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Mignani: “Marras? Può giocare ovunque se sta bene e lo vuole”

“Conta solo vincere, sudore e la voglia”, quello il succo della conferenza svoltasi ieri da parte di mister Michele Mignani, raggiante, soddisfatto dal calciomercato svolto dal diesse Ciro Polito, ma soprattutto concentrato sulla gara odierna contro il Monterosi Tuscia, dove diventa obbligatorio vincere senza fronzoli.  Il tecnico è partito dall’analisi del suo nuovo Bari più completo: “Cominciamo a dormire ora e abbiamo tutta la notte per sognare. A parte le battute, sono contento perché abbiamo completato la rosa, il direttore ha avuto la possibilità di portare qui giocatori che abbiamo considerato adatti al nostro percorso. Ora bisogna lavorare, parlare poco e ottenere risultati. I nuovi arrivati? Qualcuno è un pochino più pronto, qualcun altro meno. Occorre metterli in carreggiata anche se il tempo non è ancora molto”. I primi cambi concreti avverranno sicuramente nei centrali difensivi, perché a fianco del capitano Valerio Di Cesare, ci dovrà essere uno tra Terranova o Celiento, più difficile anzi improbabile vedere da subito Gigliotti. Il tecnico ha detto la sua:“Uno tra Terranova e Celiento sarà in campo. Dovremo essere bravi a portarli al giusto stato di forma. Terranova è arrivato mercoledì, Celiento sta lavorando con la squadra. Saremo obbligati a fare una scelta e sono sicuro che chi giocherà interpreterà una grande partita”. Il Bari ha un grande obiettivo non solo arrivare in fondo, ma tornare a vincere e la guida tecnica ne è consapevole: “Sapevamo quali erano i nostri obiettivi, certamente non potevamo pensare di arrivare a fine stagione con la squadra che avevamo fino a qualche giorno dalla fine del mercato. Sappiamo di dover lavorare per il risultato. Io sono un allenatore che vuole sempre tutti a disposizione. Ora a me tocca disporli al meglio e portarli tutti alla migliore condizione atletica. Ci sono cinque cambi potenziali per una partita”. Sui nuovi arrivati, particolare su Di Gennaro ha detto: “Di Gennaro? L’ho visto per due giorni e farsi un’opinione di come sta sul piano fisico in due giorni non è semplice. Ha lavorato bene con la squadra, ha reagito bene. Non ha grossi dolori, si è allenato da professionista qual è anche nel periodo in cui era svincolato. Credo ci possa far fare il salto di qualità”. Cosa serve al Bari per migliorare, il mister ha detto: “Siamo tutti ma non cambia nulla, dobbiamo fare quello che dobbiamo fare. Se poi mi chiedi se i meccanismi sono oliati e perfetti già ora, penso di no. Le partite però si vincono con spirito, voglia e affiatamento. Ci sono partite in cui i valori morali contano più di quelli tecnici”. La prossima avversaria debuttante in questo campionato, il Monterosi Tuscia ha già fermato alla prima il Foggia: “Le squadre che arrivano dalle categorie inferiori hanno la freschezza delle neopromosse. E’ una squadra di Serie C che ha fatto il suo mercato, ha comprato giocatori di categoria e verrà qui a giocarsi la sua partita come succede sempre. L’attenzione deve essere alta e dovremo essere più bravi di loro”. Sui numeri attuali degli attaccanti nell’ultima stagione non sono tuttavia rassicurante, però il primo condottiero dei biancorossi si è detto fiducioso: “Non avevo pensato ai numeri recenti dei nostri attaccanti: parliamo di giocatori che di gol ne hanno fatti e ne faranno, sono però relativamente sereno perché chi ha fatto gol in passato non avrà problemi a farne in futuro. Questo sarà sicuramente un aspetto su cui lavorare in futuro. Io prima di tutto non voglio fasciarmi la testa prima di essermela rotta. Domani (oggi, ndr) c’è da giocare e vediamo come va. Si vince di squadra. In che stato di forma siamo? Vedremo. Per quel che riguarda i giocatori giovani, credo che in una rosa di 24-25 giocatori ci debba essere una parte che ha voglia di dimostrare. I giovani valgono i vecchi, se uno è bravo e merita di giocare gioca a prescindere. Vecchio però non è la parola più giusta secondo me. Ci sono giocatori che sono nel pieno, penso a Cristiano Ronaldo e Quagliarella, anche se hanno superato i 35 anni. Io non guardo alla carta d’identità”. Il tecnico ha poi ringraziato il direttore sportivo: “Intanto devo ringraziare il direttore perché lui ha scelto me. Questo per me è un punto di partenza. Il rapporto tra noi è quello tra due ragazzi che sono qui per fare il bene della società, siamo in piena sintonia per cercare di raggiungere un obiettivo. Per quanto riguarda la scelta dei giocatori, trovo giusto rispettare i ruoli. Questo non esclude il fatto che c’è stato sempre confronto sulle possibili scelte”. Conclusione su Botta, Marras e Gigliotti. “Nella mia filosofia il trequartista rompe gli schemi, sotto certi aspetti quello che ha fatto Scavone nel gol a Potenza. Ruben Botta è stato preso per quello, Marras può farlo, dei centrocampisti offensivi possono farlo preservando le loro caratteristiche. Botta è un giocatore che abbiamo scelto per l’imprevedibilità e che ogni giorno cresce un pochino. Il campo è grande, c’è da coprirlo per 90 minuti ed è pronto per giocare.

Mi aspetto tanta positività ed entusiasmo. Non c’ero negli anni passati. Non rinnego la soddisfazione per il punto di Potenza e domani dobbiamo proseguire un percorso di crescita. L’amore per il Bari deve essere assoluto, si tifa la maglia poi è chiaro che occorre rispecchiarsi in giocatore e allenatore. Dateci la possibilità di conquistare i tifosi e partiamo senza pregiudizi. Marras sta bene. Gigliotti è uno di quei giocatori che aveva cominciato la preparazione col Chievo, l’ha interrotta e ora gli manca un pochino la parte con la palla. Domani viene in panchina. Marras mezzala? Per me è un giocatore forte, lo vedo ovunque. Se ha voglia può giocare dove vuole” ha concluso Mignani. La probabile formazionedei biancorossi con il 4-3-1-2: Frattali; Belli, Terranova, Di Cesare, Mazzotta; Maita, Mallamo, D’Errico; Botta, Antenucci, Cheddira.  (Ph. Tess Lapedota).

 

M.I.

 

 


Pubblicato il 5 Settembre 2021

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