Cultura e Spettacoli

Minima moralia (Meditazioni sulla Vita Offesa. T. Adorno) (21)

Ho visto, da qualche parte, la foto del figlio di grillo, il fondatore del “m5s”. Un ragazzo belloccio, palestrato, come, a milioni, se ne vedono in giro tra gli spalti degli stadi, nei pub, nelle discoteche, movidando, “sed”, a prima vista, a pelle, “in interiore iuvene nihil”. Fra una decina di giorni, ad anno parascolastico, appena a regime, i non studenti italiettini si ricorderanno, con le chiappe, ancora, abbronzate, come quelle del figlio di grillo, non del loro presente di vuota interiorità, come quello, certamente, di tanti loro genitori, ma di un futuro che pretendono sia reso meno appeso, meno condizionato all’/dall’alea dei cambiamenti climatici.  Cioè, pretendono che qualcosa sia fatto, per la loro sopravvivenza, addirittura da quella manica di uomini al potere e da quel branco di qualunquisti (la maggior parte dei loro genitori), che li hanno mandati al potere, per gli uni e per gli altri, da giovani: solo  il sesso, importante, la palestratumeria,  il pub,  le discoteche, la movida e, forse, qualche dose di allucinogeni. Cosa credono i non studenti italiettini e i loro pari d’età, ieri, tutorati dalla sorellina tunberg, a casinare davanti alla “casa bianca”, che siano stati, da giovani, i trump, i balsonaro, i putin e molti altri inquilini provvisori dei”palazzi”, sul pianeta “Terra” sparsi, molto lontani da loro, in quanto a scarsità spirituale, culturale, in quanto a Visione del Mondo, che potesse Dare, una volta in grado, nella possibilità di Agire ”pro Bono Humanitatis”, una Svolta alla Storia degli umani rapporti, rendendoli, finalmente “DIS”umani?  Cosa credono  i non studenti italiettini che ai più dei loro genitori non debbano addebitarsi poche Frequentazioni di Librerie, di Biblioteche e, pertanto, solo letture di manualetti scolastici e dispense universitarie? Per il resto lontananza assoluta dai drammi del Mondo, che si esprimeva in atteggiamenti negligenti nei riguardi di ciò che non fosse il loro”particulare”; che diventava prassi, ispirata dalle consuete locuzioni della plebaglia napoletana:”Non sung cazz miei, nun m ne fut” e tanto altro di peggio. E behh, i fantoli attuali,  come fanno a sperare che siffatta umana congrega di adulti possa loro assicurare un futuro? Allora, sono i giovani di oggi che, con lo Studio sulle Leopardiane ”sudate carte”, hanno l’Obbligo, il Dovere di Formarsi: una Coscienza, una Consapevolezza dell’Alterità, diversa da quella dei loro maggiori, ammesso che Ne avessero Una, imprigionati nelle egoistiche carceri, negli esclusivi orizzonti della famiglia, dello stato; la Convinzione interiorizzata, incarnata, quasi, di Appartenere a una sola Famiglia, l’Umanità; di Abitare una sola Casa, il pianeta”Terra”, da Custodire, da Salvaguardare, da Tenere in Ordine, come, normalmente, custodiamo, la casa che, da piccoli uomini, malati di familismo amorale, occupiamo. Nella Lingua di bitonto si Recita: ”U vambasciul tu a da scava’ da te stess (il lampone devi essere tu a scavartelo)”! Per ritornare al figlio di grillo, IO Sono  Persuaso che nella vita di ogni uomo c’è una pedana di lancio, costituita dal tempo in cui egli nasce, dallo spazio nativo, dall’ambiente sociale, culturale, politico, in cui egli è proiettato, dal”dna” dei genitori, dalla loro visione del mondo, dagli esempi che gli offrono, da ciò che fanno o non fanno nell’umano consesso, da ciò che dicono o  omettono dire. Orbene, nella misura in cui noi ci appiattiamo nel nostro esistere sulla pedana di lancio di partenza o la sconfessiamo “in toto”  o in parte, la pedana di lancio è un elemento ineludibile del nostro “essere uomini”, dei rapporti che noi intratteniamo con la Natura e con i nostri simili. Grillo, quindi, è responsabile, pur in minima parte, di ciò che è e di come appare il figlio, cioè, belloccio, ma insensibile, menefreghista, se il mondo si volga a dritta o a manca, o francia o spagna, basta che se magna, mentre Bisogna Essere Partigiani, Coerenti, Decisi, Inflessibili, per un’Idea o per un’Altra, per il Bene o per il male, per gli Sfruttati o per gli sfruttatori, per chi blatera: “prima questo e dopo quello” o per Chi E’ Disponibile, Evangelicamente, nei riguardi di Chiunque abbia Bisogno di Noi, da qualsiasi parte del mondo Venga, ché, come Noi, E’Nato sulla”Terra”, su una  sperduta “schiusc”, su un granello di zolla nell’Universo Infinito e sconosciuto. Tale il figlio biologico di grillo, tale  il figlio politico, il di maio, belloccio, mano nella mano della fidanzata, nel timore di perderla, con la quale si sbaciucchia, lingua su lingua, davanti ai fotografi, per la bisogna avvisati, e, dopo un anno di potere o al potere, solo autoreferenzialità, senza pudore, ovviamente, machiavelliamente, mascherata. Quale novità ha portato nella vita politica italiettina l’ ”ensemble” di giovanotti, per la più parte disoccupati, fondato da grillo? Già ad esaminare le votazioni, da loro riportate agli esami di stato, si capisce che avrebbero potuto aspirare, caso mai, a   fare parte delle imprese,  che si occupano di pulire i cessi dei”palazzi” romani, non ad esserne, nientemeno, i provvisori sovrani. Qualcosa dal loro anfitrione hanno, quindi, preso; di maio, ad esempio, è comico, è ridicolo con le sue apparizioni sui balconi dei”palazzi”; quando scende in piazza per perorare l’” impeachment” di mattarella; quando nomina lino banfi, ambasciatore italiettino presso l’”Unesco”, non conoscendo egli e il suo nominato le nobili Finalità di questa Internazionale Agenzia; quando si fa fotografare alla”sedia”, come uno che comanda. Ma Chi Comanda Incide, Si Lancia, Si Spinge nella Storia e, similmente, Lancia, Spinge nella Storia la Comunità che Governa. Invece, gli scolaretti di grillo ”manent optime” nel presente, costringendo l’italietta e gli italiettini a soffrire non solo ne presente, ma ad essere in gramaglie nel futuro, se ci sarà. L’altro giorno apprendevo che le centrali nucleari francesi sono insicure per la loro vecchiaia, ché costruite negli anni settanta del secolo scorso. E codesti “ordigni di pace” sono a un tiro di schioppo dalle discoteche, dalle movide, dai pub dalle alcove sarde del figlio di grillo e dai suoi affini, si fa per dire, politici!

