Cultura e Spettacoli

Minima moralia (Meditazioni sulla Vita Offesa. T. Adorno) (144)

Nelle elezioni suppletive, per occupare il seggio alla camera dei deputati, lasciato libero da gualtieri, ex ministro del governo conte 2, oggi, sindaco di roma, ha vinto tal cecilia d’elia del “pd”. Ahhh, il ”pd” è, ancora, votato, ad onta della, già, sofferta patologia renzistica! E da chi? Non certo dall’amorfa moltitudine delle periferie romane, in mano, gestite dai fascisti di”forza nuova”, verso la quale, con la puzzetta al naso da “radical

chic”, la tal cecilia non avrà rivolto non lo sguardo, tanto meno un pensiero e meno che mai le sarà venuto in mente di farsi una passeggiatina con quella faccia che si ritrova. Manco a supporla la “gens” pariolina, requisita da sempre dai nostalgici in doppiopetto del predappiano di seconda, terza, quarta generazione. A roma, inoltre, non c’è, giammai, stato un proletariato alla “ cipputi”. Allora, come la mettiamo? Chi vota il “pd”? Chi avrebbe il coraggio di votare un partito, rappresentato dalle facce di letta, orlando (chi sono, chi sarebbero gli altri? Bohhh!). Secondo ME, il mistero si risolve, pensando a orietta berti. Ero Piccolino IO, tutti dicevano che, mai, avrebbero votato la cantante della” barca che va”, e pure costei arrivava, ognora, alla finalissima di ogni concorso canoro. Come tutti dicevano che, mai, avrebbero votato la”dc” e pure codesta ammiraglia, riempita di corrotti” vinceva tutte le elezioni. Insomma, le deiezioni del qualunquismo sono, sempre, portate a riva dalla risacca della storia, fatta dai piccoli maschi e dalle piccole femmine col faccino dei papini e delle ammine, che si schierano nell’impolitica col precipuo scopo di sistemare i ” nostri figli”. Ecco un partito, come il “pd”, senza facce riconoscibili, è votato dagli irriconoscibili, cioè da coloro, il cui epitaffio alla loro morte reciterà” fuerunt patres boni”, appartenenti alla più disumana, grigia piccola borghesia, dal credo: ”Francia o spagna purché se magna”, senza troppi pensieri. Per il resto si salvi chi può, cioè, solo noi e i nostri figli, essi, a telecamere spente, ammettono.

 

Il 21/01/2022, così, ho Postato su “facebook”: ”In questi giorni, spesso, querimoniando con i Miei Amici, ho Espresso la Mia Preoccupazione, se l’esito nefasto, paventato da molti e dai numeri, si avvererà: il berluska innalzato al”quirinale”. In alternativa, molti paventano l’ascesa all’ex “palazzo dei papi” del banchiere draghi, che senza alcuna vergogna si disse contro una ”minimissima” riforma fiscale progressiva, proposta da letta, per destinarne i proventi a progetti in favore dei giovani. Il draghi, irritato, tuonò: ”Non è tempo di prendere, ma di dare”, ovviamente, secondo la sua visione di politica economica o di filosofia politica, a chi, già, ha. Come ha, ”motu prorpio”, deciso nell’ultima legge di bilancio, che tutti hanno votato, tra ministri e parlamentari, e nessuno ha letto.  Dunque, se questo è il draghi uomo, impolitico banchiere e altro, Preferisco Berlusconi per 7 anni sul colle, efficace ispiratore della satira crozziana e non solo, a un nonno, malinconico, ghiacciato, senza iride facciale, non al servizio della distribuzione della ricchezza, dell’eguaglianza sociale, ma nocchiero della finanza internazionale nell’allargare la forbice tra la ricchezza di una risicata canea di ladroni e l’immensa moltitudine, fatta di miliardi di senza niente. Allora, se il duello si farà tra il berluska e il banchiere, che vinca colui che MI farà ridere per7 anni, tanti quanti, forse, MI sarà dato da Vivere con il Dantesco Riso, pur berluskonianamente, al carnascialesco inabissato, felicemente.

