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Mercato Coperto, non bastava il rogo: dopo i danni, anche le beffe…

A poche settimane dal rogo che ha seriamente danneggiato il mercato coperto al rione ‘San Paolo’ (Bari-Municipio III), i portavoce del MoVimento 5 Stelle, sia quelli al Comune e sia in Municipio, si sono dati da fare. E hanno raccolto lamentele, rabbia e soprattutto segnalazioni concrete provenienti da chi è costretto a operare in quell’area provvisoria messa a disposizione di chi prova a fare buon viso a…una disgrazia! E’ stato concesso infatti – a titolo di misura provvisoria – agli operatori di allestire le attività commerciali all’esterno del Mercato, installando gazebo o bancarelle di fortuna. Tuttavia questa precarietà, come hanno notato subito i politici impegnati in prima linea, s’è rivelata quasi subito un ‘boomerang’, minando le entrate dei commercianti: le recenti giornate, fredde e piovose, scoraggiano gli avventori. Il problema, del resto, non si ferma al maltempo. E siccome i lavori per rimettere in moto l’area coperta del mercato non saranno né rapidi, né tanto meno facili da realizzare, c’è chi vede ancora più nero, aspettando chissà fino a quando la ripresa dei consumi: il caldo tra non molto renderà quasi impossibile conservare la merce invenduta e diminuirà l’offerta di generi deperibili che, fuori della “catena del freddo”, non possono essere venduti nel giro di qualche ora. I portavoce dei Cinquestelle Chiara Riccardi e Giuseppe Catalano, facendo propria ed anzi ampliando la proposta dalla Capogruppo al Comune Elisabetta Pani, di azzerare gli oneri comunali per i commercianti colpiti dal disastro, propongono alla giunta Decaro di verificare la fattibilità, sia di tempo che di costi-efficacia, di una messa in sicurezza definitiva della struttura Mercato del San Paolo, realizzata da decenni e, prima dell’incendio, interessata solo da minimi interventi di mantenimento. Questa emergenza, però, ha evidenziato altre carenze della struttura mercatale alla periferia nord della Città. Senza stare a girarci attorno: la fogna bianca è maleodorante al puto di generare lo sdegno degli utenti, ma anche la raccolta dei rifiuti è carente, se non inesistente, al punto che diversi commercianti sono costretti a rassettare lo spazio in uso prima di allestirlo. E non è finita, stando almeno al ‘cajeur de doleance’ fornito dai consiglieri Cinquestelle: soffitti e pavimenti della struttura sono al limite dell’inagibilità, diverse infiltrazioni di acqua non possono più essere risolte con la “pittata” di estetica e molti pavimenti potrebbero allungare l’elenco dei debiti fuori bilancio in carico del Comune, essendo visibile chiaramente che il rischio di inciampo è imminente. Ecco, questi sono alcuni degli interventi ‘urgenti’ portati all’attenzione del Consiglio nel Municipio III, convocato per domani, 22 gennaio, dai portavoce Riccardi e Catalano. <<Non ci basta la riposta negativa dell’assessore al Commercio Palone alla proposta della consigliera Pani sui canoni da congelare: una Città che vuole essere una delle capitali del Mezzogiorno deve tenere da conto chi produce reddito e non esprimergli vicinanza solo a parole. Al Sindaco e ai suoi assessori –hanno rimarcato i due consiglieri municipali – non mancheranno i richiami alle loro responsabilità di amministratori: Bari non merita una amministrazione, sia in Comune quanto nei Municipi, che si dipinge da “Buon padre di famiglia” e, di fatto, è più simile al vecchio “Melampo” di collodiana memoria>>.

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 21 Gennaio 2020

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