 

Se  non erro, l’abbassamento delle tasse dovrebbe essere uno dei punti qualificanti del governo del cambiamento 2. Tanto cambiamento che i “rumors”, ovviamente, germinati da fonti governative, ci stanno preparando ad un rinnovato bombardamento di tasse. Per cominciare il ”miurente” ministro grillino, di nova nomina (illustre sconosciuto da ME), ha nunciato una tassa sulle merendine, per poter offrire qualche obolo in più ai poveri insegnanti del parascolastico italiettino, essendo stato messo in “non cale” Ciò che Compete, seriamente, rigorosamente, indefettibilmente alla scuoletta Italiettina, per Riessere Scuola. I grillini tutti, invece, hanno nunciato che proporranno una tassa sui prelievi bancari, che superino i 1500 euro, per salvare gli italiettini dal “tornado” dell’aumento dell’”iva”. Ciò accade, a dire il vero è, sempre, accaduto, ma con i banditori del ”cambiamento”, viepiù, quando, per potere posare il culo su una istituzionale poltrona, si fanno promesse, che si sanno insostenibili per l’inopia del pubblico erario e, se la poltrona un popolicchio ebete concede, il concessionario della poltrona, per paura della corrente del tevere, biondo e limaccioso, in cui dalla plebaglia potrebbe essere adagiato, se non si sforzasse in qualche modo di tenere fede alle promesse fatte con troppa leggerezza, incompetenza e, forse, in malafede, si mette a grattare il barile di qua e di là, a pioggia, e finisce col distrarre fondi necessari a risolvere pratiche e problemi pregressi e, magari, più urgenti. Infatti, il governo del cambiamento 1 per legiferare”pro salvni e pro di maio”, i mallevadori di esso, sulla”quota cento” pensionabile, e sul “reddito di cittadinanza”, ha dissanguato le casse dello stato, come mai era stato fatto in passato. Quando la coperta è stretta, se ci sono incompetenti autoreferenziali (altro che bene del paese, del popolo, della nazione e fregnacce d’antan o d’annata) a gestirla, a destra o a manca, il culo di coloro che, irresponsabilmente, donano loro, su un piatto d’argento, il laticlavio, rimane, ognora scoperto.

 

