Minima moralia (Meditazioni sulla Vita Offesa. T. Adorno) (99)
Ritroviamo e Reca il Suo Stigma ogni Nostro Sussurro del Desiderio dove il Poeta L’ ha Lasciato. Pensiamo, ad esempio, a ”… la bocca mi baciòtutto tremante” da parte di Paolo a Francesca nel Canto V dell’Inferno.
I pennivendoli della stampa italiettina hanno, contemporaneamente, suonato trombe e campane per il gesto di tal mario mandzukic (pedatore panchinista dell’ ”milan”) che, poiché infortunato, ha ritenuto suo dovere rinunziare allo stipendio di marzo, che per lui ammonta a 300 mila euro al mese. Quindi, codesto pedatore, mensilmente, guadagna quanto un importante funzionario dello stato o di una impresa privata guadagna in un anno. Quindi, codesto pedatore, annualmente, guadagna ben otre 4 milioni di euro. Ed è una riserva, tra l’altro, MI Pare, in età che dovrebbe consigliare qualsiasi atleta, di buona coscienza, ad appendere le scarpette al chiodo! Figuriamoci cosa guadagnano nel mondo del “calcio”, ma anche in altri “sport”, si fa per Dire, atleti e tecnici di maggiore visibilità mediatica (avevo scritto: merdatica, ”lapsus calami”), non so, se di maggiore talento di colui, di cui sopra. Cifre scandalose, vergognose, che offendono la sensibilità di chi, da mane a sera, si schianta, si scassa la schiena, per guadagnare un numero di euro, appena, sufficienti per imbandire la tavola a pranzo e a cena per sé e per la sua famiglia; che offendono Coloro che, dalla fanciullezza fino alla maturità, si sono fatti i calli al culo, per essere stati, per continuare ad essere seduti su una sedia a Studiare e, pur la società, fatta di una massa di idioti, li ricompensa con oboli, appena, sufficienti per Vivere, dignitosamente. Ahimè, Caro Marx, come Tuonasti, invano, quando Proclamasti che Giusta E’ quella Società che a ”ciascuno tributa secondo i suoi bisogni e le sue capacità”! IO non invidio, assolutamente, a mandzukic e ai mercenari, come lui, la vita da nababbi che conducono in non ragione dei redditi, che le società, a cui, provvisoriamente, essendo mercenari, appunto, appartengono, loro forniscono, delittuosamente, sperperando milioni di euro, in dotazione del ”sistema calcio”, IO Lamento che quei denari potrebbero essere Investiti nel Provvedere alla Costruzione di Centri Polisportivi, ove Ospitare Ragazzi a rischio, Appartenenti a famiglie, per vari motivi, in difficoltà. Denari degli”sponsor”, denari provenienti dai botteghini, denari delle reti televisive, denari, quindi, di private imprese, denari, comunque, di pubblica germinazione, che si disperdono nei mille rivoli della vita non castigata, essendo, in ogni caso, atleti, di una caterva di depravati bellimbusti, pur se fra essi, a vista, navigano, mirabili eccezioni. Tanto è possibile, ché una massa di idioti si scandalizza, moralisticamente, qualunquisticamente, del costo della politica (un parlamentare, ad esempio, non percepisce, annualmente, quanto guadagna un modestissimo pedatore di serei ”c”) e tace, vergognosamente, sulle cifre, immeritatamente, astrali, elargite a gente, le cui braccia sono state sottratte ai lavori agricoli, che comprendono i milioni di euro, da ogni idiota versati ai botteghini, per assistere, ormai, a risse, a sputi, isterismi, pedate, gomitate, manate, solito, normale repertorio degli interpreti del ”calcio” attuale. Idioti, massa di idioti, quando vi fate la barba al mattino, date un’occhiata a ciò che nello specchio è riflesso e autosputacchiatevi, se avete un minimo di autocoscienza.
