Cronaca

Minervini: “Nessun trasferimento delle Fse alla regione senza vedere i conti”

 

Sempre più difficile l’acquisizione delle Ferrovie sud Est da parte della regione Puglia. Un iter travagliato che ha origine con il decreto sviluppo del 22 giugno scorso. Il drecreto prevedeva il trasferimento della proprietà delle Ferrovie Sudest, dal Ministero dei Trasporti alla Regione Puglia. Una soluzione che avrebbe portato in tal modo un migliore efficientamento ed una maggiore razionalizzazione della gestione aziendale. Un grande passo avanti, soprattutto per i pendolari pugliesi, con l’unico obbligo da parte della Regione Puglia di sottoscrivere, entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore della legge, i dovuti accordi con la società. Ma ad oggi, c’è da registrare ancora un nulla di fatto, nonostante i 90 giorni siano scaduti esattamente il 9 novembre. Insomma, il passaggio di proprietà dovrebbe avvenire entro la fine dell’anno, ma la possibilità che ciò avvenga concretamente, diviene sempre più remota. Il 19 luglio, la Regione Puglia aveva formalizzato la propria richiesta di effettuare dei controlli approfonditi sui conti della società, per evitare un vero e proprio salto nel buio, ma dal canto suo la Sudest  ha chiuso più volte la porta in faccia all’Ente regionale. Quei controlli si erano resi necessari per avere maggiore contezza per quel che riguarda lo stato economico, finanziario, gestionale e patrimoniale della società. Così, il 24 luglio la Giunta regionale ha deliberato l’attivazione di un’apposita procedura per l’individuazione di una società specializzata per l’espletamento dei dovuti controlli. Tale società, la Deloitte, vincitrice della gara, ha dunque richiesto in data 27 settembre, le necessarie documentazioni, senza ottenere alcuna risposta. Successivamente, il ministero ha interpellato direttamente le Ferrovie Sudest, le quali a loro volta garantirono che avrebbero eliminato tutte le forme di ostruzionismo, per poi procedere con l’accordo, ma si è trattata solo dell’ennesima falsa promessa. Ultimo capitolo della lunga e travagliata trattativa, risale all’8 novembre scorso, quando l’assessore Minervini, ha inviato una seconda lettera, dopo quella del 29 ottobre, indirizzata alla direzione generale trasporto pubblico locale del ministero delle Infrastrutture e Trasporti, nella quale era richiesto un tempestivo intervento del ministero, per individuare i percorsi per garantire il mantenimento dei livelli di servizio sul territorio regionale, il mantenimento dei livelli occupazionali ed il trasferimento della società alla Regione Puglia, ai fini della futura e corretta gestione del servizio. “Il ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture sarebbe stato disposto a versare alla Regione Puglia 20milioni di euro, decisamente pochi a fronte di un debito che ci sembra di aver capito ammonti a 200milioni di euro. Purtroppo abbiamo pochi dati certi. Quel che sappiamo è che vi sarebbero circa 130milioni di debito, in seguito ad un contenzioso con la Regione e 60milioni di euro, una stima prudente e non eccessiva, di oneri legati a contenziosi con il personale. Quest’ultimo dato – ha spiegato l’assessore ai Trasporti, Guglielmo Minervini – riguarda il periodo in cui la FSE era di proprietà ministeriale”. Solo due dati certi, un quadro a dir poco agghiacciante per l’Ente regionale che, come ipotesi estrema, prevede la possibilità di procedere con accordi con altre società, “con l’unico scopo di non creare ulteriori problemi ai cittadini pugliesi. Noi crediamo ancora che le Ferrovie Sudest possano diventare un pilastro importante nel sistema del trasporto pugliese, ma questo non può e non deve avvenire sulla pelle dei pugliesi. Non possiamo in alcun modo toccare il bilancio regionale, non sarebbe giusto” ha proseguito l’assessore Minervini. Allo stato attuale, i 20milioni del Ministero non ci sono più e “non intendiamo toccare i fondi Fas, nonostante ce lo consenta il decreto sviluppo, entro i limiti di 100milioni di euro. Somma che, ad ogni modo, non sarebbe sufficiente a coprire tutte le spese”. Un futuro incerto soprattutto per i 1.500 dipendenti delle Ferrovie Sudest che guardano con preoccupazione all’avvenire della società e alla drammatica possibilità di perdere il proprio posto di lavoro. Ma una situazione preoccupante si prospetta anche per i 250mila utenti pugliesi, di cui 58mila utenti Fse, che ogni giorno devono fare i conti con un servizio scadente e poco efficiente. 473km di ferrovia, “per la cui realizzazione ed ammodernamento, ci siamo fatti carico durante questi anni” ha concluso l’assessore regionale Minervini.

Nicole Cascione


Pubblicato il 14 Novembre 2012

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