Cultura e Spettacoli

Minima moralia ( Meditazioni sulla Vita Offesa. T. Adorno) ( 128)

L’assalto e la devastazione, nel pomeriggio del 9 ottobre 2021, alla/della sede nazionale della “CGIL” in roma da parte di 10 mila scalmanati (altro che “no vax”)  MI costringe ad Elaborare alcune Dolorose Considerazioni, Riflessioni. In tempi più romantici, appena diffusa la notizia dell’atto intimidatorio, provocatorio alla sua “Casa”, immediatamente, tutto il Mondo del Lavoro Si sarebbe Mobilitato, magari, in Forme non violente, ma Ferme, Decise nel Testimoniare di Essere Parte di un Popolo, che la Democrazia l’ha Conquistata, ha Saputo ConquistarLa col sangue, purtroppo,  e non Ammette che Sia messa in discussione da un minoranza di vandali, mossa, guidata, plagiata, da lontano. Operai, Braccianti, Uomini, Donne, Giovani Vecchi, anche nudi, avrebbero Saltato l’uscio delle loro abitazioni e Si sarebbero Riuniti nelle Piazze (negli antichi ”Fori”), nemmeno, stupidamente, vocianti, sebbene, silenziosamente, Eloquenti nell’Esprimere il loro indignato: ”Ci Siamo” E le Avanguardie Intellettuali, Culturali del Mondo del Lavoro che, metaforicamente, Alludevano al “Principe” Gramsciano, Si Sarebbero Messe a Capo, senza niuno indugio, delle File dei Cortei,  per Sottolineare la Salda Unione, la Fratellanza tra la Cultura e il Lavoro, in vicendevole Reciprocità, in quanto Essi Servono alla Crescita Umana di una Società, sempre, in Cammino, Verso la Liberazione da ogni forma di disuguaglianza, sempre, in Avvicinamento alle Idee, ai Valori di Giustizia e di Libertà. Ieri, nel pomeriggio di ieri, il Mondo de Lavoro, l’attuale imborghesito Mondo del lavoro, e il suo ”Principe” non si sono mossi e chi ha guidato, spinto la canea delinquenziale verso la, in passato Intoccabile, Sede Nazionale della “CGIL” sapeva di potere infierire nei riguardi della casa di chi, pur “facendosi il mazzo” da mane a sera, per Vivere, ha perso la Consapevolezza della Necessità del Lottare Insieme, ché molto c’è, ancora, da Conquistare in termini di Diritti, nel Contesto di una Società,  che Si Dipani, senza discontinuità, ad Essere Comunità di Bene e di beni. Ahimè, il landini, con il foglietto in mano, come un piccolo, modesto burocrate, a minacciare (chi?) una discesa in campo, una manifestazione contro il fascismo, di cui egli e le sue massucole piccolo borghesi non permetteranno il ritorno. Frasi fatte, impregnate di un falso storico! Quando landini parla di fascismo, fa riferimento al regime fascista mussoliniano, in ciò concordando con la meloni, la capessa di “fdl”, che si vanta di non avere, giammai, coltivato mene fasciste, anch’essa, riferendosi al defunto regime mussoliniano. Ma, ad esempio, l’esasperazione, la radicalizzazione, il fondamentalismo valoriale di ”dio, patria, famiglia” che landini tollera (o, forse, adora e onora, chi può dirlo!) e di cui la meloni si ciba a colazione, pranzo e cena, non sono i fondamentali ideologici, la copertura ideologica delle discriminazioni fasciste nei riguardi di chi non crede in un dio, requisito