Alle ore 13, quotidianamente, quando va in onda il ”tg2”, cioè il ”tg” in quota della “lega”, di ”forza italia”, dei “germani d’italia”, forze, si fa Per Dire, politiche, si fa per Dire, che rappresentano, tra l’altro, la parte peggiore del cattolicesimo, nonostante bergoglio, ancora, tridentino, appare una conduttrice con al collo, in bella evidenza, il feticcio de l”crocifisso”. Per carità, non vorrei passare per il censore dei privati costumi: per quanto MI Riguarda, la conduttrice destroide del ”tg2” può indossare, nell’apparire in video, tutti i feticci di sua scelta. Vorrei, soltanto, Ricordare alla medesima che la Fede E’ un Fatto Privato, Appartiene al Kantiano ”Foro Interiore”, e da quel “Foro”, silenziosamente, umilmente, fluiscono nel sociale le Parole, le azioni, che Diventano lo Stigma di quella Fede. Esibire al collo il feticcio del “crocifisso” è come esibire, in bella mostra, un anello al dito, in cui è incastonato un prezioso diamante, alla faccia di chi non può permetterselo o non ha alcuna intenzione di permetterselo, in quanto ha altri interessi o altri oggetti preziosi, da desiderare, ardentemente. Insomma, chi siede su un Scranno Pubblico ha l’Obbligo Etico di Rispettare la Infinita Fenomenologia di Particolarità Spirituali, Culturali, Religiose, di cui Si Orna il Pubblico, che non predilige alcuni figli, ritenendo, illecitamente, quando non delittuosamente, gli Altri, figliastri.
Basta fotografie dei centri delle città. Non sono veritiere della situazione urbanistica, sociale, culturale di una comunità. Sono roba da marketing di un tale, ad esempio, che da anni solca il pavimento ceramicato del ”palazzo” di un borgo a nord del borgo metropolitano barese. Bisogna fotografare le periferie, ove il degrado, la sciatteria urbanistica, appunto, sociale, culturale è solare. Finiamola con l’ipocrisia della bellezza di zone della città che, tra l’altro, non è farina del sacco della contemporaneità. Quando i futuri abitanti (certamente, solo abitanti, non Cittadini, come coloro che li avranno generati) di bitonto, ov’IO Nacqui, purtroppo, e non solo di bitonto, rifletteranno sulla invivibilità dei quartieri, che dagli anni del sacco urbanistico, cioè, dagli anni ’60 del secolo scorso, sono stati costruiti per mere finalità di speculazione edilizia, con gli amministratori delle città, con la politica collusi con i criminali speculatori, ci pisceranno, virtualmente, in faccia. Abbiamo solo il dovere di tacere, ché col nostro silenzio e rassegnazione siamo stati tutti, colpevolmente, complici del malaffare.
Le primavere arabe? Ecco i risultati: in egitto il regime di mubarak passa il testimone a una sorta di teocrazia islamica che, a sua volta, lo passa a una oscena dittatura militare; in libia è guerra civile; in marocco regna, ancora, con ampi poteri un re, erede di una dinastia forcaiola; in tunisia, ogni giorno si sciopera contro coloro che sono all’interno del cerchio magico del potere. Allora, di quale primavera si parla, inutilmente, se nei paesi, di cui sopra, insiste l’inverno gelido della disumanità di poteri dittatoriali? Se le masse planetarie non si trasformeranno in popoli, consapevolmente, responsabili della loro sovranità, ed, invero, ciò E’ Utopia, avremo solo rivoluzioni a modello di quelle astronomiche, che partono da un punto, per ritornare al medesimo punto. Da luigi XVI a bonaparte, da nicola II a putin. Pur se il medesimo punto è gestito con la medesima brama criminale dei criminali sostituiti sul trono. Infatti Marx paventava il bonapartismo, come conclusione di tutte le rivoluzioni. Tutte le altre dissertazioni sono masturbazioni intellettuali da perditempo. Per Parafrasare Archimede che Affermava: Ddatemi una leva e un punto d’appoggio e vi solleverò il mondo”, IO, umilmente, Chiedo.”Datemi un Popolo e vi Cambierò la Storia”.
La Democrazia non si esporta, caso mai, bisognerebbe Elevare il Tasso Culturale di un popolo, non abituato a vivere in un Regime Democratico. Se non c’E’ un Popolo, la democrazia si risolverà, bene che vada, inevitabilmente, nel migliore dei peggiori regimi, com’essa s’è dipanata nell’italietta, ad esempio. Tra l’altro, gli antesignani della democrazia, da asporto, sono stati gli “states” e per essi la democrazia è stata il ”cavallo di troia”, per occupare, militarmente, paesi (vedi: l’afganistan, ad esempio) ricchissimi di materie prime e stabilire con i burattini, che mettono al potere di essi, rapporti di indecente neocapitalismo.
Un noto quotidiano milanese ha svelato che berlinguer e almirante intrattenessero colloqui clandestini. Di simile vergogna, ovviamente, per il “pci”, erano a “canoscenza” soltanto le mogli dei due boss del politicume italiettino. Era troppo pericoloso farne parola. Perché, insomma? Ma per i loro culi, in particolare modo per quello di Berlinguer, che se l’ignominia si fosse diffusa, certamente, avrebbero perso la seggiola! Il direttorio comunista inciuciava con tutti su tutto, mentre il suo popolo, si fa per dire, impazziva per la juve, si faceva incretinire dalle “tv” private, specie, da quelle berlusconiane, veniva travolto dal consumismo imperante. Il risultato è che abbiamo milioni di qualunquisti, dalla lega risucchiati, e ”palazzo chigi” commissariato da monti, renzi, conte, draghi. E chissà il futuro cosa ci riserverà!
Un mio virtuale Amico ”facebookiano” bitontino, perplesso, Si Domanda: ”Ma è igienico che il mio destino e quello dei miei compaesani, debba essere deciso da un tale che si fa comprare le mutande dalla madre?”. A Dire il Vero, se avessi in Vita, ancora, Mia Madre, non MI vergognerei di confessare di delegare, al bisogno, l’acquisto di mutandoni, dato che sono, fortemente, gravemente, obeso, alla Mia Genitrice. Pertanto, invidio, di Cuore, l’innominato, di cui sopra, che possa godere delle cure della madre. Che, poi, l’innominato, di cui sopra, sappia o non sappia fare le cose, che gli competono, lo giudicheranno, si spera tanto, coloro a cui i suoi servigi, le sue presunte competenze dovevano, devono, dovranno, ancora per un poco, essere indirizzate, positivamente. E’ inutile stigmatizzare che il mio virtuale Amico ”facebookiano”, se dovesse leggere le mie “parolette brevi“, ritornerebbe ad essere perplesso, ove ponesse gli occhi sull’avverbio, positivamente.
Achille lauro ha omaggiato i “nirvana” con la canzone “Marilù”. Subito, i suoi pari d’età si sono scatenati in commenti di disgusto nei riguardi del tentativo lauriano di impadronirsi di un brano canonico della banda, di cui sopra, per ME non certo musicale. Comunque,”de gustìbus”! “Come osa?”, uno si chiede; ”Io non sono riuscito a guardarlo”, dichiara un altro; ”Io non ho provato neanche a vederlo”, aggiunge un terzo. Io, invece, proverei a fare scomparire achille lauro con una magia, se ne avessi i poteri . Il suo apparire è un cumulo di idiozie: il suo corpo, orrendamente, vandalizzato da tatuaggi, la sua voce da/di cornacchia, il suo look, mutuato dallo zero, l’antesignano di tutte le robacce televisive.
Per carità, nessuno osi di nominarMI gigi d’alessio: la negazione del talento e, quindi, l’arroganza dei mediocri. E’ il mito di tanti, ché tanti sono mediocri e diffusa la mediocrità.
Pietro Aretino.
Pubblicato il 20 Aprile 2021