 

Mustafa E’ in italia, Accompagnato dai Suoi Genitori. Il  Papà in carrozzina, privo di una gamba, grave, atroce conseguenza della guerra civile in siria. Il Bambino, di 5 anni, E’ il simbolo del dramma siriano. E’ nato, infatti, privo di arti, perché la Madre, Gravida di Lui, aveva respirato gas nervino, per un attacco con armi chimiche. Durante il soggiorno in italia, Mustafa, con la Sua Famiglia, Sarà Ospite di un”Centro Caritas” nel senese. Sarà la Mia una Domanda Ingenua ai credenti nel dio delle più accorsate religioni monoteiste, ma IO Vorrei  loro Urlare: ”Il vostro dio, quando Mustafa Era, ancora, nel Grembo della Madre, quando, poi, o mentre, poi, Nasceva, dov’era? E’ possibile, mai, che un padre, com’essi chiamano dio, non si occupi o preoccupi di fare rigare, rettamente, le proprie creature? E’ possibile, mai, che un padre, com’essi chiamano dio, non si occupi o preoccupi di frenare la morte tra fratelli, quali sono tutti gli esseri viventi sul pianeta”Terra”? E’ possibile che i figli di dio, nel corso dei milioni di millenni, abbiano, per avarizia, preso a distruggere,  continuino a farlo, la casa, che il padre  ha loro donato, ché in pace vivessero, vivano e in prosperità, tutti, felicemente? E’ possibile che dio abbia concesso il ”libero arbitrio”, senza fornire loro il Concetto, o meglio, il Sentimento della Responsabilità, senza la quale la Libertà o il ”libero Arbitrio” non E’ Scelta Irrevocabile del Bene, sebbene del male, che produce sofferenze, sangue, grassazioni, sfruttamento dell’uomo sull’uomo, rapina del suolo terreste da parte dei pochi a svantaggio dei molti?”. Mustafa  non è, fisicamente, nato, come quasi tutti nascono, ma dai Suoi Occhi Esprime una Gioia, una Volontà di Vivere che, raramente, esprimono tutti coloro che vengono al mondo. Sono ArciSicuro che Egli, appena sul Suo Oriente,

nella Lingua Universale dei Neonati, avrà Ringraziato l’Alma Mater Natura, nonostante privo di arti, per avergGli Offerto l’Opportunità di InebriarSi dell’azzurro del Cielo. Possa la Scienza Medica, che Opera Miracoli, Permettere a Mustafa di Essere, nel Suo Vivere a lungo, in Alto, in Alto col Suo Cuore e con la Sua Mente , Riuscendo a Trascendere oltre le impossibilità del Suo Corpo, che i suoi simili, non Bestie, ma uomini, Gli hanno causato.

 

Non senza dirompente scandalo o sorpresa vengo informato in uno dei tanti “talk show”su l’impolitica italiettina che nel partitino del manco 2%, di cui il bullo renzi, amico di un taglia teste saudita, è il “leader”, pur esistono due correnti: una costituita di fedelissimi dell’ex di tutto (presidente della provincia di firenze, sindaco di firenze, segretario del ”pd”, presidente del consiglio dei ministri); l’altra costituita di nenciniani, cioè, di seguaci di tal nencini, che raccolse i cocci  (non esodatisi in”Forza Italia” del berluska) del ”psi”, dilaniato, smembrato dai giudici “tangentopolanti”  e li portò alla destra del ”pd” che, già, di suo era, è un partito “amebico”, senza scheletro ideologico, impossibilitato a deambulare e a fare deambulare il sistema (im)politico italiettino. All’atto della scissione, provocata dal bullo renzi e con la formazione, si fa per dire, di ”italietta morta”, ovviamente, odorante di miasmi renziani, il nencini, ove, dove, mai, avrebbe potuto collocare i suoi 4 gatti socialistizoidi? Ma da,”italietta morta”, appunto! E, pur, si chiamavano e continuano a chiamarsi socialisti i nostalgici di craxi, che permise al berluska di occupare, quasi, tutto il panorama televisivo italiettino, operando con la sue trasmissioni, con i suoi programmi “trash” il rincretinimento del popolicchio italiettino; che permise agli agnelli e ai padroni delle ferriere di sgravarsi della “scala mobile”, cioè, della indicizzazione degli stipendi e  della pensioni, adeguandoli al crescente costo della vita (Nel1984 il governo di craxi dispone il taglio della scala mobile, cioè, di 3 punti di contingenza e nel 1985 indice un referendum che ha per oggetto il taglio, di cui sopra). Ahimè, quanto  conoscitore dei costumi italiettini era il montanelli, di cui, peraltro, giammai, siamo stati estimatori,  quando, ironicamente, irrideva ai “sinistri”, proclamando che nell’italietta sarebbe stato possibile fare qualcosa di destra, se fosse stata la sinistra impegnata ad eseguirla. E di seguito, quale personaggio impolitico, quale partito impolitico si sarebbe permesso, con il silenzio assenso di tutta la plebaglia italiettina, di toccare l’Art 18 dello “Statuto dei Lavoratori”, il cui Padre fu Giacomo Brodolini, sostituendoLo con il ”jobs act”, per cui ai padroni delle ferriere, agli agnelloidi o agli agnellanti si dava la possibilità di licenziare ”senza giusta causa”  un dipendente con irrisorio indennizzo a titolo di risarcimento? Ma il segretario impolitico di un partito, composto di sedicenti progressisti , nel contempo, capo di un governo sedicente di sinistra! Cioè, il bullo renzi. Cari Miei 25 Lettori,  lo ”Statuto dei lavoratori” E’ stato l’Unica, Autentica Conquista del Mondo dei”tartassati” italietini. La Resistenza, ad onta del sangue versato dalla maggior parte degli inconsapevoli resistenti, fu, come abbiamo più volte, inascoltati, Ribadito, un inutile movimento alfieriano: la libertà di un popolo o del singolo, secondo l’alfieri, poteva essere, soltanto,  conquistata o con l’uccisione del tiranno o con il suicidio di colui che voleva conquistarsi una libertà, esclusivamente, fisica.  Nel 1945, ucciso mussolini, tra l’altro senza regolare processo, di cui aveva, pur, diritto, e la canea dei suoi fidi, il popolo italiettino s’illuse, a tortissimo, di essere libero. In effetti, niente cambiò. Gli atavici mali della società italiettina, corruzione, nepotismo, le prevaricazioni dei potenti, eredi di coloro che avevano posto sul piedistallo il fantoccino  predappiano, cioè, gli agrari,  i mallevadori della nascente e prosperante, per le commesse belliche, industria siderurgica e metallurgica, il clero della religione cattolica, di fatto, se non “de jure”, ancora, “religione di stato”, erano, ancora, in azione, a stritolare sotto ferreo , dispotico controllo le masse italiettine, senza, come sempre, attributi. Anche, la tanto magnificata  “costituzione” (non Sintesi  tra Posizioni Ideologiche Diverse o tra Diversi Interessi,  fatta di squallide giustapposizioni,  permeata, articolo dopo articolo, comma dopo comma dei singoli articoli, di palesi contraddizioni, sì che , quasi, sempre, un diritto riconosciuto nel primo comma di un articolo, viene disconosciuto del tutto o in parte nel comma seguente), sa del gattopardesco: “cambiare tutto, per non cambiare niente”. IL fatto tragico è che tutte le rivoluzioni vengono scampanellate dai rappresentanti delle classi che, a rigore di logica, le moltitudini affamate dovrebbero,senza mezzi termini, combattere. Invece, esse servono per fare l’”ammuina”, cioè, prendere o  occupare la bastiglia in francia, per sconquassare il ”palazzo d’inverno”, dove risiedeva lo ”zar” di tutte le russie, in russia, a dare l’ultima scudisciata a mussolini con lo sciopero generale a milano. Mentre i rappresentanti delle classi, di cui sopra, storicamente, universalmente (dove si sono svolte rivoluzioni),  della borghesia, dopo avere annunciato il fatidico ”armiamoci e partite”, nelle stanze dei bottoni”, nei comitati centrali, nelle direzioni, finché la rivoluzione, da essi proclamata non si metta a regime, cioè, non ritorni al punto di partenza, con la sostituzione, ad esempio, di luigi XVI con napoleone bonaparte in francia, con la sostituzione di nicola II con putin in russia, con la sostituzione del predappiano con un qualsiasi salvatore della patria, che requisisca le prerogative del parlamento, come nell’italietta ( i tempi di gestazione del ritorno allo “status quo ante” sono diversi per la specificità dei contesti in/da cui i movimenti rivoluzionari crescono, agiscono, si spengono, mettendosi a regime: in francia bastarono 20 anni, in russia, oltre 70 anni, nell’italietta il “punto e a capo” sta per essere proclamato), si scannano a vicenda, fisicamente, o , a poco a poco, gettano alle ortiche i panni rivoluzionari, gli atteggiamenti demagogici, populistici e mostrano, senza vergogna, di essere dei borghesi, che hanno approfittato di evidenti, ingovernabili malesseri sociali delle masse, per cambiare uomini al potere, non il come, il perché, le finalità del governare,  caratteristiche del governare, che appartenevano agli uomini sostituiti. Pierre victurin vergniaud, un girondino francese, prima di essere ghigliottinato, pronunciò la condanna di tutte le rivoluzioni, poi, ripresa da Marx:” La rivoluzione, come Saturno, si mangia i suoi figli”, fisicamente o spogliandoli della patina, della maschera rivoluzionaria. Cari Miei 25 Lettori, come non dare ragione allo sfortunato girondino, se solo pensiamo ai togliatti, a berlinguer, ai d’alema, ai bertinotti, ai vacca, ai veltroni, etc.,etc., etc., ai nenni, ai pertini, ai craxi, ai nencini e nencinetti nostrani?

Pietro Aretino.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Pubblicato il 8 Marzo 2022

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio