Cronaca

Mercatino delle pulci: via da Carbonara, si pensa dove trasferirlo

Bruscamente interrotto da oltre un anno e mezzo, causa pandemia, sembra proprio non avere più possibilità di tornare in pista a breve termine, il caro, vecchio mercatino delle pulci di Bari/Carbonara. E così, dopo quell’ultima domenica di gennaio di sei anni or sono, allorquando fu finalmente riaperto dopo un altro lungo periodo di peregrinazioni in via Vaccarella a Carbonara, il travagliato mercatino delle pulci sparisce nuovamente dall’orizzonte della Città di Bari. Perlomeno fin quando non verrà trovata un’allocazione migliore e più adeguata, come conferma l’amministrazione comunale per bocca dell’assessora al Commercio Carla Palone. La quale, pur pensando agli ‘hobbisti’ più anziani o pensionati che perderanno con quel mercatino un’occasione per raggranellare qualche decina di euro, sa bene che dovrà continuare a battere la strada dei controlli e delle verifiche, per conto dell’amministrazione civica. Anche per evitare altri problemi coi residenti, com’era accaduto troppe volte in passato proprio nei pressi dell’Ospedale ‘Di Venere’ a Carbonara. Laddove, tra rumori molesti fin dalle prime ore del mattino, rifiuti dappertutto e bagni sporchi nel mercato coperto che ospitava prima e terza domenica le bancarelle di antiquariato e modernariato, bisognerà stare molto attenti per evitare altre brutte sorprese. Insomma, le bancarelle con la merce d’anta pare avere più detrattori, che amatori, in questi tristi tempi di crisi più sanitaria, che economica. “Il Mercatino delle pulci – ha già spiegato in passato Carla Palone – dovrà essere un luogo dove offrire ai privati cittadini la massima sicurezza circa la qualità e la provenienza della merce, e agli hobbisti un ambiente sicuro in cui si lavora nel rispetto delle regole. Per questo negli anni passati abbiamo ritenuto doveroso effettuare accurati controlli preventivi, evitando così che si riproponessero situazioni di illegalità come quelle che in passato ci hanno costretti a decretarne la chiusura”. Fatto sta che ora il problema per Comune e Municipio è trovare un psto adatto per lo svolgimento del mercatino di oggetti vari e modernariato, nel 2015 c’era la pessima abitudine di fare dichiarazioni mendaci nei bandi pubblici, sperando di farla franca. Ma quando sarà trovata, dunque, una nuova sistemazione per gli “scambisti” e appassionati di merce rara ed originale della domenica, a Bari? Per dirla tutta occorrerà mettersi attorno al tavolo e trovare la maniera migliore per riattivare l’unico mercatino dell’usato rimasto in Città, ormai entrato di forza fra quelli tradizionali ed insostituibili per gli appassionati provenienti anche dalla provincia, com’era quello del Catapano nel Borgo Antico. Ma se la’ c’erano solo mobili antichi e pezzi d’antiquariato, successivamente nell’area antistante allo stadio San Nicola si trovava davvero di tutto: dai bastoni e cartoline d’epoca, agli orologi e pendoli antichi, fino alle macchine fotografiche rotte che puoi smontare ai giocattoli e computer a pezzi, dischi e radio a valvole. E se adesso gli appassionati baresi, sparito quello di Carbonara, fanno tappa fissa ogni domenica sulla strada provinciale verso Acquaviva, dopo Sannicandro (dove da tempo c’è un ‘mercatone’ gestito da privati) non resta che sperare prima di tutto che si attenuino i rischi legati alla diffusione del virus da Covid/19, per poi pensare a come allegramente trascorrere una mattinata di festa tra vecchi grammofoni, vinili da collezione, quadri ed orologi d’epoca…

Francesco De Martino


Pubblicato il 26 Novembre 2021

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