Minima moralia (Meditazioni sulla Vita Offesa. T .Adorno (154)
coelho proclama: “Abbi pazienza”. Bene, si fa per Dire, già essere in vita o per vivere, bisogna essere armati di tanta pazienza, specie, se , quando le comunità, si fa per Dire, famigliare o quella sociale, si fa per Dire, in cui il caso, senza chiedere il nostro consenso, ci ha inseriti, altro non sono, che due miserabili condomìni.
Nel “south carolina” si ritorna a giustiziare i condannati a morte con la fucilazione. Perché? Presto detto: i condannati a morte in quello “stato”, e non solo degli “usa”, hanno due alternative per essere ammazzati: l’”iniezione letale” e la “sedia elettrica”. Ovviamente, poiché lo stato boia statunitense non riesce a superare la difficoltà di reperire il “mix di veleni” necessari per l’ ”iniezione letale”, in quanto le case farmaceutiche, per motivi umanitari, ne hanno vietato l’esportazione nel paese, democraticamente, più buonista, pacifista(?????) al mondo, le autorità di esso hanno preso la misura, caldeggiata da un deputato democratico (il nome e il cognome di codesto assassino, per delega, non interessa, interessa, invece, l’aggettivo democratico, per rilevare, se pur ce ne fosse bisogno, che nel paese, fondato da delinquenti, criminali, fuorusciti dall’europa, la nomenclatura al potere si vesta, pure, da democratica o da repubblicana, la pasta umana di essa è quella dei loro “d’antan”), di usare la ”fucilazione” contro i” morti che camminano”.Tanto, anche, perché ad essi le autorità “usa”, bontà loro, danno la facoltà di scegliere come morire, ed essi, per trascorrere qualche attimo in più sulla ”Terra”, scelgono l’iniezione letale, sapendo che negli “usa” il veleno per la bisogna della loro esecuzione scarseggia. Il deputato “democratico”, di cui sopra, ha giustificato il suo caldeggiare la” fucilazione”, in quanto egli ritiene (come se l’abbia saputo da chi ha provato siffatto tipo di ammazzamento!!), che la fucilazione è il modo meno doloroso di morire per i condannati a morte. Ma quale animo delicato in un mallevadore dello stato assassino! Vorrei ricordare che nella russia, in questi giorni considerata il “male assoluto”, la pena di morte è stata abolita, già, nell’era gorbacioviana, cioè, da molto prima della caduta del muro di berlino. Mentre negli “usa” un tipetto alla biden, ora starebbe a fare la calzetta da pensionato, invece, di dare lezioni di onestà, etc.,etc.,etc., agli abitanti del pianeta ”Terra”, se solo avesse accennato, durante la sua campagna elettorale, di avere la lontana intenzione di proporre al congresso l’abolizione della pena di morte, sarebbe stato atterrato da un assordante coro di fischi, eseguito dalla maggioranza del popolo statunitense. Di contro nella ex unione sovietica, pur con tutti i gulag di questo mondo, l’abolizione della pena di morte passò senza alcuna protesta del popolo russo. A corredo di questa Mia Denuncia, vorrei Ricordare ai Miei 25 Lettori che la polizia negli”usa” continua ad uccidere i fermati, soffocandoli con ginocchiate imposte sui colli di essi. Morale della favola: ”Chi non ha peccati…”. Il Mio Maestro, Giuseppe Semerari, Propugnava la Necessità della “Regressione Barbarica”. Per i Greci “oi barbaroi” erano gli stranieri. Pertanto, l’uomo deve “estraniarsi” dalla sua storia, dalla sua cultura, da tutto ciò che lo hanno reso “caino”. Insomma, Deve Cominciare da Capo, Deve RifarSi, Diventando Straniero a se stesso, a ciò che è stato nei millenni. Da nessun dio la Speme, ma da se stesso, dall’Infinito, che è in lui. Kant aveva dimostrato la fallacia di ogni metafisica, Auspicando la “Rivoluzione Copernicana”: Dall’uomo, che Contempla e Fa Sua la Razionalità dell’Operare della Natura, l’ “HOMO NOVUS”.
Bisognerebbe Interrogarsi sulla Verità, proprio quando o se si è ai margini della Luce o lontani da Essa.
