Cultura e Spettacoli

Minima moralia (Meditazioni sulla Vita Offesa. T. Adorno) (88)

Se altro non sarà possibile fare, esperire in parlamento, si sente grugnire: ”Al voto, al voto, che il popolo sovrano decida”. Perché esiste nell’italietta o dell’italietta un popolo? Una massa, eticamente, anarchica di condòmini, senza Passioni, senza Civica Deontologia, non sociale, non solidale, assolutamente, impreparata ad Esercitare quella Sovranità, che i Costituenti le Riconobbero nel 1947. Ieri sera, 29 gennaio 2021, un omino, di nome fico, tra gli onori militari, quali si convengono alla terza carica dello stato, è salito al”quirinale”, per ricevere dal capo dello stato, mattarella, un inutile incarico,”pro forma”, per dare seguito a protocolli ,a procedure istituzionali. Il popolicchio, di cui sopra, ha permesso che quell’omino fosse un importante personaggio delle italiettine istituzioni, un laureato in “scienze della comunicazione” con una tesi, MI dicono, su gigi d’alessio; che il bibitaro, di maio, arrivasse alla”farnesina”; che la meloni, che salvini, che renzi, che il democristiano conte, che berlusconi, che buonafede, che una turba di senz’arte, né parte, che casalino e, in passato, che andreotti, che una galeottata di corrotti “dc”, che uno stuolo consistente di, mai, comunisti (secondo la loro confessione dopo la caduta del “muro di berlino”), che etc.,etc., etc., decidessero, decidano della Mia Vita e di quella di Pochi Altri Uomini di Buona Volontà, che, pur, Operano nell’italietta. Al voto, al voto! Ahi, democrazia, potere, purtroppo, di un’entità fantasma, che non esiste, dal momento che non c’E’ l’Uomo o gli Uomini e, certamente, non ci Sono, mai, Stati, se è vero che un voto, formalmente, democratico si risolse con la condanna a morte di Socrate e la turba, interpellata dal governatore romano, preferì salvare barabba, non il nazareno. Pertanto tu, o democrazia, non sei il migliore tra  peggiori regimi, ma una cloaca di manigoldi, che formano infernali maggioranze più tiranne dei tiranni non mascherati. Tra l’altro hitler, mussolini, trump ”et similia”, democraticamente, divennero tiranni.”Ecce, Historia, quae non docet, sed nos certiores facit de  humanis rebus”.“Mi piace il vento, perché non si può comprare”. Erano codeste le banalità dell’avvocato agnelli, prese per il massimo della Saggezza, da chi aveva e ha bocca, orecchie, naso buoni, ma che servivano a nascondere l’avarizia sua e della sua famiglia.Leggo su ”facebook” che un simpatizzante del ”Psi” si pone e pone ai suoi compagni la domanda, assillante, per i tempi: ”Compagni, il “Psi” ha qualcosa da spartire con i “5s” ?”. Essendo tramontate le Ideologie, dismessi i Principi Etici, nessun “io” ha Qualcosa da Spartire con un “tu”, se non l’esasperata, schizoide chiusura egoistica nei propri interessi. Pertanto l’”io” e il “tu” non sono, assolutamente, nella condizione psicologica, culturale, etica per incontrarsi ed abbracciarsi, in quanto, spiritualmente, lontani, pur, se, fisicamente, vicini sugli scranni delle massime e periferiche assise istituzionali.Secondo casini, conte avrebbe sbagliato tutto e imbarazzante sarebbe stata la sceneggiatura del suo teatrino sulla crisi di governo. L’ex democristiano, pupillo di forlani, ha proseguito elogiando craxi e de mita, che, pur vicendevolmente, promettendosi di “non stare, ovviamente, politicamente, mai più, insieme, poi, sapevano ricucirsi”. Morale della favola: E’ tanto pravo il politicume di oggi, che ci costringe ad avere nostalgia di quello della prima repubblica.Domanda: ”Il ’calcio’ ha subito una mutazione rugbistica e i calciatori sono diventati rugbisti?”. Qualche settimana fa, allo stadio”Meazza” in milano, di scena, si fa per Dire, milan-inter e come, ormai, non si dovrebbe più vedere: gioco, orrendamente, spezzettato da sgambetti, calcioni, manate, gomitate, insomma, da falli da codice penale e, per non farci mancare niente, la rissa miserabile, diseducativa nei riguardi di tanti adolescenti che non hanno mancato di visionate la partita attraverso il tubo catodico, tra lukaku e ibraimovic, con vicendevoli insulti alle loro madri, mogli e sorelle. Omuncoli, che meriterebbero di non calcare più  i campi di calcio, se il “sistema calcio” avesse una “Governance”, Composta di Seri Addetti ai Lavori. Omuncoli che, nonostante tutto, da compagni intervistati, dai loro allenatori, da gran parte dei giornalisti sono stati giustificati con il consueto “mantra”: ”Certi episodi sui campi di ‘calcio’ci stanno”. Sui ampi di calcio di oggi, ma erano, senza fallo, non tollerati sui campi di ”calcio” di ieri. A proposito del “gioco” non pervenuto, nel primo tempo della partita, milan-inter: un tiro in porta da parte dell’inter, parato dal portiere milanista, e un tiro in porta da parte di ibraimovic in rete; nel secondo tempo: catenaccio del milan, una rete su rigore di lukaku e una punizione in rete di eriksen. Tutto qui. Quanti milioni al mese in stipendi percepiscono gli atleti, messi in campo, nella partita, di cui stiamo discutendo? Qualche giorno fa, Leggevo su “facebook” che per il ”covid” le squadre di ”calcio” europee hanno perso miliardi e che l’inter è in difficoltà nel pagare gli stipendi ai suoi dipendenti, calciatori e affini. Ribadisco: si caccino i mercenari del pallone, tecnici, giocatori, e in tutti i campionati si facciano giocare i ragazzi a rischio, appartenenti alle città o borghi, iscritti ad essi. Ultima annotazione: per il milan il solo italiano era romagnoli; per l’inter, gli unici italiani erano barella e darmian (mezzo tempo). Allora, IO Chiedo ai miei 25 Lettori: ”Non è ridicolo definire italiani i campionati di calcio, dalla serie “A” a quelli dilettantistici, coppa, supercoppa, se gli italiettini in campo si vedono, come le mosche bianche? Non ci vorrebbe un redivivo andreotti con un decreto “ad hoc” che riportasse gli italiettini in campo?

