Cultura e Spettacoli

Miliusc, la spia che scese in Puglia

Chissà che fine ha fatto Miliusc Solakov. Per qualche tempo fu il bulgaro più famoso del mondo, soprattutto qui in Puglia. Il suo arrivo da noi fece scalpore perché l’aereo che lo trasportava non toccò terra in nessun aeroporto. Quello avvenuto il 20 gennaio 1962 in località Lamone nei pressi di Acquaviva fu un atterraggio di fortuna (il veivolo, un vecchio Mig 17 dell’aeronautica bulgara, uscì malconcio ; un miracolo che Solakov se la fosse cavata con lievi ferite). L’evento mise in agitazione non solo i vertici militari italiani ma anche quelli Nato : il Mig, dotato di apparecchiatura per microfilmare dall’alto, era planato a pochissima distanza da una postazione di missili Usa armati con testate nucleari… In piena guerra fredda la psicosi della spia venuta dall’altra parte della Cortina di Ferro afferrò tutti. Ne nacque un caso internazionale, ma mentre si torchiava Solakov emergevano particolari curiosi : la pellicola trovata nel caricatore dell’apparecchiatura fotografica non era stata impressionata e il serbatoio – rimasto integro malgrado l’impatto – era a secco… Un aero spia che non fotografa e che vola senza il carburante necessario a completare la missione? A meno che il pilota non avesse voluto fuggire…. Ma allora perché rischiare di rimanere senza carburante nel cielo dell’Adriatico invece di scegliere come meta la ben più vicina Grecia, paese del Patto Atlantico?… Solakov, questo giovane di 24 anni, confermò di essere scappato. Quanto alla scelta della rotta italiana si limitò a definirla “tecnicamente più sicura”, per quanto  ciò significasse sorvolare senza permesso i cieli di Jugoslavia e Albania (ma evidentemente questi paesi erano ‘pregati’ dai paesi aderenti al Patto di Varsavia di tollerare – in cambio di chissà che contropartita – queste violazioni dello spazio aereo). E perché era scappato? Per non essere costretto a sposare una ragazza che non amava… Sicché, Solakov, seduttore maldestro, era in fuga da un figlio indesiderato piuttosto che da una Patria invivibile… Avrebbe potuto inventarne una migliore. Rilasciato dall’Autorità italiana il 3 gennaio dell’anno dopo, Solokov tornò in aereo, questa volta come passeggero, e non per tornare in Bulgaria dove si può stare certi non gli avrebbero riservato un trattamento di favore. La sua meta era la madre di tutti i nemici capitalisti : gli USA. E qui si perdono le tracce di Miliusc Solakov. Rimase lì, è ancora lì, previo cambio d’identità, premio per preziose informazioni? Il sospetto è che Solakov fosse davvero una spia, non bulgara però. Doveva essere al servizio degli americani. Potrebbe essere andata così : Un giorno fiutando un’inchiesta che potrebbe chiudersi con una pallottola nella nuca, il giovane agente segreto approfitta di un volo di routine per tagliare la corda. Prima di partire si è fatto i suoi conti. Il corridoio aereo per la Grecia non è sicuro, possono intercettarlo, abbatterlo. Meglio rischiare la rotta adriatica. Una calcolo rivelatosi esatto per una ventina di chilometri. Chi non risica…

Italo Interesse


Pubblicato il 30 Gennaio 2014

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