da ratzinger; nei riguardi di chi non è nativo, specie se di Pelle Nera, in/ di una certa zolla, considerata di esclusiva proprietà di coloro che in essa emisero i primi, poi, molto discutibili, vagiti;  nei riguardi di coloro che non formano famiglie “naturali”(???? Quanti delitti si commettono in nome della”Natura”, come in nome di dio!), basate sul congiungimento fisico (non sulla Condivisione Ideale, Etica da Spirito a Spirito, da Anima ad Anima), come negli “animali  senza ‘Logos’”, sul coniugio tra un maschio e una femmina, sulla separatezza funzionale di organi sessuali? E il declassamento delle Assemblee Istituzionali, come quelle Comunali, Regionali, Nazionali, i cui componenti sono ridotti a ratificare, non ad approvare, ciò che le cabine di regia consigliano al sindaco, al governatore, al capo del governo, i quali decidono” motu proprio” su tutto (sala, cui è stato rinnovato il mandato di sindaco di milano ha, già, composto la sua giunta e ha, già, formulato il suo programma, mentre in passato ci sarebbero voluti giorni, se non mesi, di riunioni tra i partiti per partorire ciò che ha partorito sala in una settimana  dalla chiusura degli, ormai, inutili seggi elettorali) non sono situazioni, condizioni, premesse antidemocratiche e, quindi, fasciste? La Biologia  non ci ha Insegnato, a proposito del”covid”, che i “virus” si trasformano, che hanno le loro varianti? Ebbene, anche il fascismo, tacitamente, grazie, si fa per dire, alle plebaglie distratte  come quella degli “states” che il 6 gennaio 2021 ha assistito, impassibile, alla devastazione del fortino, detto, “campidoglio”, in washington, ad opera dei  tribali pagliacci sostenitori del fascista d.trump, democraticamente, eletto inquilino provvisorio della”casa bianca”, indossa vestiti nuovi, per razzolare, ognora, sporco di melma  millenaria. La manifestazione indetta, “a babbo morto”, da  landini? Farà venire il prurito al naso, esorcizzato da una pronta grattata, a coloro che, come sopra Dicevo, organizzano e decidono da lontano e danno  “imput” a qualche infedele, cosiddetto, servitore dello stato, che fa finta di essere stato preso alla sprovvista, come qualche infedele servitore degli ” states” fece finta d’essere stato preso alla sprovvista, si che a washington e a roma una marea di sconosciuti(????) ai servizi segreti, agli innumeri funzionari di polizia, ai carabinieri, fedeli nei secoli, alle” digos”, etc.,etc., hanno potuto “subugliare”, comodamente, in  “palazzi”, fatti passare per blindatissimi. IO, nonostante faccia fatica a citare, addirittura, il leghista governatore del veneto, zaia, Direi, e spero che lo Facciano i Miei 25 Lettori, a coloro che credono di giustificarsi, adducendo di essere stati presi alla sprovvista (anche se sono pagati ché stiano, senza dare nell’occhio,  come si dice, oggi, sempre, “sul pezzo”, in allerta) che “ ci ho ragionato sopra” e, per avere messo in campo la mia Ragionevolezza, sono molto Preoccupato della tenuta della pur, ormai, formalissima democrazia italiettina, tra l’altro, ”absente populo”.

