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Mignani: “Sotto con la prossima, ma mi sento pronto per la B”

Il Bari ritorna in campo e quest’oggi lo farà contro l’Avellino di mister Carmine Gautieri, ex calciatore biancorosso ma anche tecnico per qualche giorno, salvo poi scappare in una stagione che i Galletti poi sfumarono la serie A. Ma è storia passata, quella presente ha visto il Bari vincere un campionato con tre turni di anticipo, dominando dalla terza di campionato, perdendo solo quattro volte e nel girone di andata chiudendolo a 41 punti, con quello di ritorno che mette in palio ancora nove punti e la possibilità di poter uguagliare quel punteggio o addirittura superarlo. Al di là dei numeri, dopo che in settimana aveva aperto il diesse Ciro Polito con quel cartellone, “Mignani, mister del Bari, 22/23” e l’attestato di stima di LDL, soltanto un giorno fa alla presentazione del main sponsor, Casillo che sarà presente sulla maglia che indosserà il Bari già dalla gara contro l’Avellino, il tecnico biancorosso sa già ciò che vuole. Ieri, ha così esordito ai microfoni della stampa locale la guida biancorossa: “Bella soddisfazione, ci siamo tolti di dosso un po’ di peso. Ce la godiamo, era l’obiettivo che volevamo, ottenuto con tanto vantaggio sulle dirette inseguitrici perché gratificante per il nostro lavoro. Ognuno è fatto a modo proprio. Sono una persona che non ama condividere con altri i miei pensieri, questione caratteriale. Ma sono felice, contento perché per questo traguardo rappresenta una crescita professionale. Mi ha fatto crescere tanto, il contesto, i miei giocatori, il mio direttore. Spero che sia un punto di partenza, per il Bari e per me. Non mi sono tolto un peso. Non mi sono mai sentito uno sfigato neanche quando non ho vinto. Ognuno ha ciò che merita. I campionati li vincono le squadre forti. Sapevo che questa sarebbe stata l’occasione giusta. Sapevo di avere una società forte. Sapevo che c’era una piazza ambiziosa. Se non ci fossi riuscito mi sarei fatto qualche domanda. È una gratificazione professionale”. Il direttore martedì lo aveva confermato con un gesto ad effetto anche nel suo contratto il rinnovo era automatico, il mister ha ringraziato Ciro Polito:  “Il nostro direttore è unico e devo tanto a lui. Ho con lui un rapporto quotidiano, al campo e anche fuori dal campo. È stata la mia forza. Mi ha dato serenità, fiducia, stima in tutti i momenti del campionato. Io avevo un rinnovo automatico. Ma non si rimane per diritto, ma perché si percepisce la stima della società e dell’ambiente. Ciliegina sulla torta è stata la vittoria del campionato. Devo ringraziare il direttore. La mia è stata una scelta azzardata che ha pagato. Penso che la fortuna di un allenatore è essere al posto giusto al momento giusto. Fondamentale l’appoggio del ds. C’è grande rispetto dei ruoli nella scala gerarchica. Rispetto del mio lavoro e mi ha lasciato libero di fare. La mano importante la dà quando c’è da supervisionare. Una presenza importante”. Sul ritiro di Storo il mister ha risposto: “Eravamo in costruzione. Sapevamo che molti avrebbero dovuto salutare dopo il ritiro. Ma è stato l’inizio di un percorso. Si è creato subito un rapporto molto schietto e onesto con i giocatori, i più esperti c’erano (Di Cesare, Antenucci, Frattali,ndr). Ci siamo guardati in faccia e ci siamo detti che dobbiamo far qualcosa di grande”. Ma la testa deve essere inevitabilmente alla gara, e nel caso specifico a battere l’Avellino di Gautieri: “C’è da finire campionato. Non cambio il mio modo di lavorare. Manca un allenamento. Non rischieremo chi ha avuto fastidì. Non ci sarà Pucino, per un