Quale fine disonorata o disonorevole quella degli ex pciniani, a loro dire, mai, mai stati comunisti. Ad esempio: tra mille e mille altri, colui che il miglioramento auspicava, non si sa di cosa e come la cosa si potesse migliorare, fa il pensionatissimo ex patrocinatore dell’esportazione (dove, a chi, per avere altri clienti o sudditi da spolpare?) armata dalla “nato”, cioè, dagli “states”, delle formali democrazie, in realtà, “democrature” occidentali e mallevadore dei bombardamenti aerei francesi su gheddafi, ordinati da sarkozy, che doveva dei soldini al dittatore libico, prestatigli per la sua campagna elettorale al cadreghino di presidente della repubblica transalpina; l’oggi, a suo dire, ex clintoniano, ex pciniano, giammai, comunista, ma, appena nato, da suo padre iscritto alla nomenclatura pciniana, sì che di onori si ornò e di pane buono, pciniani, fino alla “caduta del muro di berlino”, oggi, fa il cineasta, il romanziere, egli avendo, ancora, buone ”entrature” in case editrici, essendo stato il ”pci”, durante il corrotto cinquantennio della democattolicità, il gestore, con essa inciuciante, del culturame italiettino, e in fabio fazio, il sacerdote della sottocultura letteraria e pseudomusicale media, un amichevole volano pubblicitario; un massimo di nome e di impolitica nomea, addirittura, indagato per traffico d’arme. Ahimè, le rivoluzioni e le alfieriane resistenze, che si mangiano i loro figli: alcuni finiti nelle leopardiane are, tal altri nelle cambronnate pozzanghere!
Goran Pandev, il calciatore della nazionale della Nord Macedonia, vicino ad appendere al chiodo le scarpe bullonate, comunque, già, ottimo centravavanti dell’”inter”, del “napoli”, della ”lazio”, del “genoa”, attualmente, in forza al “parma”, era stato un Buon Profeta, quando, intervistato dal “Corriere della sera” aveva Proclamato: ”L’incontro di calcio tra l’ ”Italia e la Macedonia Nord” non avrei, mai, voluto che si disputasse, ché io non so per quale delle due contendenti tifare, in quanto la “Macedonia Nord” E’ la Nazionale del Mio Paese Natio, l’italia è il paese, che mi ha dato tutto: sono un italiano naturalizzato e i Miei Figli sono nati in italia. La nazionale italiana ha i favori del pronostico, in ogni caso attenti alla Nazionale della Macedonia Nord, ché E’ Stata Capace di Battere in germania i tedeschi. Il calcio italiano, però, è in forte declino tecnico”. Infatti, a palermo, la Nazionale della Macedonia Nord ha Battuto per 1 a 0 l’italietta degli italiettini, compionicini d’europa, a loro insaputa. IO non Sono, giammai, Stato un Pennivendolo (per ValerMi di un appellativo, da scelba, democattolico siciliano, ex ministro dell’interno, mazziere di professione contro gli operai, nonostante incardinato in un governo, nato dalla “resistenza”, usato per irridere Chi Utilizza/i la penna, per Esprimere le Proprie Opinioni “de humanis rebus”), pronto a salire sul carro del vincitore e da esso discendere, con altrettanta prontezza, quando il vincitore diventa uno sconfitto. Ma i Miei 25 Lettori Possono, Potranno Testimoniare che a ME, già, in tempi non sospetti, la nazionale di mancini non era mai, piaciuta, nonostante i pennivendoli (che scelba, se, ancora, fosse vivo, probabilmente, collaterale con le mafie, avrebbe a ragione definito, sprezzantemente, tali) della carta stampata, delle televisioni, dei “social” ne avessero, ognora, intonato il peana e, ancora, irragionevolmente, lo intonino, nostalgicamente, prendendo atto dei rottami della nazionale manciniana, sconfitta dai Macedoni. I pennivendoli si sorprendono, ora: che il presunto migliore giocatore degli europei, per avere parato due (???) rigori sbagliatissimi (l’adagio recita: ”rigore parato, rigore sbagliato”), cioè, il dannarumma, messo in