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Mignani ammette: “Siamo un po’ corti ma stiamo facendo il possibile”

Striscione di contestazione della Curva Nord, oggi si chiude il calciomercato e si attendono risposte efficaci dalla società biancorossa

Quinto punto conseguito dalla truppa guidata da Mignani nelle prime tre partite, anche se come l’undici giugno scorso, il finale è ancora una volta fatale al San Nicola perché Pavan ha infilato un Brenno colpevole insieme ad Endjouma, di aver lasciato staccare di testa. Il Bari butta via due punti, ma è fisiologico che se dopo il vantaggio smetti di attaccare e non concretizzi le occasioni create concedi il fianco ed anche l’altro all’avversario che se è scaltro capitalizza se diversamente è bloccato spreca ed il Cittadella, ben organizzato e rognoso è riuscito a strappare un punto d’oro. Altra nota dolente che ogni gara del Bari termina oramai agli “extra time” nove minuti e mezzo di recupero, se assommati a quelli con il Palermo e Cremonese il Bari ha praticamente quasi disputato un’altra partita e c’è da interrogarsi con l’AIA e la Lega che consente tutto ciò in nome di uno spettacolo che poi non è perché per vedere la qualità bisogna salire di categoria. Ma in casa Bari si pensa alla chiusura del mercato fissata ad oggi alle ore 20.00 e l’inizio mercoledì sera è stato inequivocabile Mignani nel post gara ha fatto la sua disamina parlando anche del calciomercato: Nel complesso il pareggio si può accettare. Stiamo crescendo ma dobbiamo durare due tempi. Il calcio non è vinco una zero e mi difendo, ci è mancata questa forza. Rispetto alla Cremonese abbiamo sofferto meno ma abbiamo preso gol. Differenze tra primo e secondo tempo? La partita era la stessa ma siamo ripartiti sbagliando un paio di situazioni facili. Ci è mancata un po’ di personalità nel gestire il possesso. “Nel secondo tempo avrei voluto mettere in campo più giocatori offensivi per tenere la palla più alta ma in questo momento siamo corti. Abbiamo perso Menez e Diaw, che oggi ci avrebbero fatto comodo. Mercato? Io rispetto i ruoli. Devo fare al meglio il mio lavoro, direttore e società sanno che Menez va sostituito. Poi stanno valutando se c’è qualche altro giocatore che fa al caso nostro. Arriva un centrale? Abbiamo anche Celiento e Matino”. Tra l’altro Zuzek è al centro di rumors di calciomercato potrebbe finire al Brescia ma ovviamente in caso di uscita corrisponderà un’entrata anche se il rettangolo di gioco ha dimostrato che non appena si è infortunato Valerio Di Cesare, rimanendo in attacco”. Ultima chiosa su Frabotta che sarebbe potuto entrare per Ricci, ma Mignani gli ha preferito Pucino: “E’ arrivato da poco e non possiamo prenderci lo stesso rischio di Diaw. Dobbiamo avere la certezza che stia bene. Ha fatto solo due allenamenti ma se ci sarà bisogno, a Terni lo utilizzerò. E’ un ragazzo sano, ha minuti nelle gambe, anche se non tanti”. Un Bari che oggi in quest’ultimo giorno di calciomercato è chiamato ad aggredire a tutto campo,a prendere giocatori che servono, rimpiazzare anche Frattali ceduto al Frosinone, e dal difensore centrale che urge, agli attaccanti. Serve rinforzare la squadra per dare gli elementi per poter battagliare in modo consono per il tecnico e per rispetto di quella città e tifoseria che in casa ed in trasferta non hanno mai fatto mancare il proprio supporto alla squadra, incondizionatamente anche nella stagione disastrosa sotto la guida Auteri. Bari e la piazza barese in generale, meritano il massimo ed il presidente Luigi De Laurentiis ha tutte le possibilità per esaudire e ripagare l’affetto e quella fedeltà dimostrata sia in termini economici nel merchandising che riempiendo ogni spicchio dell’astronave barese. Aggiungiamo che ad oggi non diamo voti al mercato perché ancora non si è concluso, ma dagli errori da non ricommettere in futuro bisogna imparare senza prendersela se giungono critiche costruttive e non offensive e lesive della persona del presidente. Il Bari può dare ancora tantissimo alla famiglia che ha riportato la squadra sportiva della città al campionato cadetto. Serve un ulteriore sforzo per arrivare a quella massima serie, sfumata l’11 giugno per un soffio vitale. (Ph. Tess Lapedota).

Marco Iusco

 

 


Pubblicato il 1 Settembre 2023

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