Ai genitori di oggi, della medesima pasta sottoculturale dei loro figli, come ho, spesso, Lamentato, Geremidiato, non interessa altro che la cartaccia per i loro pargoli, inservibile come carta igienica, perfino. Alcuni Insegnanti di buona Volontà Immaginano, Auspicano e, nobilmente, Parlano di”Staff”,  di”Insiemi” nella Gestione Didattica della scuoletta italiettina. Branchi di individui, invece, in essa, senza alcuna Progettualità Culturale, Etica, Politica per le future generazioni, facitori, caso mai, di miserabili progettini autoreferenziali, che riempiono gli anni, che un secolo fa furono scolastici, di tonnellate di parascolastico, utili a elargire qualche visibile medaglietta ai dirigenti parascolastici, qualche obolo agli insegnantucoli, referenti di essi, e qualche applauso da”zecchino d’oro ai clienti dei vari istituti parascolastici, di cui si appropria l’inconsapevolezza vanesia delle loro papine e dei loro mammini. Ovviamente, da decenni, alla fine di ogni anno parascolastico:”Todos Caballeros”., in quanto scrutini ed esami di quinta elementare, della fine del ciclo dell’obbligo, di maturità, si fa per dire, sono, esclusivamente, inderogabilmente, rigorosamente (Cito un avverbio usato nella pubblicità della pasta”…”), in qualche, non rarissimo, caso, mafiosamente, “pro forma”. Se Apriamo gli occhi, finalmente, per la Salute Spirituale, Culturale dei nostri adolescenti, le vere vittime della viltà, dell’indolenza, della pigrizia di noi adulti, dovremmo Ammettere che chi è genitore, chi è insegnante, chi recita entrambi i ruoli di insegnante – genitore non Sta Facendo il Lavoro, ciascuno nel suo piccolo spazio, che Dante Riconosce al suo Maestro, Brunetto Latini:”Tu mi insegnasti ad ora ad ora come l’uom s’eterna”. Allora, genitori, insegnanti, volete Rientrare “in Interiore Homine” e Rivedere, senza farvi sconti, la vostra “paideia”, se di essa si tratti o non sia qualcosa di, drammaticamente, altro?

 

Una minoranza di vecchi preti sciti sciiti babbioni, in nome di un dio, forse, ignaro del loro criminale oscurantismo, imprigiona con irrazionali divieti, che hanno a che fare con una morale di parte o relativa, non con l’Etica, Assoluta, ché Sorgiva da Comportamenti alla Razionalità Ispirati, uno Splendido Popolo di antica Civiltà. D’altra parte, dove  ci solo le teocrazie o regimi,in cui è invasiva la prepotenza ideologica dei preti, qualche che sia la religione professata (noi europei ne sappiamo qualcosa e noi italiettini, specialmente, ospitando nel cuore della nostra un  penisola un “enclave”, sia nel passato remoto, sia in quello recente, se non recentissimo, responsabile di diversi cruenti illeciti, eufemisticamente, Discettando), le porte delle carceri furono, sono e saranno, sempre, aperte e i patiboli, ognora , innalzati per coloro che Testimoniarono, Testimoniano, Testimonieranno, quotidianamente, Di Essere Uomini e Donne Liberi, anche col rifiuto della Vita. Esemplare il rogo preparato dai vicari del nazareno per GIORDANO BRUNO.

Immane pagliacciata, quella rappresentata e recitata da conte nel trasmettersi, mezzano giorgetti, ex sottosegretario alla presidenza del consiglio dei ministri, la campanella, simbolo dei poteri e delle facoltà del presidente del consiglio dei ministri. Da conte a conte o,meglio, da conte 1 a conte 2, sperando che tra qualche mese, visto l’avvio non proprio in consonanza di visioni del mondo tra il “m5s” e il “pd”, i due soci di maggioranza del governo, appena nato, il conte 2 non debba nella sua interiorità lacrimare alla consegna ad un altro sconosciuto, come egli era, alla nascita del conte1, della campanella che, qualche giorno fa,si autoconsegnò tra la generale ilarità.”O tempora…”! Tra l’altro, essendo il rito della campanella, non prescritto dal medico, conte avrebbe potuto e dovuto esimersi dal fare declinare l’istituzione che, provvisoriamente, rappresenta, nell’ineffabile ridicolo.

 

Auguri di lunga vita e in buona salute alla senatrice liliana segre,”tamen”, vorrei sentire, da lei pronunciate, qualche volta o, una buona volta, Parole di Comprensione e di Solidarietà nei Riguardi del Popolo Palestinese, vessato, angariato dalla minoranza, ortodossamente, ebraica, che governa lo stato d’israele, i cui metodi non si discostano molto dai metodi usati dai nazisti, per trucidare sei milioni di ebrei, inermi e innocenti. Quelli, specialmente, se non solo Quelli Dimoranti nei ghetti sparsi per tutta l’europa, indifferente, se non sodale con i carnefici. Se la senatrice liliana segre ha, di contro, fatto, a mia insaputa, non giustificabile, ciò che Sarebbe Stato, È suo Dovere precipuo Fare, le Chiedo, umilmente, scusa.

 

Ai non studenti italiettini, ai quali in questi giorni si sono riaperti i cancelli della loro parascuola, auguro.  ovviamente, non di Cuore,, un ottimo, ovviamente non per il loro futuro, anno parascolastico 2019 – 2020. Ah, dimenticavo gli auguri alle papine e ai mammini che, parascolasticamente, non saranno in ansia per i loro cuccioloni. Non si preoccupino essi, il futuro aspetterà le nuove generazioni smartophonate sulla riva del fiume. E’ fattuale, direbbe colui che, solo per calarMI nella attuale incultura italiettina, cito, a malincuore.

Pietro Aretino, già detto, Avena Gaetano

 

 


Pubblicato il 17 Settembre 2019

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio