Mirandolina, il decalogo della seduzione
Esistono manuali della seduzione al femminile? Se sì, sono successivi al 1751, anno di debutto de ‘La Locandiera’, opera che apre la porta alla riforma del teatro e profetizza il ritorno delle streghe. Non è detto che un ipotetico ‘sequel’ goldoniano avrebbe visto Mirandolina moglie appagata di un uomo a basso profilo e non più smaniosa di tormentare il sesso forte. Il capolavoro seduttivo di Mirandolina, ovvero la capitolazione del tronfio e misogino Cavaliere, è qualcosa di più di un gesto che annuncia con due secoli di anticipo l’emancipazione della donna. Striscia nella strategia implacabile di questa astuta mercantessa una crudeltà sottile che alla lunga non lascia speranze al povero Fabrizio, ancorché signore di un talamo ambito. Questa opportuna cattiveria non ci è sfuggita nell’interpretazione di Barbara Grilli, che fino alla settimana scorsa è stata una sicura Mirandolina sul palco del Duse in occasione di una messinscena diretta da Alfredo Vasco. Il regista e interprete barese (che nell’allestimento in questione ben interpreta il Marchese) fa di necessità virtù e punta sui costumi invece che sulle scene. Per meglio dire, fa degli stessi abiti l’elemento scenico, nel senso che qui non esistono ingressi e uscite poiché ogni interprete non abbandona mai il palco. Terminata la parte, ognuno torna sul proprio piedistallo, che con altri sei piedistalli compone un semicerchio sul fondo della scena, e lì resta immobile come una statua di cera in attesa del momento di rientrare in gioco. La stessa disposizione delle forze annuncia il senso circolare dell’azione, che il tormentone Boccherini (il più celebre minuetto della Storia) sottolinea ripetutamente. Circolarità che funziona finché non se ne abusa e che comunque incontra un ostacolo nel limitato metraggio del palco del Duse. Meritatamente applauditi Cristina Angiuli e Paola Arcieri (le finte dame), Antonello Loiacono (il Cavaliere), Mauro Milano (Fabrizio il servitore) e Bruno Verdegiglio (il Marchese). Un piccolo successo del quale Vasco può andare fiero. E adesso attendiamo il buon Alfredo al varco. La prossima stagione del Duse lo vede protagonista ben cinque volte su sedici appuntamenti complessivi (Battute in libertà di un serial killer e la sua vittima, Re Lear, Cavalleria rusticana – La lupa, La mandragola, Sarto per signora)… Non meno intrigante il resto del cartellone che, come da tradizione si apre con un lavoro di Carlo Formigoni (Il marito di Elena). Sarà poi la volta di opere che vedono coinvolti Teodosio Saluzzi, Leo Lestingi, Giovanni Gentile, Renzo Deandri, Lilia Pierno, Stefania e Alessandra Lombardo e Vittoria Bellomo.
Italo Interesse
Pubblicato il 14 Maggio 2014