Misuraca: “Sogno di vedere il San Nicola pieno”
Nel Bari ha collezionato soltanto due presenze, Gianvito Misuraca ed a gara in corso, ma è arrivato sul gong della finestra di mercato e complice una serie di rotazioni e gerarchie il ragazzo giunto con la formula del prestito dal Pordenone, non ha ancora trovato continuità nel minutaggio, ma tornerà sicuramente utile alla causa biancorossa. “Tutti saranno utili di qui alla fine” ha detto Michele Mignani al termine della sua conferenza post-gara, soltanto qualche giorno fa dopo che aveva gettato nella mischia lo stesso Misuraca. Il ragazzo nativo di Palermo dopo aver vinto uno Scudetto con la squadra della sua Città nella stagione 2008-2009, peraltro da capitano, nei professionisti ha sempre giocato al Settentrione, passando per le fila del Vicenza, Grosseto in Toscana, Nova Gorica in Slovenia insieme al bomber Lapadula e vincendo anche un Coppa Nazionale, e poi Pisa, Bassano e Pordenone, prima di scegliere ed essere scelto dal Bari. “Ho scelto Bari per rimettermi in gioco e l’ho vissuto come un sogno poter giocare in questa piazza. Immagino cosa può dare uno stadio pieno, sospingendoti, mentre stai battendo un calcio d’angolo o stai attaccando”, le parole di Misuraca non emozionato ma equilibrato e sicuro del fatto suo, nel corso della presentazione avvenuta ieri dalla sala stampa del San Nicola. Su come sia nato il suo trasferimento dal Pordenone il ragazzo classe 1990 ha risposto: “Dopo la sosta avevo deciso di lasciare. Ultimo giorno si è riaperta possibilità e negli ultimi minuti si sia sviluppata trattativa”. A livello tattico è molto duttile e potrebbe occupare davvero tutti i ruoli del centrocampo, lui a tal riguardo ha detto: “Mi trovo meglio a fare la mezzala. L’anno scorso ho giocato anche davanti alla difesa e centrocampo a due. Ma ormai da tempo preferisco fare mezzala”, da aggiungere che il giocatore ha giocato anche da trequartista ed ha sempre avuto feeling particolare con il gol in quanto compreso quelli all’esterno, ne ha realizzati ben 29, ed anzi 33 se si considerano quelli nelle Coppe. Sull’ambientamento a Bari non ha avuto problemi, conoscendo Scavone, Mallamo, Terranova e Mazzotta e con qualcuno ci ha anche giocato contro: “È stato semplice. Ho trovato gruppo sano. Conoscevo già molti ragazzi con cui sono contento di condividere esperienza”. Sul suo percorso negli ultimi anni, il centrocampista ha risposto: “A Pordenone sono stati bellissimi anni. Ho avuto problemi fisici però ad inizio stagione e ed ero pronto al rientro a dicembre, poi insieme con la società sono state fatte altre scelte. Non è detto che arrivando dalla B si faccia il titolare in C. Soprattutto nel Bari dove c’è un gruppo di validissimi giocatori, e lottiamo qui tutti per lo stesso motivo. Sono arrivato qui mettendomi a disposizione e consapevole di giocarmi il posto con gente forte. Devo trovare la condizione dopo l’infortunio”. In particolare sui suoi inizi con il Palermo senza esordire però nella Prima Squadra, Misuraca ha risposto: “Ci sono sempre tante aspettative. Non mi piace parlare di rimpianti, non li definisco tale. Potevo fare di più. Quel 2009 lo ricordo benissimo, c’era anche Mazzotta. Stavo percorrendo una strada ad alti livelli. Poi ho fatto comunque il mio percorso ed esperienze giocando anche all’estero con gente come Lapadula, anche se aver giocato fuori mi ha tagliato un po’ il mercato”. Il Bari è un ottimo motivo per rilanciarsi e Misuraca ne è pienamente consapevole ma c’è stato modo di tornare sulla vittoria sofferta contro la Turris martedì pomeriggio: “Potevamo sfruttare meglio superiorità numerica e chiudere la gara. È un punto dove dobbiamo migliorare. Non si può rischiare fino alla fine. A volte essere sporchi e meno belli è utile, importante è portare punti pesanti a casa”. Su quale può essere il suo apporto alla causa l’ex Pordenone ha risposto: “C’è gente esperta che sa bene cosa deve fare. Sono qui per dare il massimo, offrendo un’alternativa in più”. Prossimo avversario sarà il Campobasso ed il Bari che dovrà affrontare sabato i molisani battuti all’andata tornerà in campo al San Nicola, martedì sera contro il Picerno: “Ci stiamo preparando come ogni sfida. Non possiamo agonismo e puntare poi sulla qualità. Sì dà quasi per scontato che il Bari debba fare sempre risultato, ma nessuno ti regala nulla. Credo che dobbiamo guardare a noi stessi e partire dalle nostre certezze”. Tuttavia il Bari in trasferta dove è imbattuto dai secondi 45 minuti di Pagani e nelle ultime tre trasferte rispettivamente contro Monterosi, Monopoli e Turris a tal riguardo il mediano ha detto la sua: “Al di là del girone la C è difficile in tutti i gironi. Non vedo l’ora di trovare stadio strapieno. Ci sono momenti cruciali e remare tutti dalla stessa parte può essere un’arma in più. Per portare punti decisivi”. Bari che si è allenato al pomeriggio e svolgerà anche quest’oggi la rifinitura alla vigilia della gara contro il Campobasso e poco prima della sessione di allenamento, parlerà il tecnico Michele Mignani. (Ph. Tess Lapedota).
M.I.
Pubblicato il 18 Febbraio 2022