Cronaca

Miraggio filovia: l’incompiuta corre ancora sul filo

 Entro Marzo (di quale anno è meglio subito sorvolare…) doveva finalmente tornare operativa la vecchia tratta filoviaria che in passato collegava la periferia di Carbonara e Ceglie al cuore della città. «I lavori di ripristino della linea filoviaria – assicurava più di due anni fa l’ex Assessore alla Mobilità e al Traffico del Comune di Bari, Antonio Decaro –  dovrebbero terminare entro la fine di Dicembre. Per Marzo del prossimo anno – aggiungeva – se non ci saranno ritardi e imprevisti, sarà possibile utilizzare i filobus ». Evidentemente intoppi e imprevisti non sono mancati, anche se per Decaro, solamente un intervento non tempestivo da parte dei tecnici del Ministero dei Trasporti, delegati al controllo e all’eventuale approvazione dei lavori, starebbero causando i ritardi sui tempi di “messa in moto” della filovia. «Se i tecnici del ministero arrivano con dei mesi di ritardo – ha argomentato l’ex assessore – non ci possiamo far nulla…per conto nostro faremo di tutto perché venga rispettata la data di consegna dei lavori fissata per Dicembre». Come dire, appunto,: se ci sono ritardi non è colpa nostra, ma dei tecnici del ministero…questa volta. Già perché ‘questa’ non è la prima volta, che dal Comune arrivano notizie in merito al completamento dei lavori di ripristino dell’ormai storica rete filoviaria barese. Le prime voci diffuse da Palazzo di Città davano la filovia operativa già per Febbraio di due anni fa; poi si parlò di Marzo, e dopo di Aprile; e quando anche queste date furono trascorse, si  individuò nel più lontano mese di Agosto il periodo esatto in cui si sarebbero visti, se non sfrecciare almeno scorrere nel traffico di Bari, i nuovi filobus in dotazione. Tutti ‘rumori’ infondati o semplici bugie. La speranza era che Marzo di quest’anno fosse la data definitiva di ‘partenza’ dei filobus a Bari, e non sia un altro buco nell’acqua.  Intanto sul fronte Amtab: tutti sull’attenti, in attesa di ordini. «Noi siamo pronti – assicurava perfino Antonio Di Matteo, all’epoca Presidente del Consiglio di Amministrazione dell’Azienda Mobilità e Trasporti Autobus Bari – aspettiamo solo il via libera da parte del Comune. I mezzi sono quasi tutti collaudati – continuava l’ex consigliere rifondista –  gli autisti dei filobus verranno selezionati tra i vecchi autisti ancora a servizio da noi, che guidavano questi mezzi sulle vie della Bari di molti anni fa…». Insomma, sembra proprio che l’atmosfera ‘vintage’, che si potrebbe respirare per le vie della città non sarà portata solo dai veicoli meccanici ma anche dal personale alla guida. Al Comune dovevano prendere accordi con una società del settore dei trasporti di Napoli per la formazione degli autisti, in fondo si tratta solo di prendere un patentino di guida!» Anziani o meno, la selezione dei nuovi ‘piloti’ dei sette filobus, che verranno adoperati sull’intero tratto filoviario, non dovrebbe avvenire comunque all’esterno dello staff Amtab: lo assicurava sempre il Presidente Di Matteo. «Non se ne parla proprio di nuove assunzioni – confessava tempo fa costernato il dirigente Amtab – con i tagli ai fondi voluti dal Ministro dell’Economia Tremonti è già difficile mantenere il numero dei dipendenti a quello attuale…figuriamoci se possiamo permetterci di assumere altri lavoratori!» Pare quindi che i benefici ai cittadini, promessi dal trasporto elettrico, non riguarderanno la sfera occupazionale.Ma non saranno solo bènefici gli effetti della filovia, almeno non per chi trasgredisce le norme della strada. Il passaggio dei filobus, infatti, è incompatibile con il fenomeno del “parcheggio selvaggio”, tanto comune nel capoluogo pugliese. «Faremo rispettare con più severità i già presenti divieti di sosta –minaccia l’ex Assessore ai Trasporti – e prenderemo seri provvedimenti contro i trasgressori». Chissà: forse la filovia segnerà sul serio la fine dei parcheggi indiscriminati, perlomeno sulle strade battute dai nuovi filobus Amtab. Miglioramento o meno della viabilità, l’impiego di mezzi che non utilizzano combustibili derivati dal petrolio dovrebbe costituire un discreto passo avanti nelle politiche di rispetto dell’ambiente. In questo crede l’ex Assessore Decaro: «Io non sono stato mai un grande sostenitore della filovia – confessa – avrei preferito che si utilizzassero degli autobus a metano – ma poi afferma – la filovia è comunque un mezzo che inquina meno di quelli a benzina». Chissà se mai vedremo a Bari i nuovi ‘bolidi del filo’.

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 3 Aprile 2013

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