 

Purtroppo, un popolicchio mediocre, come quello italiettino, ha fatto scadere, e da tempo, la Democrazia a regime della mediocrità, a regime requisito dai mediocri. Esperienza e Competenza? E dove Esse Trovano Collocazione? Non al centro (di maio ministro, addirittura, degli esteri! Ed altrume!), così in periferia. Aveva, forse, Ragione Platone che Auspicava, a Capo della “Polis”, un Direttorio di Filosofi? O, forse, alla fine, purché  ci Siano Uomini Probi, Esperti e Competenti, appunto,, monarchia o democrazia o oligarchia, l’una varrebbe l’altra? Nei risvolti positivi e negativi di esse, come Argomenta Aristotele nella sua Opera “La Politica. Ovviamente, con Programmi Volti alla Crescita Umana, Culturale dell’Intera Comunità e di Giusta, Equanime Distribuzione della Ricchezza da Tutti i Cittadini Prodotta.  Ma l’Utopia E’ sul pianeta “Terra” il Luogo, che non c’E’ e, finché ci sarà l’uomo storico, a fare data dalla rivoluzione agricola sul pianeta” Terra”, non ci Sarà, giammai. Se non parole, parole, parole.

 

Da qualche tempo è balzata alla ribalta della comunicazione omogeneizzante, prodotta dal “mezzo” catodico (Secondo Mcluhan, infatti, la televisione è il ”medium”, che suscita negli utenti – spettatori determinati comportamenti, modi di pensare e porta alla formazione di una certa  “forma mentis”. Insomma, non sono importanti per Mcluhan i contenuti dei programmi televisivi che, quasi, mai sono “antisistema/i” o “antiestablishement” politico, culturale, economico, ma i criteri strutturali in base ai quali si organizza la comunicazione, tra i quali: rassicurare l’utente – spettatore, omogeneizzarlo, rincretinirlo, assuefarlo a rendersi disponibile alla somministrazione e, quindi, alla introiezione acritica di qualsiasi robaccia. Un utente – spettatore, pertanto, in una condizione di desuetudine dell’uso della “Ragione” e in balia di impressioni, emozioni, che lo travolgono, succube, totalmente, dei progetti, delle ambizioni, degli interessi, dei “desiderata” dei proprietari dei ”media”. Ne consegue, ad esempio, che,secondo Mcluahn, non andavano, non vanno studiati i contenuti dei programmi televisivi di “mediaset”, come ”il grande fratello”, “uomini e donne” “dritto e rovescio”, ma i criteri organizzativi della comunicazione televisiva delle sue reti,  grazie ai quali si secondano le finalità del berluska. Se non fosse stata nelle mani del berluska tanta comunicazione cartacea e catodica, egli non avrebbe condizionato e guidato, ottimamente, l’impolitica italiettina per 20 anni, come il predappiano, che nella/della manipolazione delle vuote casse craniche degli italiettini, attraverso i ”media”, di cui disponeva, ai tempi suoi, fu un efficiente pioniere), la figura logica e retorica, denominata “ossimoro”.  Gli acefali nel loro grugnire, appartenenti a tutte le classi sociali, di cui i “media”, dal punto di vista culturale, hanno  il grato (ai padroni delle ferriere) incarico di livellare in basso i componenti, usano a sproposito, ad esempio, come più volte abbiamo Ribadito, l’avverbio “piuttosto” in sostituzione della congiunzione “o”, che coordina due o più termini, semanticamente, funzionalmente, simili (“il cielo o la luna o le stelle o la sera sono parole poetiche, secondo Leopardi”. Non “il cielo, piuttosto la luna, piuttosto…”); ad esempio, l’ossimoro,  una figura retorica, come sopra dicemmo, che, in una medesima espressione, accosta termini, solo apparentemente, incompatibili, ma compatibilissimi, se si fa un’approfondita analisi semantica dell’espressione. Mentre la massa degli ignoranti omogeneizzati, ritiene a torto, che i termini che fanno bella mostra nell’”ossimoro”, siano, assolutamente, incompatibili. Già la figura retorica “ossimoro” è  un “ossimoro”, composta da due aggettivi greci che. secondo gli ignoranti non dovrebbero, non potrebbero essere accostati:“oxis” (acuto)e ”moros” (sciocco), cioè, un tizio, apparentemente, sciocco, in realtà può dimostrarsi, di acuta intelligenza. Che dire dell’ossimoro classico ”festina lente”?  “Affrettati lentamente” , cioè, con attenzione, con avvedutezza, con ponderazione, tutte condizioni intellettuali e psichiche che non richiedono atteggiamenti “sine cerebro” nell’esistenziale operare. Provino i nostri 25 Lettori ad approfondire, semanticamente, codesti “ossimori”: ”silenzio eloquente”; “attimo infinito”  (l’Uomo E’ la Misura, anche, del tempo. Un attimo in attesa della Creatura Amata  può apparire un’eternità. Un’esperienza, generalmente, provata); “assenza ingombrante”; “lucida pazzia” (quella dei Grandi  Poeti, filosofi, Artisti, Scienziati, che non può appartenere agli omini: casa, famiglia e sacrestia, dopo l’ufficio). Che dire, infine, del Verso di Montale: ”… e il timpano dei tzigani è rombo silenzioso” (“Arsenio”, in “Ossi di seppia”)? Addirittura, scandagliare, a fondo, l’accostamento di due termini, apparentemente incompatibili, miracolosamente, si fa per Dire, potrebbe Arricchire quel Verso di nuovi significati, in aggiunta quelli canonici di Esso, in quanto lo Stigma della Poesia è la plurisemanticità e la pluridimensionalità. All’Infinito.

Pietro Aretino


Pubblicato il 16 Novembre 2021

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