panchina dal tecnico del “psg”, essendo stato il responsabile accertato dell’eliminazione della squadra francese dalla ”Coppa dei Campioni” Europea, si sia fatto “uccellare” (ehhh, Gianni Brera!) da un tiretto, blando, blando saltellante al 92° davanti al suo corpo da gigante; che l’italietta, presunta incantatrice per il suo gioco magico, da un po’ di tempo, forse, perché, sazia della vittoria agli europei inglesi, si sarebbe, inspiegabilmente, seduta sugli allori, producendo tanto gioco, inversamente, proporzionale, ai tiri nella porta macedone scagliati. Quale gioco magico, quale incanto! IO MI sono, sempre, annoiato, da spettatore televisivo delle partite giocate dalla nazionale manciniana. Per ME, gioco c’è (Sto Imitando, Ricostruendo lo Stile Comunicativo di Quel Magnifico Simpaticone, che fu Maestro di mancini, cioè di Boskov) quando, con tre o quattro passaggi, con veloci verticalizzazioni dei centrocampisti, si dona/i un appetibile pallone agli atttaccanti, specialmente, al centravanti, sempre ben appostato nell’aria di rigore avversaria, e si scaglia/i una feroce, cattiva ”cness”(tiro in porta micidiale, nella lingua bitonotina) alla Levratto o alla Bitontino Pierro, che si faccia ”goal” o non si faccia. Ora, immobile sarà, pure, un centravanti modesto,”supra” valutato, spesso sostituito da mancini, che, pur, ha ,sempre, insistito, sperato in lui, ma come si fa a segnare, con le difese avversarie schierate, perché il gioco lento dei calciatori manciniani, fatto di passaggetti orizzontali, permette ad esse di organizzarsi per la bisogna difensiva, velocemente? Non ho, mai, visto operare, diversamente, il centrocampo manciniano, composto dai tre nanetti: barella (da mo’ che non perviene nell’ ”inter” e nella nazionale manciniana!) da jorgignho, il rigorista, che ha affossato la nazionale manciniana, da verratti, considerato il calciatore, “dai piedi buoni”, ma non buono nel fare lanci da 40 metri, quei lanci che, in passato, ho visto fare, anche, da calciatorini di squadre parrocchiali. Il gioco c’è, o è possibile, se una Buona Percentuale di Giocatori in una Squadra di ”Calcio” Sia in Grado di Superare l’avversario, con Scatti da Centometrista, cioè, abbia ”corsa” e sappia, vorticosamente, driblare. Ahimè, quale nostalgia del “passo doppio” di Biavati! Ebbene, nell’italietta manciniana il solo Berardi sarebbe in grado di tentare uno scatto nell’uno contro l’uno di turno o un “dribling” riuscito. Per non Parlare delle ultime scelte, poco coraggiose di mancini. Infatti, avendo le prestazioni poco brillanti, di belotti e di immobile esaurito le sue spemi, perché non ha tentao ”statim” con Raspadori e, soprattutto, con Il tatuatissimo, da fare schifo, Scamacca? Che per la sua stazza in altezza, avrebbe potuto fare male, come in gergo, si schiamazza nelle curve malavitose, ai Macedoni, che, spesso, si rifugiavano “in corner”, paventando improbabili assalti letali dagli sfertili attaccanti italioti? Il presiedente della “federcalcio” gabriele gravina, commentando, con struggente amarezza, la nuova esclusione dell’italietta dai prossimi “mondiali di calcio”, ha avvertito ciò che IO in Molti Miei Scritti ho Avvertito e, cioè, che il declino del calcio italiettino deriva, soprattutto, dalla scarsissima utilizzazione dei giovani italiettini in tutti i campionati di calcio italiettini, in quanto dirigenti italiettini e tecnici italietini sono affascinati dai cognomi in “cic” o in inho”, pur se i titolari di essi siano/sono autentiche sole. Codesti gli italiettini, ai quali abbiamo delegato il Governo delle nostre faccende e la Risoluzione dei nostri problemi: non sanno Intuire, prima di constatare “de facto” che siamo, in ogni campo, ai piedi del calvario.
Pietro Aretino
Pubblicato il 17 Maggio 2022