L’arabia saudita, ovvero, il regime di una dinastia oscurantista, feroce, rapace, che con il terrore requisisce e fa suo il petrolio, ricchezza di tutto un popolo, è un’alleata dell’italietta, si giustifica renzi, per il suo inopportuno viaggio, finalizzato al suo incontro con il sanguinario principe ereditario di essa. E’ vero che la”realpolitik” della buon’anima di bismarck’s è, ancora, usata nelle relazioni internazionali, per cui, pensa renzi, 80mila euro annui sauditi, valgono bene una lisciata di peli al ras saudita, che glieli concede.”Tamen”, che il putto gigliato osi parlare di ”rinascimento saudito” in un paese, in cui non v’è, assolutamente, parità di genere; in cui il boia non ripone, mai, il macete nel ripostiglio; in cui si decapitano i dissidenti politici e, poi, si crocifiggono, è una grave menzogna. Per non dire che in arabia saudita, come in tutte le teocrazie, compresa quella vaticana, non si fece e non si fa giustizia, Applicando il Diritto, ma facendo riferimento alla morale del “libro”(la “bibbia” in un primo momento, la tradizione giurisprudenziale, dai papi prodotta, in un secondo momento, per i cattolici; il ”corano” per i mussulmani, ad esempio), che sa del profondo, cruento medioevo europeo cattolico, tempo in cui  si  bruciavano sui roghi i presunti eretici, per fortuna superato nel nostro continente, dopo secoli di lotte cruente, di stragi, di genocidi. D’altra parte, ”nomina sunt conseguentia rerum”: si chiamano “religiones”, ché legate al potere, perché ne costituiscono il braccio spirituale. Dio e la paura di dio diventa il sostituto d’imposta del potere.

Meditazioni su bitonto. Nel corso dell’insediamento del nuovo arcivescovo della diocesi di bari- bitonto, non potevano mancare e, infatti, non sono mancate, le parole di benvenuto del sindaco della città, che ha caro l’ulivo: ”Accogliamo, oggi, il nuovo presule della chiesa di “bari – bitonto” nella cattedrale di bari con sentimenti di gioia, di speranza, di fiducia, etc., etc., etc.”. Ebbene, le parole, che pronunciamo, sono impregnate della storia, che l’uomo ha fatto, storia di avarizia e di sangue, non certo di Carità, di Atti e Gesti Razionali; di prepotenza, di protervia, di genuflessioni ai prepotenti e ai protervi, non di rado, deambulanti, ostentando, al petto e all’anulare, simboli cristiani o evangelici. Se ciascun uomo praticasse di più il silenzio, farebbe tacere la storia, che l’uomo ha fatto, e di cui è stato protagonista e,forse, nel Mondo le cose cambierebbero. Silenzio, silenzio, quindi, ché tutti apparteniamo ad una umanità, che da millenni ripone scheletri nell’armadio, anche coloro che pretendono di parlare e ammaestrare in nome di un improbabile dio e la bocca chiudano coloro che ad essi prosternano sillabe, che non tutti condividono.

 

Il segretario del ”pd” bitontino chiede al sindaco le deleghe, non assegnate, e vuole membri in giunta più organici al partito. Organici al partito? Perché ci sono, ancora, i partiti? E se essi ci fossero, a chi, a cosa sarebbero organici? Ovviamente, “sic stantibus rebus in temporibus nostris”, sarebbero organici a una poltiglia di popolicchio, certamente, inconsapevole della Nobiltà del Concetto di Cittadinanza, della Socialità Solidale e della non negoziabile Necessità di PraticarLa, per Realizzare la Democrazia Sostanziale, finalmente, a dispetto di quella formale, che, dalla Grecia Classica sino ai nostri giorni, l’omino è stato capace impastare, per coloro che ad essa si sono rassegnati.

 

Ancora ferite nel letto del fiume ”Tiflis” e ,quindi, nel parco di”Lama Balice”. Sin da quando frequentavo il Liceo, “Carmine Sylos”, situato su una sponda del fiume ”Tiflis”, amaramente, notavo, nel silenzio tombale, delle autorità di qualsiasi colore politico, delle polizie locali, che privati, con importanti agganci negli uffici politici, tecnici, amministrativi del”palazzo”, estendevano i loro incivili artigli nel letto del fiume” Tiflis”. MI Meraviglio che nell’era delle nuove albe non ci sia discontinuità nella secolare storiaccia di abusi edilizi in bitonto.

 

Buche profondissime nei pressi del museo diocesano di bitonto. Se si facesse ricorso a un intervento del vescovo, facendogli presente che le buche, allignanti nei pressi del museo diocesano, contengono acqua, i cui spruzzi, agevolati da qualche veicolo di passaggio, potrebbero, personalmente, attingerlo, senza riguardo, sono sicuro che il ”palazzo”, illuminandosi di fasci di luce tricolorata, immantinente, tromberebbe: ”Ubbidisco, eccellenza, tutto sarà fatto, sistemato,”in nomine dei”. Per la bisogna il ”palazzo” non mancherebbe di farsi suggerire qualche elementare esito di dimenticata, desueta Liturgia Gregoriana.

Pietro Aretino, già detto Avena Gaetano


Pubblicato il 2 Febbraio 2021

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio