Mignani è pronto: “E’ un’occasione irripetibile per noi e per la città”
Il tecnico senza dubbi di formazione o non ne ha fatto trasparire, ma è apparso molto concentrato
Sale l’attesa per il primo round contro il Sudtirol. Soltanto ieri sera si è saputo chi sarà la sfidante ma in casa Bari c’era già grande fermento e la dimostrazione d’amore dei tifosi è stata manifestata dagli oltre ventimila biglietti venduti che fanno presagire ad un San Nicola soldout e che superi il record di Bari-Genoa del 26 dicembre scorso. Questo pomeriggio ha parlato mister Mignani che ha tracciato la riga prima della sfida di lunedì sera. La squadra partirà domani, presumibilmente dopo pranzo, per raggiungere la destinazione bolzanina. Sarà un’occasione unica, il tecnico Mignani che lo ha anche detto nel corso della conferenza ne è pienamente consapevole ma anche per tutti i tifosi che sognano di tornare nel massimo palcoscenico e mettersi alle spalle da dove è ripartita. Tuttavia, il tecnico biancorosso ha esordito cosìì: Non ci sono segreti. Si azzera tutto e si riparte. Penso, dopo aver visto la partita di ieri, che mantengano la loro fisionomia e struttura. È una sfida che si gioca su due partite. Bisogna essere molto svegli e sul pezzo”. Il bari ci arriva carico ai playoff e forte del suo ruolino di marcia: “Non penso che una squadra riesca a modificare adesso il proprio atteggiamento. Credo che arrivare con la testa forte ora sia importante. Da neo promosse credo che nessuno ci avrebbe inserito tra le semifinaliste. Vietato campare sul pareggio, non si può speculare. Bisogna essere attenti, pronti a vivere la gara nel modo giusto”. Un tecnico che è pur vero che si sta godendo il momento magico insieme al resto della squadra: “Vorrei che non finisse mai? È vero, quando fai una stagione così ti dispiace quasi che finisca. Ma allo stesso tempo chi è ambizioso deve avere la voglia di vivere questo momento. Non vedo l’ora di giocare queste partite. È quello che ti dà l’adrenalina. Per vedere anche cosa si è in grado di fare. Abilità, mentalità, condizione fisica è un po’ di fortuna sono le chiavi giuste. Dobbiamo giocarcela al massimo delle nostre forze e chance. Dobbiamo metterci nella condizione di non lasciare nulla si intentato”. Un Bari insomma che non deve trascurare i dettagli perché quei piccoli centimetri potranno fare la differenza. Un Bari tenace, coraggioso che possa completare il suo percorso: “Penso che una squadra in generale faccia un percorso e che debba crescere per forza nel suo percorso giunti a questo punto. Crescere significa raggiungere l’equilibrio e l’atteggiamento giusto da avere. Aggressivi quando serve o prudenti, mi aspetto un mix di queste caratteristiche. Penso che abbiamo raggiunto una maturità tale da gestire bene queste partite. Dobbiamo avere la consapevolezza che troveremo squadre fortissime, facendo in in modo di confermare la personalità dimostrata finora. Forse non avremo giocatori bravi a mettere la palla sotto l’incrocio, ma che hanno dimostrato sempre la giusta voglia”. Tra l’altro nell’ultima partita i giocatori di Mignani, da Benedetti ad Esposito hanno dimostrato di mettere a segno anche eurogol, ma così come anche nel corso del campionato. Sul piano della condizione la guida tecnica ha aggiunto: “La squadra sta bene. I ragazzi hanno avuto l’atteggiamento giusto negli allenamenti. Li vedo pronti. Unici due non al 100% sono Pucino, ma che fa passi da gigante, e Ceter. Stanno lavorando. Sono pronti per lavorare con la squadra. Se vogliamo raggiungere il paradiso bisogna rimboccarsi le maniche e dare tutto se stessi. Oggi Pucino potrebbe lavorare con la squadra. Ma sarà pronto per la prossima in casa”. Tradotto, il terzino ex Salernitana tornerà arruolabile per venerdì prossimo. Sulla formazione il tecnico ex Siena non si è sbilanciato e dato punti di riferimento: “Ho ancora qualche dubbio, sulla condizione di qualche giocatore che nell’ultimo periodo non è stato benissimo. Vorrei una squadra equilibrata, che non rinuncia a far male ma non si esponga al contropiede”. Da capire se in mediana tornerà da subito Maiello o giocherà ancora Benali e sulle fasce difensive anche lì qualche dubbio, se stanno Dorval e Ricci o Mazzotta (a piede invertito) e Ricci, senza escludere la possibilità Molina terzino e dall’altra uno tra Mazzotta e Ricci. Dalla mediana in poi, giochi quasi fatti. Sulle motivazioni, in particolari del bomber biancorosso, Cheddira, Mignani ha detto: “Come tutti i suoi compagni deve essere motivato. La sua nazionale ora deve essere il Bari. Dobbiamo dare il 120% delle possibilità. È apprezzato dal C.T. del Marocco e non c’era bisogno della convocazione per riconoscere il suo valore”. Sulle individualità complessivamente l’allenatore ha riconosciuto: “La squadra è un mix. Di chi ha fatto la B, e di chi l’ha fatta poco. Tutti devono avere grande motivazione. Per me è un’occasione unica. Non so se mi ricapiterà mai. Ho le motivazioni a mille, come i nostri avversari. Abbiamo una possibilità e ce la dobbiamo giocare fino in fondo. Abbiamo la responsabilità verso la società e la città, che abbiamo conquistato con il lavoro. Dobbiamo dare il meglio”. Chiosa finale: “Per me davvero inizia un altro campionato. Sì vive di situazioni borderlin. Sappiamo quanto possa incidere un episodio in una partita. Il Sudtirol ha un grande equilibrio, e questo per squadre così sui 180’ minuti è un vantaggio. Dobbiamo essere molto intelligenti a capirlo. Calma e sangue freddo e ragionare tantissimo. Penso a Foggia e Cerignola ne è un esempio eclatante. Un monito che vale per tutti. Resto dell’idea che i valori si azzerano. Noi abbiamo affrontato il Cagliari con allenatori diversi. Il Venezia ha cambiato. Rimane quello che il Bari ha fatto. È un percorso nel quale di coraggio ne abbiamo avuto tanto. Una squadra che vince dieci volte in trasferta è coraggiosa. Poi bisogna sempre considerare che c’è un avversario davanti”. Un Bari che getterà senza dubbio il cuore oltre l’ostacolo. (Ph. Tess Lapedota).
M.I.
Pubblicato il 27 Maggio 2023