vittoria del centrodestra pugliese, sarà la poltrona di co-presidente del Gruppo dei Conservatori europei, anziché quella del Palazzo barese della Presidenza regionale del lungomare Nazario Sauro, come invece ha fatto credere finora.

 

Giuseppe Palella


Pubblicato il 20 Febbraio 2020

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