Mignani: “Chiunque giochi darà il 120%”
SSC Bari. Giovedì sera si scenderà in campo per il primo round della finalissima playoff
Giovedì sera si scenderà in campo per il primo round della finalissima playoff, di fronte ci sarà il Cagliari di mister Claudio Ranieri, quest’ultimo negli ultimi diciotto turni consecutivi ha perso soltanto una volta. Ma il Bari dal canto suo è arrivato terzo in regular season, ha eliminato con meriti e grande forza il Sudtirol dopo aver ribaltato il risultato dell’andata e potrà contare sulla spinta del popolo biancorosso, che lunedì in meno di 5 ore ha polverizzato punti vendita autorizzati e sito ufficiale per acquistare i tagliandi di Bari-Cagliari di domenica 11 giugno. Tuttavia, prima ci sarà la finale di andata pertanto il tecnico biancorosso Mignani ieri ha parlato dalla sala stampa del San Nicola, partendo dalle condizioni fisiche dei suoi: “Mancano ancora due giorni. Per come li conosco, penso che oggi arriveranno tutti in grande forma. Su Di Cesare vedremo in questi giorni, Folorunsho ha stretto i denti. Mike l’ho apprezzato sempre, in particolare nell’ultimo periodo quando non è stato al 100%. Ha scelto la causa comune piuttosto che pensare a sé stesso. Continua però a non stare benissimo. Garantisco che chiunque giochi darà il 120%”. Sulla doppia sfida con ul Sudtirol che cosa lascia alla squadra: “Le due partite col Sudtirol ci hanno portato esperienza in più. Sono sempre convinto che non possiamo sempre e solo ragionare da soli. Di fronte avremo un avversario. La nostra idea è quella di non speculare, come del resto non abbiamo fatto a Bolzano al di là di quello che tutti possano pensare. Non andremo all’arrembaggio. Quello che abbiamo fatto è sotto gli occhi di tutti. In trasferta il nostro rendimento parla da solo. Conosco benissimo quegli ambienti, so che sarà una partita durissima e molto fisica”. Un Bari che sa come si sta sul pezzo e che alla fisicità del Cagliari, può rispondere con quella dei suoi giocatori chiave. Su Leonardo Benedetti che ieri ha compiuto 23 anni ma soprattutto uomo copertina per il gol-vittoria: “È arrivato quando eravamo già in ritiro. Lo conoscevo, ma non lo conoscevo benissimo. Ad inizio anno abbiamo utilizzato Folorunsho in quella posizione. Lui è eccezionale perché è molto silenzioso e introverso. Un grandissimo lavoratore, ha grandissimi margini di miglioramento. Ha tutto per fare il calciatore ad alti livelli. Io e il mio staff abbiamo contributo, ma è principalmente tutto merito suo Ogni giorno dà tutto sé stesso per migliorare, per noi è importante e siamo contentissimi di quello che ha fatto”. Se esiste una ricetta vincente per affrontare la corazzata Cagliari, Mignani ha risposto: “Troveremo undici giocatori in campo che avranno delle cattive intenzioni. Daremo tutto quello che abbiamo, lo garantisco. Spero di vedere la versione del Bari ammirata al San Nicola. Se si guarda i due allenatori non c’è gara. Ranieri ha una storia che ci vorrebbero giorni per raccontarla. Sono retrocessi all’ultima giornata, mantenendo molti giocatori della A. Nelle ultime 18 partite ne ha persa solo una. Noi siamo una neopromossa che ha dimostrato grande entusiasmo e continuità di prestazioni. Abbiamo fatto più punti di loro, ma ora si azzera tutto. L’ostacolo è gigante, ma abbiamo sempre dimostrato di non avere paura di nessuno. Il Cagliari? Sappiamo tutti che è forte: ha giocatori come Lapadula, Pavoletti, Nandez, Luvumbo, con quest’ultimo bravissimo nell’uno contro uno, Rog, Goldaniga, Zappa. Hanno giovani bravi e interessanti. Ci vorrebbe un carcere, altro che una gabbia per fermarli. In campionato andammo in svantaggio dopo due minuti, passammo tutta la partita a rincorrere. Ranieri ha dato un senso e uno logica alla sua squadra”. Mignani ha usato un ‘espressione colorita, ma è altrettanto forte la sua voglia e determinazione che sta trasmettendo ai suoi ragazzi, basti pensare all’esultanza dei suoi al gol e a fine gara. Ultima chiosa inevitabile sul San Nicola gremito: “Comincio a sentirmi barese. Stiamo vivendo un momento bellissimo, me ne accorgo quando faccio due passi. Percepisco lo stato d’animo della città e fa sicuramente piacere, perché i ragazzi se lo sono meritati. Hanno risvegliato questo amore viscerale e indescrivibile. Speriamo di scrivere il lieto fine, ma ora ci sono due battaglie. Vorrei godermelo fino in fondo questo momento”. Un Bari chiamato alle ultime due battaglie, voglioso e smanioso di regalarsi quel sogno che merita tutta la città, il sindaco, la società che da cinque anni ha riportato i pugliesi dall’inferno dei campi polverosi ad un passo dalla porta principale, per accedere in Paradiso. A regolare il tutto, però sarà il campo, sperando di non incorrere in episodi arbitrali sfavorevoli, ed anzi anche nelle difficoltà di girare l’inerzia dalla propria parte. (Ph. Tess Lapedota).
M.I.
Pubblicato il 7 Giugno 2023