fastidio al ginocchio. Ci sono tutti a parte Botta. Ci sarà spazio per tanti”. Il tecnico del Bari ha guidato anche ad Olbia e Siena, ma anche in quel di Modena nello scorso anno. Oggi al Bari, Mignani ha risposto: “Sì, penso che questi sacrifici poi li facciano in tanti. Ho avuto la fortuna di allenare il Bari, in una piazza importante. Me la godo, sapendo di essere stato fortunato, e di averci messo del mio”. Sull’entusiasmo contagioso e gli oltre ventimila che popoleranno il San Nicola, la guida bianco rosa ha risposto: “È bello vivere in simbiosi con tifosi e cifra questi momenti. Vincere non capita spesso. Abbiamo raggiunto questo obiettivo attraverso i risultati. Viverla in una città come Bari dopo una rabbia sopita di quattro anni è ancora più bello”. Sul fallimento del Calcio Catania che di conseguenza toglierà punti a chi ha battuto la formazione siciliana, compreso il Bari, Mignani ha detto la sua: “Non è la prima volta. In questo momento sì falsa il campionato a tre giornate dalla fine. Si tolgono punti e si premiano le squadre che non hanno fatto punti con il Catania. Andrebbero fatti controlli”. Un Foggia e Palermo che saranno fortemente penalizzate, ancora una volta di una situazione che si conosceva dall’estate, la logica vorrebbe che ci fossero le dimissione di chi amministra ed ha il ruolo di presidente di Lega. Alla domanda se Mignani si sentisse pronto, la guida dei biancorossi ha risposto affermativamente: “Dissi che ero pronto per Bari, ora la risposta è la stessa. Ho fatto il collaboratore e vice allenatore al Latina. Conosco la categoria. Il calcio è sempre uguale”. Su Gautieri, tecnico dell’Avellino il primo condottiero biancorosso ha detto: “Conosco Gautieri da avversario. Grande rispetto. A me piace. Non vedo l’ora di incontrarlo e giocare domani”. Sulla risposta a chi non piace, Mignani è stato diplomatico a giusta ragione:“Non puoi piacere sempre a tutti. Fa parte del lavoro, del percorso. Non mi faccio grossi problemi. So che devo fare sempre il massimo di quello si può fare e camminare a testa alta. So che dovrò sempre studiare e aggiornarmi. Non mi devo accontentare e cullare sugli allori. Spero che il prossimo anno si possa fare un ottimo lavoro”. Uno dei suoi punti di forza il grande equilibrio che ha trasmesso ai suoi ragazzi: “Si può vivere dappertutto, ma non si cambia il carattere. Sono stato affascinato da Bari, dalla città, dal calore della gente. Vivo a Palese. Sono venuto qui per lavorare. Sono rimasto me stesso”. Su una partita-manifesto del campionato e giocatore che lo ha impressionato, Mignani ha detto: “Le ultime del girone di andata. Andria, Avellino, Palermo quando siamo rimasti in 10 quando il campionato era apertissimo. Lì la squadra ha dato un segnale a tutti.Più o meno li conoscevo tutti. Finché non gli alleni non li conosci. Per me non sono stati una sorpresa. Polverino, ma solo per fare un esempio, si è trovato a giocare in un momento difficile senza tante partite alle spalle. Ma non voglio fare nomi. Ho avuto la fortuna di avere un gruppo di grandi giocatori, soprattutto chi ha giocato meno han fatto la differenza. Questa è stata la forza della squadra”. Nomi, qualcuno lo facciamo noi, da Scavone, Citro, ma lo stesso Simone Simeri ed altri gregari che si sono meritati a pieni voti questa promozione. La probabile formazione del Bari con il 4-3-1-2:Polverino; Celiento, Gigliotti, Terranova; Ricci; Maita, Maiello, D’Errico; Citro, Antenucci, Paponi. A dirigere la gara sarà il signor Enrico Maggio della sezione di Lodi. (Ph. Tess Lapedota).

M.I.

 


Pubblicato il 10 Aprile 2022

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